TRENT
Non mi sarei mai aspettato cambiasse idea, ma quando la vidi illuminata dalle luci colorate della pista, col volto incazzato nero e il tacco in mano, non potei fare a meno di pensare ancora una volta alla perfezione dei suoi lineamenti, al colore dei suoi occhi e dei capelli che non avevo mai visto su nessun'altra. Mi chiesi se avrei mai potuto almeno sfiorare quel viso e accarezzare quella chioma azzurra... "Allora?" :"Eh? ":" Il passaggio... Lascia stare. "si stava girando:" Sì che te lo do. Aspetta un attimo che avviso America. "
fece un'espressione strana
:" America? Non l'avevo vista. Senti, non c'è problema, torno a casa più tardi con Justin. "se lo poteva sognare che l'avrei lasciata andare con Justin in macchina, da soli, alle tre di notte se non di più :" Scusa, qual è il problema se America è qui? "
:" Cioè... Sei il suo ragazzo... "
:" Ma no! Io non sono proprio di nessuna. "passarono dei secondi
:" Per ora. "DREAM
Speravo tanto trovasse America subito. La testa mi doleva e la gaffe appena fatta non mi aveva affatto aiutata. Ad un tratto li vidi emergere dalla folla e venire dov'ero io, al piano bar. Si fermarono accanto a me e lei ordinò qualcosa al barman. "Non preoccuparti, mi accompagnano Zed e Maya." dalla voce sembrava leggermente ubriaca, perché ogni tanto emetteva degli strani risolini:"Chi devi accompagnare? "io guardavo altrove per non essere coinvolta nel dialogo con quella lì :" No, sono io che non mi sento tanto bene. ":" Okay, ma avevi detto di dover accompagnare un amico.":" Dream. ":" Ciao! Non ti avevo vista! "mi fece ciao anche con un gesto della mano, poi venne di fronte a me:" Ehi, trattamelo bene. "feci un sorriso forzato e annuii seccata da quella scenetta così falsa. Quasi di fretta, Trent mi prese la mano e mi trascinò fuori dal locale.
" Quanta fretta. ":" Se Am inizia con le raccomandazioni non la finisce più. ":" A me sembravano più minacce. Lei mi odia e anche tu, non iniziare con la storia che lei è una brava ragazza e che è solo apparentemente stronza. "
:" Sì, lei ti odia. "non mi aspettavo lo affermasse:" Lo fa perché ha capito che mi piaci. "
Trent entrò in auto, ma senza rendermene conto restai impalata fuori. Lui uscì :" Entri o ti lascio qua? ":" Entro entro. ". Con Justin ci avevamo messo una ventina di minuti da casa al locale e l'idea di passare tutto quel tempo chiusa in una macchina con Trent Banks mi stressava non poco. Notai che appena poteva si girava a guardarmi e dopo la quinta volta che lo fece dovetti girare il volto e fissare fuori dal finestrino. Ero molto nervosa quando la gente mi fissava come se fossi un esperimento da laboratorio e il fatto che un po' lo fossi davvero non mi aiutava affatto. "Non fissarmi." :"Non sei abituata agli occhi della gente su di te? ":" Sì, ma mi dà fastidio lo stesso. Ancora non capisco cosa ci sia di tanto strano da osservare. I capelli? Tanti ragazzi ormai hanno capelli colorati, tu che dici? ":" Tu stessa mi hai detto di sapere di essere bella. ":" Non credo mi fissino per quello. ":" Io sì. ". Era una strana conversazione, eppure mi sembrava di conoscerlo da un sacco di tempo." Vedi, dal primo giorno che ti ho vista, da quando alzai lo sguardo e ti vidi entrare in classe, non potei fare a meno di pensarti sempre. I tuoi occhi.."
oddio, i miei occhi:"Sono straordinariamente tristi e indecifrabili. Da occhi chiari come i tuoi ci si aspetta trasparenza e sincerità assolute. I tuoi no! Sono peggio di occhi color carbone. ":" Oh, non consiglierei a nessuno di provare a decifrare i miei occhi. Fidati, ciò che c'è dietro non ti piacerebbe affatto. "lo dissi con un sorriso amaro. Ora lo stavo guardando. Le sue affusolate mani sul volante, le lunghe ciglia che proiettavano ombre sulle sue guance perfettamente pulite da ogni traccia di barba . Era davvero un bel ragazzo e non quello superficiale che credevo, stava riuscendo a decifrarmi. Era l'una di notte, una notte senza stelle, notai. Le stelle. Così affascinanti eppure così spaventose nella mia vita. "Raccontami qualcosa di te." non ci voleva proprio:"Mi chiamo Dream, ho diciassette anni, ho la patente, sono figlia di Lilya e Grant Barrow e al momento sono stata messa a disagio da questa domanda. ":" Dai! ":" Che c'è? "
:" Ho voglia di conoscerti... "
:" Beh, io no. Non voglio che tu mi conosca. ":" Okay, nel caso la cosa non ti fosse chiara, ti ripeto il concetto: sono interessato a te."
:"Cosa sarei, un libro? "
:" Mettiamola così, ne ho letto la trama e mi è piaciuta. "ci fissammo, tanto eravamo a un semaforo e a quell'ora era spento, quindi fece conto fosse rosso. Iniziavo ad avvertire qualcosa nel petto, volevo evitare di spaccare i finestrini. Ripresi a parlare per spiegargli dove abitavo. Finalmente arrivammo. Avevo già aperto lo sportello, stavo scendendo, ma mi voltai e gli dissi quasi in un sussurro
:"Trent? Ci sono un sacco di ragazze più belle di me e più disposte a farsi conoscere. Lasciami perdere, sul serio. Sarei una causa persa. ". Lui non di voltò a guardarmi. Aspettai qualche secondo e non disse nulla, così corsi verso il portone dall'alto grattacielo stringendomi nello spolverino.TRENT
Io quella ragazza proprio non la capivo. Qualsiasi altra, a quelle mie parole, avrebbe fatto salti di gioia, ma era chiaro che non era una qualsiasi, era Dream. Mi sentivo incazzato con me stesso e con lei per il suo 'rifiuto'. Okay, non era il caso di impazzire per lei, chissà quante ragazze erano disposte ad uscire con me. Arrivato in stanza cominciai a prendere a calci e pugni la parete, tanto che dei tizi della sicurezza mi vennero a cazziare e se non fosse stato per il mio cognome sarei stato sospeso. Sognai tristi occhi ghiaccio con degli assurdi riflessi lilla.
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Un frammento di un ricordo
RomanceDream Barrow ha diciassette anni. A causa del segreto che porta dentro di sé da sempre, è costretta a lasciare la sua amata Londra per una caotica New York. Alta, dagli occhi di ghiaccio e dai capelli azzurri, nella nuova scuola nessuno può fare a m...