Un frammento di un ricordo

Capitolo 5

NARRATORE
Lanciò la cartella sul divano facendo volare qui e là i vestiti che conteneva. Si sentiva stanca, non si era ancora abituata al fuso orario americano. La madre stava per arrivare. Lilya lavorava come ragioniera in un'azienda di una sua cara amica, la quale era riuscita a fare fortuna negli USA, Julia. Grant era giornalista, sempre molto impegnato, ma per i primi giorni di scuola di Dream si era promesso di fermarsi un attimo con il lavoro, per poi riprendere dopo il secondo giorno. Dream si tolse le scarpe in camera e indossò una comoda tuta celestina. Si lavò le mani e iniziò ad apparecchiare, mentre il padre preparava il pranzo. "Dream, ho parlato con il preside, ha detto che non ci sono problemi se mangi in mensa. Puoi restare in giro per la scuola fino alle quattro e in giro per i dormitori fino al coprifuoco delle dieci, ovviamente non puoi restare lì a dormire." :"Domani mi verrai ancora a prendere per pranzare a casa? ":" Sì, l'ultimo giorno. Perché quel faccino? Anche a Londra hai sempre pranzato in mensa. ":" Era diverso. Londra è Londra. New York è uno schifo e Mare non è con me. ":" Sai che non avreste potuto passare una vita attaccate, tu e Mare. ":" No, è vero. Non potrò passarla con nessuno la mia vita, non la passerò proprio. "mise l'ultima posata e corse in camera. Le squillò il cellulare e sullo schermo apparve il nome 'mamma' :" Tesoro, dì a tuo padre che arriverò per le quattro, ho avuto un problema qui in ufficio. ". Avrebbe potuto aspettare ancora un mucchio di ore per chiamare Mare. Prese il suo quadernino da disegno e cominciò a disegnare due linee verticali. Alla fine ne uscì il Big Ben. I suoi genitori non erano semplici esseri umani, ma si erano ben integrati nella società, lei dopo tanti anni ci era riuscita in quella londinese e ora doveva ripartire da capo. In basso al Big Ben, invece di una strada, disegnò due occhi scuri, con le ciglia nere rivolte all'insù in un riccio, ma non sapeva ancora a chi dedicare quell'immagine, con il simbolo della sua amata città e due occhi stranamente familiari.