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La mattina successiva mi sveglio con dei gran giramenti di testa.
Sono le undici.
Sono in camera di Manuel, ma lui non c'è.
Che cazzo ho combinato?
Ho i ricordi un po' annebbiati, ma so per certo di essermi comportata da cogliona.
Vorrà delle spiegazioni.
Stupida Sara!
Scendo a fare colazione.
Ho bisogno di cibo e caffè e di fermare la mia maledettissima testa.
"Sara, buongiorno!"
"Mamma! Ciao!"
"Sveglia sempre all'alba eh!"
"Eddai sono in vacanza"
"Hai ragione!"
"Stavo andando a fare colazione, vieni con me?"
"Già fatta cara!"
"Immagino, ma mi fai compagnia? Ti va?"
"Assolutamente"
Ho bisogno di stare un po' con lei. Mi sono sempre trovata bene nel confidarmi con mia mamma, è sempre pronta a darmi i suoi preziosi consigli, a sostenermi, credo che lei sappia sempre cosa dire e cosa fare, ma soprattutto ha sempre saputo cosa fosse meglio per me, e adesso più che mai, ho bisogno della mia mamma.
"Come è stata questa vacanza amore?"
"Bellissima, anche meglio di come mi aspettassi!"
"Sono contenta!"
"Non finirò mai di ringraziarvi, siete i genitori migliori del mondo"
"Non dicevi così a giugno.."
"Beh la ero arrabbiata, ma comunque, non lo dico solo per questa vacanza, ma perchè non mi avete mai fatto mancare niente, siete comprensivi, buoni e mi amate"
"Amore, sei nostra figlia, come potremo non fare questo per te"
"Lo so, ma forse non vi dico mai abbastanza quanto io sia grata di tutto ciò"
"Ho una figlia meravigliosa lo sai?"
"Mmm si l'ho sentito dire."
"Mamma ascolta, tra pochi giorni torniamo a casa e io.. ho bisogno di capire alcune cose"
"Alcune cose che riguardano un ragazzo moro molto carino?"
"Si, non so cosa fare, davvero"
"Sara, vorrei poterti dire la cosa giusta, vorrei poter avere una bacchetta magica per far si che vada tutto bene, ma purtroppo, quello che devi fare lo sai solo tu, tu stessa lo sai che nessuno può dirti cosa fare o non fare. È la tua vita, la tua storia, la stai vivendo tu, io posso solo sostenerti, qualsiasi sia la tua decisione"
"Hai ragione mamma, so benissimo che è una decisione che posso prendere solo io, ma non sai quanto vorrei che ci fosse qualcun'altro a prenderla al posto mio! Ho paura di sbagliare, di pentirmi se facessi la scelta sbagliata? E se comunque andasse tutto male lo stesso? Ho paura e così tante domande alle quali non so dare una risposta!"
"Quello è normale, tutti hanno paura di sbagliare, di prendere la decisione sbagliata, di rimpiangere quella scelta fatta, ma sono le decisioni che prendiamo che determinano la nostra vita, giuste o sbagliate che siano non ha importanza, perchè saranno sempre una lezione che tu hai imparato. E ogni scelta ha sempre una nuova strada da percorrere."
La mia saggia mamma. Mi ha fatto bene parlare con lei, non perchè io ora abbia una scelta, ma perchè comunque vada, io ho lei, che è la mia più grande forza.
So che sbaglierò tante volte nella vita a volte prenderò la strada giusta, mentre alte volte prenderò quella sbagliata, mi farò male, cadrò, ma insieme alla mia famiglia mi rialzerò, perché una famiglia solida, che ti ama è la cosa più preziosa che si possa avere.

È sera ormai, sono quasi le undici, Manuel dovrebbe arrivare a momenti, non l'ho visto per tutto il giorno, o forse ho cercato di evitarlo fino a quando non avessi le parole giuste.
Sono nella mia camera che lo aspetto. E so che adesso è arrivato il momento.
Dopo un po' finalmente arriva. L'agitazione mi fa tremare.
Mi guarda, i suoi occhi verdi quasi si illuminano e il suo sorriso, quel sorriso, il sorriso di cui mi sono innamorata.
"Dobbiamo parlare signorina eh!"
"Lo so amore, mi sono comportata da cretina"
"Si, ma devo dire che mi hai fatto ridere"
"Ti prendi gioco di me?"
"Può darsi"
Mi tira a se e mi bacia.
"Seriamente Sara, cosa ti è preso?"
"Manuel, volevo stare da sola per riflettere, ero nervosa, agitata, i pensieri negativi mi affollavano la mente e ho bevuto. Poi ho sentito la tua mancanza e sono venuta da te, senza pensarci troppo, e ho fatto la figura dell'imbecille"
"Sara, lo so perchè hai bevuto, lo capisco, abbiamo rimandato l'argomento per settimane, ma lo sai anche tu che è arrivato il momento"
"Lo so, anche se il solo pensiero, fa così male"
"Fa male, fa così male che ci ho pensato anche io, tanto.
Pensavo di venire a Milano"
"Trasferiti a Milano?" Ho un tonfo al cuore.
"Si, per essere vicino a te, per stare insieme"
"Manuel ma tu hai la tua vita a Roma.."
"Ma quella vita era prima di conoscere te"
"E il lavoro che fai? Cosa pensi che farai a Milano? Dove vivrai?"
"Posso cercare un lavoro la"
"Ma non è facile Manuel, adesso come adesso.. sarebbe un'idea assurda, dove vivrai? Saresti in mezzo a una strada la.."
"Lo so, ma posso provarci, possiamo provarci. Ho dei soldi da parte, potrei iniziare con quelli.."
Vuole venire a Milano, lasciare la sua vita a Roma per me.
Rinunciando a tutto e a tutti, per me.
Dovrei esserne felice, ma non riesco ad esserlo, non del tutto.
Se poi se ne pente? E se non trova lavoro? Se ci lasciamo?
Rischia tutto, per me.
"Manuel, non puoi farlo e lo sai.. non è facile, non puoi svegliarti una mattina e decidere di stravolgere tutta la tua vita"
"Sara cazzo, perchè non posso? Io ti amo, e l'idea di separarmi da te mi distrugge, preferisco rischiare che perderti! Sembra quasi che tu non mi voglia la a Milano con te!"
"Non è così Manuel.."
Perchè cazzo sto piangendo adesso?
"Sara che succede?"
"Fa male anche me, fa male perchè ti amo anche io, ma la tua vita è a Roma, come la mia è a Milano. Quello che abbiamo vissuto quest'estate è stato incredibile, una delle cose più belle ed emozionati della mia vita, ma sono due mesi, e per due mesi, non puoi stravolgere la tua vita"
"Perchè non posso se in questi due mesi io mi sono innamorato follemente di me? Se sei la prima donna al mondo con cui voglio vivere la mia vita?"
"Manuel, quello che abbiamo vissuto noi in questi due mesi persone non lo provano nemmeno in una vita intera.."
"E allora, non ti caspico"
"Non posso fartelo fare, non posso Manuel, se io ti dicessi che mollo tutto per venire a Roma, tu non ti sentiresti in dovere di fermarmi?"
"Forse, non lo so, ma se fosse sarebbe comunque una tua scelta, non sono un bambino cazzo, so quello che faccio"
"So che adesso lo vuoi, come lo voglio io, ma tra due mesi, tre, le cose potrebbero essere diverse e non voglio essere il tuo rimpianto"
"Come potresti esserlo? Sei la cosa più bella della mia vita"
"Non dubito del tuo amore, come non dubito del mio, ma questo davvero è qualcosa di troppo grande per noi, magari un giorno, ma non adesso"
"Quindi finirà tutto?"
"Abbiamo ancora qualche giorno amore, non roviniamolo, soprattutto non credere che io non ti voglia nella mia vita, ti voglio più di qualsiasi altra cosa, ma forse non è questo il nostro momento. Hai presente quando dicono sei con la persona giusta ma nel momento sbagliato?"
"Quindi cosa dovremo fare? Aspettare? Aspettare la prossima estate per stare insieme?"
"Possiamo pensare a quest'estate che non è ancora finita? Ti prego, almeno per adesso Manu, perchè se no, non ci riesco"
"Come posso pensare a quest'estate se tra qualche giorno te ne andrai e io non ti rivedrò più!"
"Non è così. Non lo so nemmeno io come sarà"
Ero ormai un una valle di lacrime.
