EPILOGO

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[Lexa POV]

Afferro il braccio di Gustus stringendolo più del dovuto. L'altra mano è impegnata a stringere il bouquet di gigli. Siamo pronti a sfilare lungo la navata. Ho il cuore a mille e il respiro in affanno. Dai Lexa non sarai mica agitata? Nooo, ma dai, giusto un pochino... Gustus posa la sua mano sulla mia per una carezza incoraggiante. Gli sorrido dolcemente ringraziandolo del gesto.

"Vogliamo andare?", domanda retoricamente.

Riesco solo ad annuire, e lui in risposta mi stringe in un abbraccio.

Sento partire le note della marcia nuziale. Sospiro cercando di collegare le gambe al cervello, impresa veramente ardua oggi.

Il mio collega e amico di sempre mi lancia un ultimo sguardo e, con fare deciso, comincia ad avanzare conducendomi lungo il corridoio che porta all'altare, dove ad attendermi ci sono già il reverendo Titus ed Anya.

Vedo tutti i nostri ospiti, amici e famigliari, girarsi verso di noi, ci sorridono felici e io mi sforzo di curvare le mie labbra all'insù per ricambiare il saluto. Quando arriviamo a destinazione, Gustus mi afferra la mano e la bacia dolcemente.

"Grazie Gus".

"È stato un vero onore per me", replica andando poi a sedersi al suo posto.

Mi giro verso Anya e le passo il bouquet, lei lo prende e mi sorride ammiccandomi. Mi volto verso l'ingresso e la vedo... La mia sposa sta arrivando. Oddio... Clarke... sei bellissima. Il cuore comincia a battere all'impazzata, sembra volermi uscire dal petto. In questo istante devo ricordare a me stessa di respirare, per non finire in apnea. Quando i suoi splendidi occhi incrociano i miei, un sorriso mi nasce spontaneo sulle labbra. La vedo sorridermi di rimando e questo fa bene al mio povero cuoricino in crisi. Ora ci siamo solo io e lei e questo mi tranquillizza.

[Clarke POV]

Octavia mi saluta velocemente cominciando a fare il suo ingresso.

Quando le note della marcia nuziale partono, dò un ultimo abbraccio a mia madre.

"Sei bellissima tesoro mio", mi dice accarezzandomi dolcemente.

"Grazie mamma".

"Ora tocca a noi...", dice poi ammiccandomi.

A quella frase mi ci vogliono circa un paio di secondi per realizzare che è il momento.

Mia madre mi porge il braccio che afferro con estrema rapidità.

Sospiro cercando di calmare tutta l'agitazione che mi avvolge... poi mi giro e la vedo. Oddio... Lexa... sei bellissima. La mia sposa è all'altare che mi aspetta, in quel preciso momento l'ansia è scomparsa, ed invece di percorrere la navata lentamente vorrei solo correre da lei e abbracciarla. Fortuna che c'è mia madre, che mi guida tenendo il ritmo.

I nostri amici e famigliari sono tutti girati verso di noi, ma io vedo solo lei... Incrocio il suo sguardo e vedo il suo viso rilassarsi in un sorriso, tutta l'emozione che sto provando in questo momento si riflette sul mio volto, che istantaneamente si colora di rosso. Solo la mia Lexa è in grado di scatenarmi questo tipo di emozioni.

Arrivo a qualche passo da lei e mia madre mi dà un ultimo abbraccio, poi mette la mia mano tra quelle della mia sposa.

La stringo istantaneamente, cosa che fa anche lei.

Mimo un 'ti amo' e lei un 'sei bellissima amore mio'.

Ci guardiamo negli occhi e io mi perdo nel suo sguardo, non curandomi di quello che avviene attorno a noi. La voce del reverendo Titus mi ridesta riportandomi con i piedi per terra.

NYPD - The story continueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora