Capitolo 35.

1.1K 101 17
                                    

La settimana era passata in fretta, e a Jungkook sembra proprio divertirsi nel riempirmi di compiti, non mi fa altro che lavorare, persino la domenica al posto di riposare mi toccava fare delle relazioni.
Non ne potevo già più, se questo inizio era così faticoso, non osavo immaginarmi da qui a 6 mesi.

Jungkook era cambiato con me. Non era più il Jungkook di una volta, era diventato più stronzo, non gli importa se mi ferisce con le parole o meno, sembra proprio che il suo cuore si sia trasformato in uno di ghiaccio. È così severo nei miei confronti, mentre con gli altri è sempre sorridente. Non riesco proprio a capire il perchè.

-Hei Yuriko!- mi senti chiamare.

Mi svegliai dai miei pensieri.

-Hei ChimChim- era Jimin.

-Ancora con questo soprannome?-

-Già. Ti chiamerò così per il resto dei tuoi giorni, vuoi del caffè?- gli chiesi.

Annuì. Gli preparai una tazza di caffelatte.

-Toglimi una curiosità, ieri ai dormito?-mi chiese mentre si assaporava il suo caffè.

-Si, 4 ore- risposi sbuffando.

-Si vede, il tuo viso ultimamente è sempre spento, hai sempre una cera al dir poco bella. Cosa fai la sera al posto di dormire?-

-Secondo te cosa faccio? Lavoro per il signorino Mr. Bipolare-

Già Mr. Bipolare. Ogni minuto cambia espressione, se prima era gentile si trasformava nel peggior stronzo della terra, se era pensieroso diventava incavolato peggio di una iena. Ormai mi ero già abituata al suo bipolarismo, ma la cosa che non riesco a sopportare di lui, è quando si sveglia con la luna storta; non riesco a patirlo. Nei giorni in cui si sveglia col piede sbagliato, è sempre incavolato, ogni cosa che fai non gli va bene, deve sempre trovare un difetto sia nel lavoro che fai, sia sul tuo aspetto o sul tuo comportamento.

-Parli del diavolo spuntano le corna- rispose Jimin sorridendo, ma il suo sorriso si spense subito.

-Mr. Bipolare oggi ha la luna storta- mi affermò.

Pregai tutti i santi che almeno oggi la mia giornata sia migliore, non avevo la minima voglia di sopportare un Jungkook stronzo per tutta la giornata. Ero stanchissima, in queste due settimane avevo lavorato tantissimo a tal punto di runinciare al sonno. Ero impegnata a scrivere tutte le note positive sulla S.M entertaiment, e a guardare le sue azioni per accettare o meno di fare loro pubblicità ad un suo gruppo maschile molto famoso in corea del sud, gli EXO.

-YURIKO!- urlò Jungkook.

Mi fece prendere paura, infatti feci cascare per terra la mia tazza con il caffè.

Mi voltai parecchio incavolata.

-Potevi non urlare? Sono a pochi passi da te?- dissi facendo grossi respiri.

-Senti oggi non e giornata! Portami subito le relazioni sulla S.M-

-Fammi pulire questo casino, arrivo-

-No forse non hai capito, quando dico subito intendo ora  disse scandendo la parola Ora-

-Te li porto subito-

Non rispose si voltò e se ne andò nel suo ufficio.

Fanculo.

-Jimin puliresti te per favore?- chiesi gentilmente con voce roca.

-Yuriko, tu non stai bene, vai a casa e riposati-

-Non posso ,sopratutto oggi che lui è così. Rischierei di essere licenziata. Se gli chiedo se posso andare a casa mentre lui è in questo stato, mi manderebbe a casa, ma per sempre.-

-Non ti licenzierebbe mai conosco Jungkook, se vuoi ci parlo io-

-Grazie del pensiero ma non importa, ce la posso fare!- dissi per poi andarmene.

Andai nel mio ufficio e presi i dossier, mentre li prendevo la testa iniziò a girarmi. Chiusi gli occhi per alleviare il dolore atroce che mi stava pervadendo in tutto il corpo, li riapri e mi sentii molto bene.

Ero davanti alla "porta dell'inferno" come la chiamavo io.

Bussai e dopo un entra da parte sua, entrai.

-Ecco ciò che mi hai chiesto- dissi posandogli i dossier sul bureau (birò per chi non sapesse la pronuncia).

Gli dette un occhiata veloce.

-Bene. Contatta la S.M e digli che accettiamo-

Annui.

Stavo per uscire, quando il forte dolore alla testa si fece risentire, ma questa volta era molto più forte,feci qualche smorfia mentre mi chinavo dal dolore anche se mi massaggiavo le tempie, il dolore non passò.

-Puoi anche uscire - disse.

Non gli risposi nemmeno.

Provai a chiudere gli occhi, il problema è che non li riaprì più.

SCUSATEMI TANTISSIMOOOOO PER IL RITARDOOOO. AMMAZZATEMI VE LO CONCEDO.
Ero nel periodo "blocco autore" dove non sapevo manco cosa scrivere.
So che come capitolo non e un granché, ma non ho ancora idee, vi prometto che il prossimo capitolo sarà super (almeno spero).
Avete voglia di fare un gruppo whatsapp "Kpop" (se si mandatemi il vostro numero+vostro nome in chat privata qui)
Alla prossima❤.

Donia~


La mia ancora di salvezza [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora