Capitolo Dodici

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Il lunedì seguente tornai a scuola, ma affrontai le situazioni in un modo migliore, specialmente con Phil al mio fianco, mentre mi teneva la mano. Era una sensazione strana, come se tutti i pezzi di un puzzle si fossero uniti. Si stava bene ad essere liberi di camminare accanto al ragazzo di cui ero abbastanza convinto di essere innamorato. Okay, non abbastanza, ero completamente sicuro. Non potevo più andare a ballare per sbarazzarmi dei miei sentimenti, dovevo affrontarli a testa alta. Phil ed io ci eravamo promessi di lavorare entrambi su questo aspetto, dato che lui nascose la sua paura di uscire allo scoperto come gay. Fu divertente vedere la persona che credevo non avere difetti, ammettere le sue colpe. Fu anche una cosa nuova, realizzare che nessuno è perfetto. Possiamo solo lavorare per diventare la versione migliori di noi stessi, e quella sarebbe comunque sempre lontana dalla perfezione.

PJ ci vide nel corridoio, sorrise nel vedendoci camminare per mano. Corse verso di noi e ci avvolse entrambi in un grande abbraccio. "Ce l'avete fatta! Finalmente avete risolto tutta la vostra merda e-"

"Si, si. È un miracolo." Phil alzò gli occhi al cielo, con un sorriso spinse via PJ e avvolse un braccio attorno a me. "Dopo tanti mesi che mi stava seguendo, ho deciso finalmente di mollare e accettare la sua richiesta."

Gli diedi una gomitata, Phil fece l'occhiolino. PJ non ci cascò, scosse la testa e rise. "Si, okay Phil. Come vuoi, non importa. Siete entrambi così carini! Vi potrei baciare!" Poi, quando vide Phil allontanarmi da lui, aggiunse. "Oh non lo farò scemo. Lascerò a te questo compito. Solo- È- È così soddisfacente vedervi insieme dopo così tanto!"

"Molto soddisfacente." Sorrisi al ragazzo alto e riccio, poi guardai Phil. "E so che questo è un grande momento per te Peej, ma c'è uno studio di danza che mi sta chiamando..."

"Balli sempre, cazzo." Si lamentò PJ, ma poi fece un passo indietro e ci lasciò andare. "Va bene, ma farete meglio a farvi vedere a pranzo Mr e Mr Howe... Les... HowLest... Qualcosa. Non mi interessa. Basta che ci siate. Puoi saltare danza per tipo, un'ora intera Dan, starai bene."

"Magari." Borbottai, ma Phil disse velocemente sopra di me. "Certo!" Si mise d'accordo con PJ, poi iniziò a trascinarmi verso lo studio. "Ci vediamo Peej!"

Phil mi diede un bacio sulla guancia, mi prese alla sprovvista. "Oh, starai bene. Ce la farai ad interagire con delle persone per 45 minuti. Non ti ucciderà."

Stavo per iniziare una lunga discussione su questo, ma Phil mi prese per il braccio e si fermò in un'area più privata dei corridoi, sotto una rampa di scale. L'espressione sul suo volto mi mise a tacere. Sembrava... Nervoso? Ma amorevole allo stesso tempo. E bellissimo. Voglio dire, molto bello. Come una di quelle statue greche-

"Hey, posso chiederti una cosa?"

Sbattei gli occhi. "Certo che puoi."

Phil si fermò un attimo. "Posso invitarti ad un appuntamento? Sei pronto?"

Fu il mio turno a bloccarmi. Ci pensai tanto, mentre lo feci guardavo le scarpe. Beh, il pensiero non sembrava mandarmi in un altro attacco di panico. Non nell'immediato almeno. Ma mi sentivo meglio della volta scorsa, non ebbi un pensiero incombente che tutto potesse andare male. Anzi, mi sembrò divertente, e mi fece spuntare le farfalle nello stomaco. Guardandolo in volto gli sorrisi. "Si, mi piacerebbe."

Phil sembrò preso alla sprovvista. "Oh davvero? Sei sicuro? Non mi darai buca ancora per la danza?"

Ridendo un po', scossi la testa, feci un passo verso di lui e misi le braccia attorno ai suoi fianchi. "No. Non questa volta. A meno che tu non voglia andare allo zoo, allora potrei darti buca."

"Lo zoo?" Ricambiò il mio abbraccio facendo scontrare le nostre fronti. "Grazie di avermi avvisato. Ma perché?"

Sbuffai. "Poveri animali. Sono in condizioni miserabili. Mi rende triste."

STARLIGHT (Phan)   [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora