16

603 66 19
                                    

Il telefono squillò nell'istante in cui Talia varcò la porta di casa.
Prese il telefono, fissando per qualche secondo il display del cellulare.
Numero sconosciuto.
Avrebbe dovuto rispondere?
Attaccò senza esitazione.
Lanciò la borsa sul divano e si diresse in camera per mettersi il pigiama.
Si tolse la maglietta e sentì nuovamente la suoneria del telefono. Sbuffò, correndo in salotto.
Ancora numero sconosciuto.
Attaccò di nuovo, levandosi anche i jeans aderenti.
Andò nuovamente in camera, prendendo da sotto il cuscino il pigiama e infilandoselo.
Tornò in salotto, accendendo a basso volume lo stereo.
Partì immediatamente Holiday, dei Green Day.
Talia sentì all'istante i muscoli sciogliersi.
Era stata una giornata pesante al lavoro.
Nonostante Leo lavorasse velocemente, lo Star era sempre pieno.
Percy, Leo e Talia non riuscivano a respirare nemmeno quando veniva ad aiutarli Jason.
Il suo telefono vivrò.
Lo prese, straiandosi sul divano.
Nuovo messaggio dallo stesso numero sconosciuto.

SCONOSCIUTO:- Sono Luke. Puoi rispondermi, sai. ☺
TALIA:- Di solito non rispondo agli sconosciuti.
LUKE:- Brava ragazza.
TALIA:- Sono tutto tranne che una brava ragazza.

Sorrise nel momento in cui il telefono riprese a squillare.
Luke la stava chiamando ancora.
Rispose:- Ciao, Luke.
-Ehi, che fai?- disse il ragazzo.
-Nulla.
-Ti va di uscire stasera?
Talia guardò l'orologio. Erano già le 20,26. E poi era troppo stanca per uscire.
-Sono rientrata dieci minuti fa a casa, e sinceramente sono esausta. Non ce la faccio ad uscire.
-Oh, va bene. Domani?
Talia sorrise:- Non ti arrendi, eh? Non ti ho nemmeno mai detto se volevo uscire o meno con te.
-Come si fa a non voler uscire con me?!
La ragazza scoppiò a ridere:- Come ti pare. Domani sono libera.
-Passo a prenderti alle 20,00.- Talia riuscì a percepire un sorriso nella voce di Luke.
-Probabilmente sarò in ritardo.- rispose.
-Vorrà dire che aspetterò.

***

Talia osservò il suo armadio aperto.
Non voleva mettersi troppo in ghingheri, ma nemmeno sembrare sciatta.
Vestito o jeans? Eterno dilemma.
Alla fine optò per un paio di jeans comodi ma non troppo casual, e una camicetta plissettata blu, quasi della stessa tonalità dei suoi occhi.
Si truccò velocemente, aggiungendo al suo make-up abituale anche un po' di rossetto rosso scuro.
Sorrise.
Il campanello iniziò a suonare, senza interruzione.
Talia imprecò, poi si diresse alla porta ed aprì.
Percy era sulla soglia, il viso una maschera di troppe emozioni diverse.
Capì immediatamente che doveva aver parlato con Annabeth. Si scostò per farlo entrare nell'appartamento, cosa che lui fece quasi correndo.
Si sedette sul divano, tenendosi la testa fra le mani.
Talia aspettò che lui dicesse qualcosa, e per un buon minuto e mezzo rimasero in silenzio.
Poi lui prese un bel respiro e disse:- Annabeth ha avuto una storia con Luke.
-Lo so.- sussurrò Talia, ma lui la sentì comunque.
-Cosa aspettavi a dirmelo?!
-Non era compito mio.
Percy sbuffò:- Nessuno dei due mi ha detto nulla. Come dovrei sentirmi?! Mi fidavo di Luke! E dannazione, Annabeth... Non riesco nemmeno a descrivere cosa provo per lei!
Talia annuì, anche se non riusciva a capire. Come si poteva non descrivere quello che Percy provava per Annabeth?
Suo cugino continuò:- Mi sento un grande vuoto dentro. E fa... male.
Il campanello suonò di nuovo.
Talia sbiancò.
Aprì la porta velocemente, trovandosi davanti Luke, più bello che mai. E con in mano un quadrifoglio.
-Sono uscito dal mio palazzo e ho visto subito questo. Ho pensato a te.
Talia sorrise, mentre lo prendeva dalla sua mano, sfiorandogli le dita leggermente ruvide.
-Ti ringrazio, ma adesso...- iniziò a dire, prima che Percy li raggiungesse.
Incrociò le braccia al petto, i suoi occhi lanciavano scintille di rabbia:- Hai regalato anche ad Annabeth una cosa simile? Lo fai con tutte?!
Luke lo guardò, sorpreso, poi realizzò il significato delle sue parole:- Senti, mi dispiace e...
-Ti dispiace? SERIAMENTE?!
Sai trovare parole migliori di queste.
-Luke, vai via.- disse Talia.
Lui sembrò non sentirla.
Fece un passo avanti, arrivando
a pochi centimetri da Percy, che lo guardava con aria di sfida.
-Chiariamo una cosa.- disse Luke- Ho sbagliato. E lo ammetto.
Ma...
Non riuscì a terminare la frase, perché Percy caricò un pugno sul suo zigomo.
Talia urlò, e si mise fra i due ragazzi.
-BASTA!- strillò- Luke vattene.
-Cosa?! Mi ha appena dato un pugno e...
-VATTENE!- continuò Talia.
Il biondo la guardò per qualche istante, prima di farsi da parte ed andarsene.

ApologizeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora