Capitolo 8

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NARRATORE
Trent si stava allenando con i ragazzi per la partita della settimana seguente. America sedeva sulle gradinate della palestra del college insieme a Maya e un'altra amica di nome Melany. Aveva un vestito corto viola, con le maniche lunghe e il collo alto, ma che metteva in risalto tutte le forme e delle Vans nere. Era sempre stata sportiva, da quando aveva cinque anni praticava nuoto a livello agonistico ed era particolarmente appassionata al basket, ci aveva anche giocato per qualche tempo, ma adesso era solo una sorta di coach per la squadra di Trent e del cugino Ryan. "No, no, no! Che cavolo hai Trenton Banks?" gridò scendendo di corsa i gradoni:"America, ascoltami attentamente. Oggi. Tu. Hai. Rotto. Il. Cazzo. ":" No, Trent. Stai giocando da schifo."i ragazzi fecero sì con la testa, tutti d'accordo con lei:"Dobbiamo parlare. "lui la seguì nello spogliatoio vuoto delle ragazze. Il viso perfetto di America era imbestialito per come l'aveva tratta davanti a tutti." Perché oggi mi devi assillare? Ti ho fatto qualcosa, Am? ":" No, ma quello intrattabile sei tu. Oggi a mensa, non avessi mai tirato fuori l'argomento della nuova arrivata con i capelli blu. Per un pelo non alzavi le mani su Just solo perché aveva detto di volersela scopare! Se stai avendo problemi con tuo padre, dimmelo, almeno saprò come mai sei così stronzo! Non sarà che già la conoscevi Dream Barrow? ":" Cosa? No! Sei ossessionata da quella lì. Fatti visitare da uno bravo, Am. ":" Te lo chiedo perché hai reagito in modo esagerato, eri quasi geloso del fatto che Just... ":" America! Me lo dici che c'entra quella in questa discussione? Giusto per farti capire che non me ne fotte un cazzo di lei, ti dico che ho lasciato Just scommettere sul fatto di portarsela a letto dopo il Domus sabato. ":" Ma che bella notizia! Bella dimostrazione di menefreghismo. ":" Puoi chiedere a Melany se al Domus ci va con me? Mi serve una ragazza... "
'" Bipolare di merda. Lo sai già che ti dirà di sì, tanto tutte ci vengono con te! "e se ne andò furiosa:" Am... America, aspetta "
:" Ryan, vado in camera. ":" Che le hai fatto, Trent? ":" È pazza. " rispose a Ryan.

TRENT
Mi facevano male le gambe per l'allenamento, non ce la facevo a raggiungerla salendo le scale, così presi l'ascensore :" Am! "
:" Sei un cafone, Trent. "urlò girandosi di scatto. Non stava piangendo, lei non lo faceva mai. America non pianse neanche da piccola al funerale dei genitori, che vennero a mancare a causa di un incidente stradale. Velocemente chiamai l'ascensore e salii fino al terzo piano. Teoricamente tra poco non sarei più potuto stare in giro nei dormitori delle ragazze,ma al momento ero più interessato a farmi perdonare da America, anche perché non ce l'avevo davvero con lei, ero già incazzato per fatti miei. Appena uscii dell'ascensore l'aspettai davanti alle scale. Fu sorpresa di vedermi, forse non si aspettava che la raggiungessi:"Okay, che vuoi? ":" Scusami, sto avendo problemi con mio padre, vuole mandarmi a vivere nei dormitori qui da voi. Sono incazzato nero con quello stronzo di merda, basta che pensa a sgomberare la mia camera per dare spazio alla sua nuova fantastica fidanzata..... "stavo parlando velocissimo e avevo il fiatone. Mio padre era il preside Banks della nostra scuola. Dalla morte di mia madre, le cose erano andate peggiorando fra noi, lui si era completamente rincoglionito appresso alla sua nuova fidanzatina, Clarissa. Adesso, da quando ero tornato tutto scazzato e ubriaco dall'ultima festa, aveva praticamente deciso di sfrattarmi di casa. Andarmene lontano da lui non mi dispiaceva così tanto, solo che detestavo dover lasciare l'unico posto che mi potesse ricordare mia madre. L'unica persona alla quale avevo mai parlato di Diana Banks, era stata America. Solo lei aveva una delicatezza e comprensione tale da farmi parlare dei miei sentimenti. Non mi fece finire la frase, mi poso un dito sulle labbra e sussurrò :"Trent, ti ho già perdonato. So che è un periodo difficile per te, potevi dirmi prima tutte queste cose. Figurati se non ti avrei compreso. "mi gettò le braccia al collo e io la strinsi forte a me." Se vuoi posso chiedere a Melany... "
:" No, Am. Voglio te con me sabato. "fece un sorrisetto malizioso:" Oh, allora ci sarò, mio caro Banks. "

Un frammento di un ricordo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora