cap.11- Skai

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Esco e corro verso l'ignoto, o meglio, vado a cercare la mia capanna.Ne trovo una diversa dalle altre, con il simbolo che mi era apparso in testa sopra il portone.

Fuori c'è un ragazzo in lacrime, accovacciato su di una presunta amaca che a prima vista non avevo notato.

Illuminato dalla fioca luce dell'ingresso, il ragazzo sembra quasi un angelo dormiente.

Non sembra essersi accorto di me, così mi avvicino cauta e lo chiamo -Ehi, tutto bene? Perchè piangi?-

-Vattene, Naigel, non ti voglio parlare- risponde lui, senza guardarmi, non piú in lacrime.

- Sono Skai, figlia di Era, non il tuo amico Naigel.- rispondo io, cauta.

Lui a questo punto si decide a girarsi, rivelando il suo viso.

Ha gli occhi neri e i capelli rossicci e come ho detto anche prima, mi pare di vedere un angelo.
Il ragazzo prende un fazzoletto di tessuto dalla tasca e si asciuga le lacrime, per poi dirmi con una finta voce potente -Io sono William, piacere. Nessuno mi ha mai visto in questo stato e tu non lo dirai mai a nessuno, a meno che non voglia essere uccisa. -

Io scoppio in una fragorosa risata, tanto da piegarmi in due, con le braccia alla pancia.
Mi avrebbe uccisa?  Quello scricchiola,  l'angelo?
Poco dopo, però mi ricompongo e torno me stessa,

-Va bene, ma solo se tu non dirai a nessuno che ho riso così tanto.- rispondo, di nuovo seria.
-Ok, affare fatto. Io comunque mi chiamo Neptun- rispose lui
-Io invece sono Skai-

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