-C'è... c'è qualcuno. Lì- disse Talia, indicando lo scaffale.
Jason si avvicinò a lei, mentre Percy raccoglieva da terra la torcia e la puntava dove Talia aveva puntato il dito.
Si avvicinò e osservò dentro la cavità circolare:- Cos'è questo? Sembra un tunnel sotterraneo.
-Non è il momento di scherzare- rispose Jason.
-Non sto scherzando, dico sul serio. Qui c'è un tunnel!
Jason affiancò Percy, imprecando sottovoce.
Poi si voltò verso Piper, che lo guardava celando ogni emozione:- Potresti salire a chiudere il locale?
La ragazza annuì, e solo allora Jason aggiunse:- Chiama anche la polizia. Per favore.
-Chiamo anche Luke.
-No- la interruppe Percy.
-Dovete superare questa cosa. E Talia ha bisogno del suo ragazzo adesso. Quindi lo chiamerò.
Si voltò salendo velocemente le scale.
Jason si sedette sulle ginocchia, le braccia protese verso la sorella. Lei si lasciò stringere, mentre si asciugava una lacrima di frustrazione.
-Dobbiamo spostare lo scaffale. Ho una brutta sensazione- borbottò Percy.
-Aspettiamo l'arrivo della polizia.- rispose Talia.
E così fecero. Dopo pochi minuti sentirono le sirene, e Piper tornò in cantina seguita da Clarisse La Rue e altri due agenti.
-Dov'è Luke?- domandò Jason.
-Non mi ha risposto, così gli ho lasciato un messaggio.- rispose Piper.
Il ragazzo annuì, indugiando qualche attimo più del necessario negli occhi di Piper.
Uno degli agenti si rivolse a Percy, e lui gli raccontò la vicenda.
Insieme spostarono lo scaffale, rivelando non un semplice foro, ma un vero e proprio accesso ad una galleria.
In quel momento entrò come una furia Luke, che si precipitò da Talia. Lei si alzò e lo abbracciò fortissimo.
Le sussurrò all'orecchio:- So che ti mancavo, ma dovevi proprio farmi prendere uno spavento?
Talia gli diede un buffetto sulla schiena, e Luke la strinse di più.
Poi notò il tunnel, ed impallidì.
-Ragazzi, mi spiace interrompervi, ma devo raccogliere la deposizione di Talia... E chiudere il locale. Un'altra volta. - disse Clarisse.
Talia iniziò a parlare, raccontò di come avesse scoperto il tunnel, dell'occhio, nero come il carbone, che aveva intravisto.
E poi il sorriso dello sconosciuto.
Glaciale, freddo, perfido.
Luke rabbrividì, quando Talia gli lanciò un'occhiata carica di significato.
Lei sapeva a chi apparteneva.
Lo aveva riconosciuto subito.
Ma non aveva detto nulla.***
Talia si sdraio sul divano in casa di Luke, coprendosi gli occhi con le mani e aspettando Luke.
Quando si stancò di aspettare, si scoprì gli occhi.
Il suo ragazzo era appoggiato alla porta con la schiena, e la fissava.
-Sai chi era vero? Nel tunnel.
Talia annuì. Lo aveva riconosciuto subito.
-Ho l'impressione che lo sappia anche tu.
Luke si passò una mano sul volto:- Talia... dobbiamo parlare.
La ragazza sorrise, tristemente:-Lo immaginavo.
STAI LEGGENDO
Apologize
FanfictionPrimo libro della serie "Choice" " -Che discorsi filosofici, e di prima mattina. Devi essere particolarmente ispirato.- disse Talia, alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la cantina. Luke la seguì, la raggiunse e le bloccò il polso con presa sal...