Erano i primi giorni di Gennaio. Probabilmente non avrei dovuto essere fuori a correre sotto il tempo che stavamo avendo di questi tempi, ma era una domenica mattina e non avevo niente di meglio da fare fino a che qualcuno non arrivava nella sala da ballo per esercitarci sulla routine di Lady Gaga. E poi, una corsetta non h a mai ucciso nessuno. Tutto quel star sdraiato e non far danza per far rimettere a posto la caviglia mi aveva fatto diventare un po' grassottello. Ero determinato a non ricadere nella fase da bimbo grasso.Mi misi una felpa grande e dei pantaloni della tuta, poi mi avventurai nel freddo.All'inizio stavo quasi morendo, ma appena il sangue iniziò a circolare per bene non fu così terribile. Corsi a zig zag per il vicinato, poi alla via seguente e ancora all'altra, poi su un sentiero che costeggiava degli allevamenti di mucche. Guardavo il sole che sorgeva, mi gustai la pace ed il silenzio, lasciandomi affascinare dalla bellezza che la Terra ci fornisce.
Dei passi diventarono sempre più forti dietro di me. Non dovrebbe essere stata una novità dato che era un percorso per far jogging, ma non conoscevo molte persone che sarebbero uscite con questo freddo pungente così presto. Quando i passi furono quasi addosso ai miei, guardai dietro per vedere chi stava arrivando e feci per togliermi di mezzo.
Lo stavo per fare, poi vidi la faccia di Phil . Mi fermai immediatamente, e gli urlai addosso con una voce stridula. "Ma che cazzo?!" gli dissi. Phil quasi mi cadde addosso, fece alcuni passi indietro e iniziò a fare jogging sul posto mentre mi guardava.
"Buongiorno Danny! Gesù Cristo fa così freddo che anche i sordi lo sentono!" Soffiò dell'aria calda sulle sue mani. Prima di tutto, stava indossando dei cazzo di leggins con sopra gli scalda muscoli e una giacca a vento leggera. E secondo, aveva su le All Star. Era così ovvio che non fosse mai stato fuori a correre nella sua vita, che dalla disperazione mi misi le mani in faccia. Era così tanto disperato. E così tanto fastidioso.
"Vai a casa prima di farti male." Sospirai prima di girarmi e continuare a correre. Sperai che avesse ascoltato il mio consiglio, ma una parte di me sapeva che non fosse così intelligente. Confermai la mia deduzione appena lo sentii cercare di stare al mio passo. "Voglio solo correre con te!" ansimò cercando di tenere un metro di distanza , "E scusarmi per essere mancato a scuola questi giorni, io-"
"Non ti volevo lì in qualsiasi caso, stronzo." gli risposi, poi aumentai il passo. Sentii Phil mormorare qualcosa mentre iniziò a correre più veloce per starmi vicino, respirava profondamente mentre correva.
"No no va bene. Ti ho capito," ansimò affiancandomi con una quantità impressionante di sforzo, "Fai finta che non ti importi, invece si. Allora ho pensato di non farti stare in pensiero. Sto bene."
Alzai gli occhi al cielo e spinsi ancora un po', ero in grado di cambiare ritmo a mio piacimento. Phil si lamentava da dietro di me, "E dai!" Poi diede tutte le sue forze per raggiungermi. Almeno lo avevo zittito.
Non avrei potuto mantenere quel ritmo per sempre, decisi di essere compassionevole e fermarmi per dare una pausa a Phil. Andai fuori dal percorso della passeggiata, seguii una pista consumata da passi che mi portò ad un ruscello che scorreva tra i campi. Mi piegai e guardai dentro l'acqua, osservai le diverse rocce e piante che crescevano al suo interno.
Sentii Phil arrivare da dietro di me, sembrava che avesse potuto avere un infarto da un momento all'altro. Lo guardai da dietro la spalla e sollevai un sopracciglio. "Vuoi che chiami un dottore? Sarebbe una scocciatura trascinare il tuo corpo morto di nuovo sul sentiero."
Phil mi salutò con la mano, poi le mise entrambe sulle ginocchia e piego la testa. Grondava di sudore e cercava di riprendere fiato. Quando fui sicuro che non stesse guardando, sorrisi. Ma appena sollevò la testa tornai con la faccia seria. Nonostante ciò, mi sorrise e tirò indietro la frangia. "Sei fantastico a ballare... e a correre. Non dovrei essere sorpreso."
STAI LEGGENDO
STARLIGHT (Phan) [Italian Translation]
Novela JuvenilIsolato. Proprio come piace a Dan. Nella sala da ballo del suo liceo. Circondato solo dalla musica che gli pervade il corpo, che parla per lui. Nulla lo può toccare lì. Fino a quando Phil attraversa la porta. °°° Originale di: listentomeimcool su ao...