-Cazzo...cazzo cazzo cazzo!- ero in una situazione di merda, più che altro lo era quello che stavo osservando: Mickey stava massacrando di botte mio fratello, e vi garantisco che non è un bello spettacolo.
-Mickey....Mickey...MICKEY, CAZZO COSI' LO AMMAZZI!- urlai in preda al panico, mentre per fortuna Mickey si alzò da sopra a mio fratello e venne dritto verso di me con aria minacciosa, sporco di sangue.
-Vuoi dirmi di smettere di picchiare il coglione che ti procura: tagli, lividi, costole rotte e occhi neri?!?- mi urlò contro, facendomi indietreggiare per la paura. Diede una veloce occhiata a mio fratello, che rimase a terra incosciente, con il sangue che gli usciva dalla bocca, per poi voltarsi verso di me. Si pulì le labbra con il dorso della mano, per poi sputare del sangue affianco a lui.
-Scusa se mi preoccupo della mia cazzo di ragazza!- sbottò ancora, girando in tondo sul posto per poi incamminarsi verso casa.
-Vieni in casa, adesso- mi disse facendo cenno di seguirlo. Zitta, iniziai a seguirlo. Sappiamo tutti com'è Mickey Milkovich: secondo la sottoscritta dietro quell'aria da duro, si cela un ragazzo dal cuore grande e un tipetto molto affettuoso. Lo seguii fino al bagno, dove si sciacquò il volto, tra una smorfia e l'altra di dolore. poggiò i gomiti sul lavandino per poi voltarsi a guardarmi.
-Fatti vedere- disse rimettendosi dritto e aspettando che mi avvicinassi a lui. Mi avvicinai a lui e portò con gentilezza due dita sotto il mio mento, mentre mi osservava con preoccupazione: posò il suo indice sulla mia guancia, facendo attenzione ai lividi sul mio volto.
-Sto bene- dissi sbrigativa, notando il suo sguardo posarsi più volte sui miei lividi.
-Col cazzo che stai bene, Clary!- mi ringhiò contro.
-Poteva ammazzarti!- disse lasciando il mio mento, sbattendo un pugno sul lavandino.
-Ma non l'ha fatto!- urlai di rimando, ottenendo un'occhiataccia da parte di Mickey.
-Perché sono arrivato in tempo, Clary. La prossima volta come ti ritroverò? Con un coltello nell'addome, con un occhio gonfio e nero, con una pallottola nella gamba?!- mi urlò più che rabbioso.
-Non è colpa mia se ho un fratello drogato e alcolista!- gli urlai con le lacrime agli occhi.
-Non è colpa tua e nemmeno mia, ma dio se osa toccarti ancora, finisce sotto terra!- mi disse avvicinandosi e unendo le nostre fronti.
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Call my name - Mickey Milkovich
FanfictionSappiamo tutti com'è Mickey Milkovich, sta a voi ora leggere la storia :)