Quindicesimo capitolo.

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In questo momento siamo nella mia macchina.
Ho acconsentito di stare a casa di Harry per qualche giorno, ho bisogno di pensare, e stare a casa mia non mi aiuterebbe a farlo.

Ho finalmente ammesso di avere un problema che fino ad oggi ignoravo, ma è tempo di guarire e di cambiare, e voglio farlo davvero.

Il mio telefono non fa altro che vibrare, mio padre ha ancora il coraggio di chiamarmi, non posso crederci.

Credevo di volergli bene, credevo di non poter desiderare padre migliore: quanto mi sbagliavo.

Se potessi, lo manderei indietro alla fabbrica dei papà e lo cambierei con un padre affettuoso, amorevole e che sappia cosa è giusto e cosa non per me. Mio padre, fino ad oggi, ha semplicemente confuso le due cose.

Il mio futuro da medico è in bilico, non perché lui mi abbia minacciata di tagliarmi i fondi per lo studio, ma perché non so se io voglio continuare ancora a studiare.
Non è mai stata una mia idea, e se voglio guarire del tutto devo eliminare le cose sbagliate nella mia vita, e forse studiare medicina è una di quelle cose.

"Allora, se te la graffio mi ammazzi?" Dice Harry sedendosi al posto del guidatore. Io mi agito sul sedile e comincio a sbuffare.
"Non scherzare su queste cose. Certo che ti ammazzo." Gli dico abbozzando un sorriso. Lui ricambia mettendo in moto.
Devo ammettere che non guida male, e mi rilasso visibilmente.

Adoro quello che sta facendo per me, e indipendentemente da come andranno le cose fra noi lo ringrazierò sempre.

Mi ha dimostrato che c'è ancora speranza per me, quando, pur non essendo costretto o in dovere di farlo, mi è stato accanto tutto il giorno nonostante l'abbia sempre trattato male.

È anche a per lui che voglio cambiare e migliorare.

Harry è il genere di persona per cui vale la pena fare un tentativo.

Non è un tipo di tante parole, e ringrazio il cielo che sia così. Non saprei proprio cosa dirgli, si limita a prendermi la mano e a baciarmela di tanto in tanto, questo per me vale più di qualsiasi frase o vocabolo.

Riconosco la via di casa sua, e per fortuna troviamo parcheggio sotto la finestra della sua camera, così magari di tanto in tanto ci butto un occhio per controllarla.

Mi aiuta a scendere, le mie gambe sono molli come degli spaghetti e mi aggrappo saldamente a lui per non cadere, e già che ci sono annuso il suo profumo dolce.

Controllo che chiuda bene la macchina, e quando saliamo in ascensore prendo il telefono per mandare un messaggio a Mandy.

Posso chiederti un favore?

Risponde subito, la mia adorata Amanda.

Certo.

Sono svenuta ma è tutto a posto. Sono a casa di Harry. Non voglio tornare da me, pensi che potresti portarmi alcuni vestiti qui?

Certo ;) Mandami l'indirizzo.

Le invio la posizione sulle mappe e sorrido ad Harry che non ha fatto altro che osservarmi, come se potessi scomparire o andare in mille pezzi.

Entra prima di me, nell'appartamento, e subito lo sento esclamare oh no!

Lo seguo dentro e vedo un gruppetto di 4 ragazzi che evidentemente lo stavano aspettando.

Cerco di sorridere, ma mi esce quasi una smorfia pensando che questa giornata sembra non finire più.

Spoiled and dirty. ~~ HARRYSTYLES&EMMAROBERTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora