Quattordicesimo capitolo.

90 6 0
                                    

Harry POV

Più tardi, quel giorno, il dottor Roberts entra nella stanza.
Dopo avergli ripetuto più volte che non me ne sarei andato, Emma litiga fortemente con suo padre.

"È colpa tua se ho tutti questi problemi! Te ne devi andare a fanculo, non ti voglio qui!" Dice sputandogli addosso tutta la rabbia repressa.
È molto piccola, ma quando si arrabbia cazzo se fa paura.
Mi rende triste pensare che quel piccolo corpicino possa aver sopportato tutto quel dolore, quella cattiveria e quei genitori che non hanno mai saputo darle amore e affetto, ed è forse per questo che Emma non è capace a mostrarlo, che appena mi avvicino lei si rifugia in quella sua armatura e non mi fa entrare.
Non so perché, ma riesco a credere che stavolta sarà diverso.

"Emma, se me ne vado da quella porta non avrai più un soldo da me, scordati l'università, la specialistica e quella tanto agognata carriera che desideri." Dice facendo un passo verso di lei.
Emma comincia ad urlare, urla disperata, e le lacrime si intrecciano con quelle urla che mi fanno spezzare il cuore.

Le vengono alcuni conati, e si piega sotto al letto per vomitare in un cestino.

Non posso sopportare nient'altro: mi avvio verso suo padre, lui mi vede e alzo il mento con fare minaccioso.
"È il mio ospedale. Andatevene VOI."
Per poco non vomito anche io dopo quelle parole, non posso credere che lo abbia detto sul serio.

Sua figlia bulimica, anoressica, che non mangia da tre giorni, che sviene perché non ha abbastanza ferro nel sangue, ha bisogno di lui, e lui ha la fantastica idea di cacciarla via dal suo ospedale.

Gli spaccherei la faccia seduta stante e gli farei rimpiangere di essere così stronzo. Ma sarebbe inutile, persone come lui devono essere abbandonate e lasciate da sole senza un briciolo di compagnia. Non si merita nemmeno il ricordo dell'amore che Emma prova, o forse provava, per lui.

"Mi dispiace che tu abbia visto la parte peggiore di me." Dice Emma dopo che suo padre se ne è andato, ha la voce roca dopo aver vomitato. Mi domando come faccia, a vomitare, se non mangia da tre giorni.
Mi avvicino e le do un bacio sulla mano.
"Emma, io ti aiuterò. Non tornare a casa con quel pazzo, guarda come ti ha ridotta. Stai da me per qualche giorno. Ti prometto che ti aiuterò ad uscirne." Le sussurro.

Deve essere davvero disperata, perché risponde subito di sì.

Spoiled and dirty. ~~ HARRYSTYLES&EMMAROBERTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora