La testa gli pulsava. L’odore di sangue lo stava travolgendo e gli bruciava nei polmoni. Trattenne il respiro e sentì il sapore del sangue. Un dolore accecante irruppe sul fianco sinistro, partendo dalla gamba fino a terminare in un forte dolore alla spalla. Lasciò nuovamente andare il respiro e tossì per espirare. Il suo collo era girato in una posizione dolorosa ma qualcosa dentro di lui gli stava dicendo di rimanere fermo. Gli fischiavano le orecchie, il rumore lo assordava, ma gradualmente il suo udito tornò. Sentì delle grida, delle voci in preda al panico, e il lontano suono delle sirene. Quando i suoi occhi riuscirono finalmente ad aprirsi, vide una fioca luce tremolante splendere attraverso il parabrezza fracassato. Prese un altro respiro profondo ed ecco che nuovamente ogni suo muscolo, fatta eccezione per il suo cuore, si immobilizzò.
Il sedile era legato a lui in una sorta di morsa viziosa, che gli rendeva respirare ancora più complicato. Guardò dritto davanti a sé, notando del sangue sul cruscotto, la visione divenne sfocata, sentì una fitta al petto. Le dita iniziarono a tremargli. “Niall” disse, e suonò più come un sussurro spezzato. Non ricevette risposta, ma sentì in lontananza il suono di più voci avvicinarsi sempre di più. “Niall” ripeté, più forte. Girò la testa, il collo dolorante, e raggelò. Niall era lì, accasciato sul sedile, immobile. Aveva gli occhi chiusi e la testa abbandonata contro il vetro in frantumi della finestra, un rivolo di sangue gli colava dalla tempia lungo il viso. Harry deglutì, il salato sapore ramato lo fece sentire soffocare.
Si sentì intorpidito mentre slacciava la cintura di sicurezza e si allungava verso Niall per pungolarlo gentilmente nelle costole. “Niall.” Il suo tono si fece più insistente mentre il panico si faceva strada nelle sue ossa, subentrando e facendolo tremare in modo incontrollabile. Niall non si mosse. Per un istante, il cuore di Harry si fermò, e quella fu la cosa peggiore. Peggiore del modo in cui la testa di Niall ricadde senza alcuna resistenza contro il sedile quando Harry lo toccò di nuovo. “Niall, per favore” si fermò, soffocando nella stessa aria pesante che stava cercando di inalare. non sapeva bene che cosa dire in ogni caso.
Una voce soffocata si fece strada tra i vetri rotti. “Ragazzo, stai bene?” la portiera si aprì con un debole cigolio. Si trovò davanti un uomo alto e pelato. “Non muoverti. I medici stanno arrivando.”
Harry annuì, ma nulla aveva più senso. Quando si girò per stabilire un contatto visivo con quell’uomo, egli ansimò, scuotendo la testa. Harry fece per uscire dall’auto ma cadde a carponi su un pavimento di vetri rotti. I palmi delle sue mani iniziarono istantaneamente a bruciare ma era incapace di muoversi. Sentiva come se qualcuno gli stesse infilzando le ginocchia con un coltello appuntito. Se fosse riuscito a respirare, avrebbe urlato. Gli uscì invece un secco e disperato singhiozzo. Sentì delle braccia attorno a lui, che lo alzarono da terra e lo fecero mettere in piedi. Per qualche istante si appoggiò di peso contro lo sconosciuto. Le luci lampeggianti dell’ambulanza si avvicinarono e attraverso le luci stroboscopiche rosse, Harry riuscì a vedere quello che era rimasto della vettura. Una palla di metallo quasi irriconoscibile; il tetto aveva ceduto e il parabrezza posteriore era del tutto scomparso.
“Vuoi che chiami qualcuno?” chiese l’uomo. “I tuoi parenti o qualcun altro? E’ tutto ok?”
Harry fece un passo indietro e poi un altro. Si sentì debole, dolorante, nauseato, ma continuò a camminare all’indietro finchè si trovo in mezzo a due edifici grigi, che guardava la scena come se fosse stato in un tunnel. Alla fine del vicolo, si fermò per poi girarsi e sforzarsi di continuare a camminare. Desiderò silenziosamente che il suo cuore smettesse di battere così forte; non gli sarebbe dispiaciuto se avesse smesso di battere del tutto.
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Bittersweet Pill - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATION
FanfictionHarry era diventato una distrazione sin dal momento in cui Louis lo aveva incontrato. Louis non era mai andato d'accordo con le distrazioni; Harry, invece, le adorava. ITALIAN TRANSLATION, I DON'T OWN THIS STORY. Credits to http://archiveofourown.or...