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-Allora?- domandò Luke- hai ripreso la macchina?- rise, beffardo.
-Avresti anche potuto dirmelo che mi avevi preso le chiavi ieri sera, così non le avrei cercate come una disperata stamattina.
Luke rise ancora, ma Talia continuò:- E, per inciso, come hai fatto a prenderle?!
-Avevi la borsa aperta ieri sera- rispose Luke- la luce dei lampioni le faceva brillare, è stata una tentazione cui non ho saputo resistere.
Così mi sono avvicinato, ti ho dato un bacio sulla guancia mentre ti prendevo le chiavi dalla borsa.
-Stai scherzando.
-Mai stato più serio- rispose il ragazzo.
Talia era delusa, ma cercò di non darlo a vedere.
Le aveva davvero baciato la guancia solo per prenderle le chiavi?!
E lei che era stata a lambiccarsi tutta la notte!
Ma tu non vuoi una relazione, le ricordò una vocina nella testa.
Ti ricordi come è finita l'ultima volta? A raccogliere quel che rimaneva di un cuore distrutto, su cui qualcuno non si era preoccupato troppo di camminarci sopra.
Ma aveva davvero pensato ad una possibile relazione con Luke? Dannazione, lo conosceva solo dalla sera prima!
-Ci sei rimasta male?- domandò Luke, con un velo di incertezza e incredulità nella voce.
-Io? Rimanerci male?! E di cosa?- domandò Talia, aggressiva.
Doveva tornare a difendersi, oppure Luke avrebbe continuato a scalfire le mura della fortezza che aveva eretto con tanta fatica, dolore e, in fondo, speranza.
Tornò a fissare Luke, ma lui aveva distolto lo sguardo, catturato improvvisamente dalle tonalità dei colori della parete bianca.
Le tornarono in mente le sue parole.
Trattala bene quella ragazza, aveva detto a Percy.
La conosceva?
Era importante per lui? E se...
-Sei stato con Annabeth?
La sua domanda sembrò squarciare il silenzio imbarazzante che si era creato tra loro due.
Lui si irrigidì immediatamente, e tornò a fissarla negli occhi blu.
-Che intendi?- rispose, visibilmente sulla difensiva.
-Non mi sembra una domanda difficile. Eri, o sei tutt'ora, il ragazzo di Annabeth?
-Perché vuoi saperlo?- rispose ancora Luke.
-Forse per evitare che mio cugino si faccia male? Forse non hai notato quanto ci tiene?
Luke sbuffò:- È successo tutto due mesi fa.
-Lo sapevo- lo interruppe Talia, poi lui proseguì.
-Ci siamo incontrati in un locale qui vicino.
Non l'ho notata subito, solo quando si è avvicinata al bancone per ordinare un drink.
Io ero lì, stavo bevendo una birra.
Mi si è avvicinata e ha iniziato a parlarmi.
Era carina, nulla di spettacolare, ma era carina.
Ho retto il gioco, poi dopo quella serata non ci siamo più visti per due settimane.
Poi ci siamo incontrati, e niente siamo usciti insieme.
Qualche serata insieme, un paio di baci, nulla di più.
Ho chiuso la storia prima che potesse iniziare sul serio.
-Perché?- domandò Talia.
-Lei voleva qualcosa di serio, io no.
All'inizio mi intrigava, non aveva paura di provarci con qualcuno più grande. Ma dopo un po' mi sono stancato. Chiedeva più di quel che ero in grado di darle.
-Quando è finita, tra voi due?
-Due settimane fa.
Non l'ho più vista né sentita fino a quando non sono entrato nell'appartamento di Percy ieri sera.
-Ti aveva parlato di lei. Avresti dovuto saperlo.
-Hai idea di quante Annabeth ci siano a New York?! Come facevo a sapere che si trattava proprio di lei?! Percy non mi ha mai detto il suo cognome.
Talia rimase in silenzio per qualche istante, prima di rispondere:- Percy lo sa?
-No.
-Bene- disse Talia- devi dirglielo.
Se non lo fai tu, lo farò io.
Prese la sua borsa, e si diresse verso la porta. Sulla soglia si girò e si rivolse a Luke:- Ora so qualcosa su di te, e potrebbe ritorcersi contro di te.
Ricorda, sono io la Regina del gioco.
Poi sorrise, maligna, e se ne andò.

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