"Sara come cazzo puoi dirmi che mi ami che mi vuoi nella tua vita e non volerci nemmeno provare?"
"Provare cosa? A vivere a Milano? A mantenerti da solo senza un lavoro? Provarci un mese e poi mollare perchè non ce la fai? E nel frattempo perdere tutto quello che hai a Roma. Posso farti questo? Lo capisci che non posso, per quanto io ti ami, non posso permettertelo, è pura follia"
Nemmeno io sapevo bene quello che stavo dicendo. Sapevo solo che volevo lui, ma sapevo anche che non potevo averlo come desideravo. 
Non poteva mollare tutto per me.
Ci siamo vissuti ventiquattro ore al giorno per due mesi. Abbiamo provato qualcosa di così grande e siamo stati fortunati a provarlo, ma non potrà mai essere così se lui molla la sua vita, per venire con me.
Sarebbe rischioso, sarebbe un errore.
E per quanto tutto questo mi spezzi il cuore, non posso lasciarglielo fare. Non posso.
"Non posso capirti lo sai? Stai buttando tutto"
"Non è così. Non potrei mai buttare quello che c'è stato, ma ora ti prego, vieni qua, abbracciami e per un po, non pensiamoci più"
"Non credo di poterlo fare"
"Nemmeno io, ma fingiamo almeno di farlo"

Passiamo la notte insieme. Ma io non riesco proprio a dormire. Continuo a girarmi e rigirarmi in continuazione.
"Sara?"
"Manu, ti ho svegliato?"
"No, non riesco a dormire nemmeno io"
"Non voglio che tu pensi che io non ti voglia nella mia vita, non pensarlo, mai"
"Sara io capisco le tue paure, so che è rischioso, ma so che è anche l'unico modo"
"Domani è un altro giorno e saremo insieme, pensiamo a questo, ho bisogno di pensare solo a questo"
Ma nemmeno io ci credo a quello che dico.
Penso solo che non avrò più le sue braccia a stringermi di notte, come stanno facendo adesso.
Che non ci saranno i suoi baci, le sue carezze, non ci saranno notti d'amore insieme.
Che tutto questo non ci sarà più.
Le lacrime iniziano a scendermi, ma non voglio che lui se ne accorga. Soffre già per conto suo, non deve accollarsi anche le mie ferite.
Lui che è stato così carino, che ha pensato anche di cambiare la sua vita per me, ma come facciamo? Lascia tutto per seguire una ragazza che conosce da due mesi?
E se poi non funziona? Sarei il suo rimpianto più grande. Non posso permetterlo.
Non voglio che lui abbandoni tutto quello che ha a Roma per me, non potrei perdonarmelo se poi un giorno finisse, soprattutto non potrei sopportare di essere per lui quella per cui ha rinunciato a tutto. No, non posso.
Vorrei con tutto il cuore trovare una soluzione, ma non c'è.
Ho pensato anche ad una relaziona a distanza, come Dio, come farei a saperlo mio ma ad averlo allo stesso tempo così lontano da me?
Non sopporto nemmeno di stare senza di Gaia per qualche giorno.
E con lui sarebbe anche peggio.
Sapere il mio ragazzo così lontano mi torturerebbe, mi chiederei sempre cosa stia facendo, dov'è, con chi è, mi fiderei di lui, ma sarei tormentata lo stesso.
Impazzirei. Penso che impazzirei.
Sentirlo e basta, vederlo qualche volta.
Poi quest'anno vado all'università, non so come sarà, se sarò impegnata con gli studi, se questa cosa mi stresserà se sarà dura.
Sarei io con la mia vita a Milano e lui con la sua vita a Roma.
Funzionerebbe?
Forse si, o forse no. Ma non sono pronta a rischiare la nostra storia, mettere in gioco quello che abbiamo vissuto in due mesi così intensi.
Dal viverlo tutti i giorni al sentirlo e basta.
Ho paura di stare lontana da lui, dopo averlo vissuto ogni giorno per due mesi.
La paura di non farcela, di soffrire di più. Averlo a metà, forse mi farebbe più male che non averlo.
Forse sono egoista, forse sto pesando solo a me stessa. Forse sono una vera stronza.
Ma so che comunque vada, ne soffriremo tanto, entrambi.

Desideri D'estate.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora