SIAE Darkness & Light Vol.1- Daniel Sharman AMAZON. Pubblicato 09 Ottobre 2016

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La luce del sole ed un forte baccano mi svegliano, mi metto seduta sul letto e mi stiro pigramente. Rio dorme profondamente, a pancia sotto, con un braccio sopra la testa e l'altro, steso lungo il torace. Sorrido, mentre sono in bagno, ripensando a questa notte. E' stato diverso, non il solito rapporto sbrigativo e senza coinvolgimento. Certo, non ci siamo detti ti amo ma, sentivo che le cose erano differenti. 

<< Sei in bagno?>> domanda da fuori la porta, con voce ancora piena di sonno. Riesco anche a vedere la sua ombra, allungarsi sotto lo spiraglio. 

<< Sì, esco subito, ho quasi fatto>> rispondo. Si allontana per qualche secondo e sento che apre l'acqua del rubinetto in cucina, spero stia facendo del caffè. Ho finito, esco velocemente per non farlo aspettare, trovandomelo davanti con solo dei boxer. Mi sento una maniaca ma, gli salterei volentieri addosso.

<< Mi fai passare? O preferisci che la faccia qui in corridoio?>> mi sta' chiaramente prendendo in giro. Mi scosto e gli lascio libero accesso alla stanza, scappando in cucina per controllare la caffettiera. Il caffè è pronto, spengo la moka e la tolgo dal fornello, appoggiandola su un panno che trovo sul microscopico ripiano. Esce in quel momento e viene da me, si avvicina e prende una tazza, facendomi credere di volermi baciare. Gli faccio la linguaccia, e per la prima volta, scoppia a ridere. E' meraviglioso, mentre lo fa, si illumina e si formano due fossette che lo rendono ancora più attraente. 

<< Facciamo colazione poi mi vado a fare una doccia e ti riporto a casa così puoi tranquillizzare i tuoi amici, prima che davvero mi facciano arrestare>> propone, per poi aggiungere: << Puoi farla qui anche tu, se vuoi>> mi invita.

<< Non importa e poi, non ho il cambio dietro, la farò a casa grazie comunque>> gli sorrido. Fa spallucce e, scolando il caffè bollente, praticamente in pochi sorsi, sparisce in camera a prendere vestiti e biancheria puliti, entrando poi in bagno. E adesso che faccio? A parte rivestirmi, si intende. Tutto questo, lo penso mentre raccolgo i miei abiti e vado di nuovo nella sua camera. Mi rivesto, con la testa tra le nuvole, facendo poca attenzione a dove metto i piedi, infatti, colpisco la pila di libri e rovescio tutto per terra. La lampada per fortuna non si rompe ma, ho sparpagliato tutto. I libri sono sparsi in disordine, per cui mi piego e raccolgo. Nel farlo, da un libro, cade un album di fotografie. Lo prendo, spinta dalla curiosità, iniziando a sfogliarlo, si capisce subito da chi ha preso è identico alla madre, che era di una bellezza straordinaria. Lunghi capelli castani, ondulati, occhi azzurri e la pelle come panna. La bocca a cuore, carnosa, e lo stesso identico naso. Si tengono stretti, sorridono felici. Molte foto sono così, poi, tutto cambia. Una foto, al funerale, e da lì si va via via peggiorando. Il posto della mamma viene ben presto preso da una rossa mozzafiato. All'inizio pare aver riacquistato la serenità poi, si adombra in ogni foto sempre di più. All'incirca verso i 12/13 anni, è diventato serio come un adulto, provato da mille disgrazie. Un bellissimo adolescente, certo, già molto alto e ben piazzato, forse per questo? Che fosse vittima di bullismo? Le mie elucubrazioni, vengono interrotte dalla porta che si sta aprendo così, velocemente, rimetto a posto tutto, trattenendo la foto al funerale e anche quella dove ha 13 anni. Non so' perché ma, quelle immagini, fanno scattare in me qualcosa. 

<< Sicura di non volerti lavare?>> offre di nuovo.

<< Sicura! Sai com'è, sono abituata ai miei prodotti, alle mie mille creme, le maschere per capelli ecc.>> rispondo, cercando di convincerlo. Si strofina i capelli con l'asciugamano e mentre è distratto, riesco a vedere il tatuaggio sulle costole. E' una lettera, come avevo immaginato la prima volta che lo vidi. Sembra scritta da una donna, la grafia è quella femminile, che sia della mamma? Mi perdo di nuovo, in questi pensieri, fino a che le sue dita schioccano davanti alla mia faccia.