Non mi sentivo più al sicuro, e avevo una buona ragione. Sembrava che ovunque andassi Phil si trovasse nello stesso luogo. Ero quasi convinto che mi stesse starlkerando. Lo fece per una cazzo di settimana di scuola, era in ogni posto dove non volevo che fosse. Ringraziai dio che per lo meno non aveva idea che fossi nella sala da ballo prima e dopo scuola. Però si presentava a pranzo, guardava me e il resto del gruppo di ballo mentre mangiava nell'angolo riservato agli spettatori. Non credo di essere mai stato così tanto frustrato e per così tanto tempo. Non importava quante volte gli dicessi di levarsi dalle palle, cambiava sempre l'argomento e mi sorrideva.
Ad essere sincero, avrei potuto dargli un pugno in faccia e basta. Forse avrebbe risolto il problema più velocemente, ma sarebbe stato capace anche di ridere e dire che gli era piaciuto il mio gancio sinistro. Borbottai, sembrava sul serio qualcosa che avrebbe fatto dopo esser stato preso a pugni. Era costantemente euforico, cazzo.
Lo scacciai dai miei pensieri mentre ero seduto da solo nella stanza da ballo, attaccai l'iPod allo stereo. Scorrevo nella mia raccolta di brani classici. L'orario scolastico era terminato e i corridoi erano finalmente silenziosi. Non mi andava davvero di ballare su questi brani, ma dovevo sul serio lavorare sulla danza classica. La classica fu quella con cui cominciai, ma con il passare degli anni imparai diversi stili di ballo. Per poco non smisi di praticarla per imparare Jazz, ma non volevo dimenticare le mie radici. Decisi che avrei dovuto darle un'attenzione speciale ora che eravamo nel bel mezzo dei saggi.
Iniziarono i violoncelli, seguiti da degli ottoni piuttosto intensi. Chiusi gli occhi lasciando che la musica mi avvolgesse e calmasse. Andai alla sbarra, iniziai con dello stretching prima che mi gettassi in qualcosa di troppo spinto. Mi piegai verso la sbarra, stirandomi e girandomi, sentì i muscoli rilassarsi sotto la pelle. Presi un momento per ammirare allo specchio, notai che in effetti avevo un bel fisico scolpito. Grazie, infiniti allenamenti. Stirai la gamba sulla sbarra, guardai le curve d'essa che di distendevano. Mi abbassai un po', lentamente, giusto per vedere fino a che punto potevo allentare i muscoli.
"Hey, scommettevo che fossi tu!" Se la voce non era già abbastanza evidente, il riflesso di Phil nello specchio fu abbastanza per farmi diventare così incazzato che persi l'equilibrio. Caddi all'indietro, atterrando addosso alle sue gambe. Phil si piegò guardandomi con quel suo cazzo di stupido sorriso. "Scusa! Ti spaventi così facilmente. Pensavo che ti fossi abituato a me ormai. Hai bisogno di una mano?"
Strinsi la mascella, lo spinsi via e mi alzai riprendendo la postura e tornando alla sbarra. Ero determinato ad ignorarlo completamente, era la mia ultima spiaggia. Alzai la gamba fino alla sbarra, poi più su, prendendola con la mano e alzandola fino al lato della testa.
Phil fece un fischio. "Sei flessibile."
Lo intendeva in una maniera sessuale, o era una semplice osservazione? Il suo tono di voce rendeva impossibile capirlo. Dovetti concentrarmi molto per far si che non mi facesse perdere ancora l'equilibrio. Feci un respiro profondo raddrizzando la schiena e abbassando la gamba ad un perfetto angolo di 90 gradi. Avrei potuto continuare con il mio stretching, avrei potuto continuare ad ignorarlo. Ma mi aveva fatto irritare troppe volte, e l'opportunità che mi si presentava era troppo perfetta. All'improvviso mossi la gamba all'indietro, irrompendo in una giravolta abbastanza forte contro l'indifeso Phil.
Phil fu obbligato a inciampare dietro di me, e fu il suo turno a cadere di culo. Non riuscì a trattenermi. Appena mi fermai un una perfetta posizione finale, le braccia a cerchio sopra di me, scoppiai a ridere. I suoi occhi erano spalancati in shock e sbalordimento. Sembrava anche un pochino seccato. Gli feci un sorrisetto e continuai a ruotare e saltare per tutta la stanza, danzando intorno al povero ragazzo intrappolato al centro. I suoi occhi mi seguirono per tutto il tempo, e più di una volta fu obbligato a spostarsi dalla mia traiettoria.
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STARLIGHT (Phan) [Italian Translation]
Ficção AdolescenteIsolato. Proprio come piace a Dan. Nella sala da ballo del suo liceo. Circondato solo dalla musica che gli pervade il corpo, che parla per lui. Nulla lo può toccare lì. Fino a quando Phil attraversa la porta. °°° Originale di: listentomeimcool su ao...