Subito cercai di fermare Mickey dall'ammazzare definitivamente Lip, parandomi davanti a lui e alzando le mani.
Mickey mi guardò malissimo, facendomi dubitare di poterlo fermare.-Clary, spostati- il suo tono non ammetteva repliche.
-Mickey, è ubriaco e non lo avrebbe fatto da sobrio, lo sai anche tu- dissi cercando di persuaderlo.
-Gli spacco lo stesso la faccia!- urlò guardando dietro di me e spostandosi a destra per sorpassarmi, ma lo seguii e mi misi ancora davanti a lui.
-Mickey, voglio andare a casa...- la mia voce uscì così stanca e supplicante, che vidi lo sguardo di Mickey spostarsi da Lip a me, cambiando espressione, diventando più comprensiva e accondiscendente.
Allungò la mano destra verso di me e subito la strinsi con la mia, allontanandomi da lì, insieme a Mickey.-Sei arrabbiato?- chiesi appena entrammo in casa.
Lo seguii fino in cucina, sentendo quel silenzio così assordante.
Mentre lui si prese una birra dal frigo, io mi appoggiai con la schiena al mobile della cucina, scuotendo la testa.-Questa tua gelosia, porterà alla morte di qualcuno- tremai appena sentii la bottiglia di birra venir sbattuta sul tavolo, guardando poi Mickey, spaventata.
-Stai dicendo che la mia gelosia è il problema?!- ruggì, stringendo di più la bottiglia tra le sue mani.
Evitai il suo sguardo, così pesante su di me.-Forse dovremmo lasciarci- dissi velocemente, senza pensare.
-Sì, hai ragione- subito mi voltai a guardarlo incredula.
-Pensi davvero che ti faccia scappare così facilmente?- lasciò la bottiglia sul tavolo, avvicinandosi a me e posando le sue mani sui miei fianchi.
Per un momento credevo che anche Mickey mi avrebbe abbandonato.-Levati dalla testa che ti avrei abbandonato, Clary. Io ti amo- disse per poi baciarmi, intensamente.
Quasi persi i sensi appena sentii dopo giorni le sue labbra sulle mie: posai le mani fra i suoi capelli, stringendoli possessivamente, sentendolo sorridere e ridere tra le mie labbra.-Andiamo a dormire, su- disse dandomi una pacca sul sedere, invitandomi a salire.
Una volta cambiata mi misi a letto, sperando di prendere sonno ma invano: rimasi nel dormiveglia e appena sentii dei rumori mi alzai, andando lentamente in cucina.
Vidi l'anta del frigo aperta e qualcuno frugarci dentro.-Chi è?- chiesi avvicinandomi al tavolo, sbagliando completamente nel lasciare la mazza da baseball nella stanza.
La figura si voltò vedendo così mio fratello, Bobby, che appena mi vide si scagliò su di me portando le sue mani sul mio collo, soffocandomi.-DOVE CAZZO HAI MESSO LA MIA EROINA, PUTTANA?!- mi urlò contro.
Ero spaventata e cercavo con le mani sopra quelle di mio fratello di evitare di farmi ammazzare.-Mickey...MICKEY!- urlai con tutta la forza che avevo, sperando che lui mi sentisse.
Mio fratello aumentò la presa sul mio collo guardandomi rabbioso, mentre i miei occhi pian piano si chiudevano.
Di colpo non sentii più nessuna pressione sul mio collo ritrovandomi a terra vedendo Mickey pestare Bobby, incessantemente.-Ti ammazzo, brutto figlio di puttana!- urlò Mickey sferrando un altro pugno.
Tossii più volte, andando vicino la cucina, prendere il telefono e chiamare la polizia.
Pochi minuti e la pattuglia prese mio fratello, trascinandolo via dalle mani di Mickey e lo portò in centrale.
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Call my name - Mickey Milkovich
FanfictionSappiamo tutti com'è Mickey Milkovich, sta a voi ora leggere la storia :)