Capitolo 10

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  Chiudo gli occhi innervosita al suono di quella voce. Un povero essere umano non può avere un attimo di tranquillità!

"Tu mai a farti gli affaracci tuoi. Che fai adesso mi segui anche Sherlock!"

"Non credo che un ragazza con quella tutina che corre come se non ci fosse un domani, si nota poco."

"Mi sei andato a vedere anche la tutina, dovevi stare proprio attento." Dico continuando a guardare la luna nella stessa posizione di prima.

"Beh è una mia qualità."

Non mi vergogno a stare in mutande e reggiseno davanti a lui, tanto ormai già mi ha vista.

"E sentiamo che altre qualità hai tu?"

"Questo lo devi scoprire tu, non posso certo dirtele io, oppure dove sta il divertimento?"

"E tu sei tanto sicuro che io le voglia scoprire?" domando guardandolo in faccia.

"Sei una tipa piuttosto curiosa, direi di sì. Comunque nessun essere sano di mento farebbe il bagno in un fiume di notte dopotutto gelido."

"Ti ho mai dato la certezza di essere sana di mente?"

Lui si apre in un sorriso e non posso far a meno di sorridere anch'io.

"Hai ragione." Dice abbassando gli occhi mantenendo quel sorriso.

Nuoto un po' più indietro e recupero la tuta che ho gettato alla rinfusa sull'erbetta. Esco dall'acqua e mi siedo vicino a lui completamente fradicia.

"Ti prenderai qualcosa se non ti asciughi. Prendi la mia giacchetta."

"Non ti devi preoccupare per me." dico dura con il mio sguardo gelido.

So che lui lo sta facendo per me, ma a volte quando uno si preoccupa vuol dire che si sta affezionando e io non voglio assolutamente questo. Nessuno si deve affezionare a me tanto meno lui.

Dopo la mia frase lui rimane un po' scombussolato e sento che sta incominciando ad arrabbiarsi per il mio comportamento. Per non creare altri casini prendo la sua giacchetta e la indosso guardando davanti a me.

Non voglio litigare con lui ora, non ne ho le forze spero solo non controbatti perché sono davvero stanca.

"Cos'è che ti annienta?" domanda all'improvviso.

E io sento che ho davvero bisogno di sfogarmi. Gli vorrei rispondere che quello che mi annienta è me stessa e questa vita che non fa altro che uccidermi lentamente. Ma non posso, non mi fido di lui. Non mi sono mai aperta con nessuno se non con Kim non lo farò con uno sconosciuto.

"Non ti succede mai di voler distruggere tutto o scappare?"

"Non sai quante volte, ma non è giusto scappare dagli ostacoli, secondo me bisogna avere la forza di riuscire a superarli."

"Cosa ti fa rimanere o trattenere?"

"La mia famiglia e a te?" risponde guardandomi nei miei occhi oscuri ma chiari allo stesso tempo.

"Stesso." Rispondo soltanto continuando con il nostro contatto visivo.

"Perché sei scappata in quel modo?"

E questa domanda non mi piace per niente. Quel minuscolo e invisibile spiraglio che si era aperto nella mia armatura si chiude velocemente.

"Sfogo."

"Dimmi Alisha credi in Dio?"

Questa domanda non me l'aspettavo.

"Perché me lo chiedi?"

Troverò la luce nel buio del tuo cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora