cap.27-JACKIE

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L'arena è magica, sarai di sicuro bravissima... COL CAVOLO! Tutti mi ripetevano che sarei stata bravissima, quindi io, da povera piccola ingenua che sono, mi sono armata di spada e mi sono avventata su un manichino. Fin qui è tutto abbastanza normale, ma poi quel cavolo di fantoccio prende vita e mi fa cadere con una mossa di aikido. Qui c'è lo zampino di qualche figlio di mio padre.

-FANCULO!- urlo, così forte che tutti si ammutoliscono. Leo è il primo a prendere parola, informandomi che sono andata tutta a fuoco e ho gli occhi rossi. Io non mi curo molto di lui e la parte malvagia di me prende il sopravvento, facendomi imprecare in tutte le lingue che conosco, cioè circa una ventina.

Scappo dall'arena piangendo, correndo verso la collina.

Accendo il telefono e metto un po' di musica, per la precisione "freeze you out" di Sia.

Quella canzone stranamente mi rilassa sempre e mi fa smettere di piangere. Non mi accorgo di star usando la lingua ammaliatrice a vanvera, su nessuno, fino a che i miei sensi non si offuscano, facendomi svenire.

•••••

Buio, ecco cosa vedo. Nient'altro. Niente sogni né emozioni, solo freddo e silenzio.

Forse è questa la morte, io non sono immortale, d'altronde...

Come dicono i miei genitori, io sono la dea della monotonia e vivrò solo 1000 anni, neanche un giorno di più. MONOTONIA. Ecco di cosa sono dea. Inutile, no?

Odio vivere sull'Olimpo, un posto così sfarzoso e spoglio allo stesso tempo. Lì l'aria sa di tradimenti, cenere, lacca e amori perduti. La storia dell'umanità e degli dei è descivibile solo con quelle cinque parole, così facili ma allo stesso tempo così impossibili da capire fino in fondo. 

E se non mi svegliassi più? Cosa accadrebbe?

•••••

Dopo quelle che mi sembrano ore mi sveglio e mi ritrovo davanti i figli di Efesto con Annabeth e Skai, tutti preoccupati.

-Bella addormentata, finalmente ti sei svegliata...hai dormito una settimana...- dice cauta Skai, per poi sorridermi dolcemente e continuare il suo discorsetto -Sai, ti è stato diagniosticato dal dottore, Will Solace, un uso improprio della tua lingua ammaliatrice. A quanto pare non sai ancora tenere  a bada i tuoi poteri, non è vero?- io non rispondo ma arrossisco e mi ritrovo a guardare per  terra. -beh- cotinua lei, con un gran sorriso sulla faccia -NOI ti possiamo aiutare!-

Come riposta mi nascondo sotto ai miei capelli, che sono ancora più spettinati del solito, ma poi mi decido a parlare, dato che, nonostante tutto, ho ancora un minimo di dignitità -Certo, mi farebbe piacere. Non riesco a controllare i poteri che hanno anche i figli di Afrodite- ammetto.

-Benissimo, inizieremo domani- ribatte entusiasta lei, per poi iniziare a spiegarmi con chi mi sarei vista, quando , dove e per fare cosa. 

Sembra aver fatto quel programma solo e solamente per me, e ciò mi rende felice.




ANGOLO DEI DISAGI

ECCO UN CAPITOLO XXL, PER RINGRAZIARVI DELLE VISUALIZZAZIONI E DELLE STELLINE CHE LASCIATE:
CONTINUATE A STELLINARE E LEGGERE,
S.

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