Natalie Ouellette

228 6 0
                                    

Natalie era una bellissima ragazzina di 16 anni, con una folta chioma bruna e degli occhi color nocciola brillanti, creativi e poco vivaci. Aveva una pelle chiara e liscia, era bassa per la sua età, e aveva uno stile tutto suo.
La ragazza è sempre stata portata per l'arte e la matematica, amava la scuola e i suoi voti potevano fare invidia a chiunque. Era molto brava, anche, a scrivere e ad inventare storie e romanzi, racconti dell'orrore e così via.
Ma nonostante le sue assurde capacità intellettive, i suoi genitori sembravano ignorarla.
All'età di sei anni, la piccola scoprì questo suo dono artistico, che le serviva, per scappare dalla realtà che la circondava e i suoi primi bozzi erano raffigurati sulle pareti della sua stanza. Il padre, un uomo rude e crudele, non appena vide il gran macello, pur essendo molto significativo, cominciò a picchiarla a sangue e sbatterla contro le cose ripetendo più volte alla moglie: "preferivo dei cani a questi stupidi bambini orrendi!"
La madre, Marybeth, non poteva fare altro che piangere e ricordargli: "SONO SOLO DEI BAMBINI DAVID, PERCHÉ FAI COSÌ!?"
Ma nulla riuscì a far cambiare idea a quell'uomo, preoccupato solo per i suoi soldi, l'economia e gli affari. Picchiare i suoi figli era un abitudine giornaliera, non aveva mai avuto il desiderio di amarli. Quando Marybeth rimase incinta del primo figlio, lui rimase inorridito ma preferì restare accanto alla moglie e non lasciarla sola. Lui odiava i bambini, in sostanza.
Finito il tutto, uscì dalla stanza di Nat, in silenzio.
La piccola strinse la sua Giraffa di peluche, Prue, a se e sanguinante si raggomitolò in un angolo.
All'età di nove anni, Natalie, aveva superato le cattiverie del padre e tutto quel sangue non la spaventava più. Sempre a quell'età la piccola sviluppò un interesse particolare per la matematica e l'astronomia, le piaceva osservare i pianeti, le stelle e il sole, la luna...
Ma un bel giorno, il fratello sedicenne, Lucas, entrò nella stanza di Nat, interrompendo la sua attività di lettura e comprensione.

Lucas- Mamma e papà stanno litigando di nuovo.-

Infatti, si potevano sentire le urla di David da qui.

Nat- E quindi? Riesco a leggere perfettamente, non m'interessa.-

*Vari rumori di oggetti pesanti rompersi e urla infernali del loro padre.*

Lucas- Lui ti fa paura, vero?-

Nat- No, ormai ci siamo entrambi abituati alle sue maniere, non posso più avere paura....perché sei qui Lu?-

Il fratello irrigidì, stava giocherellando con le maniche della felpa, era molto nervoso, ma alla fine disse:

Lucas- Devo chiederti una cosa...tu hai detto che vorresti essere più forte, come una vera adolescente...giusto?-

Natalie fu costretta a interrompere la lettura del suo libro così lo chiuse, e si rivolse al fratello:

Nat- Allora?-

Lucas- Beh, allora, sai quello che fanno i ragazzi e le ragazze grandi insieme, no?-

Disse con un ghigno....e poi buio..e silenzio.
Il giorno dopo a scuola, e in paese, tutti sapevano cos'era successo alla piccola. E iniziarono le varie prese in giro e i vari atti di bullismo fisico nei suoi confronti, tornava a casa con un livido ogni giorno.
Ma ogni giorno, suo fratello le faceva visita nella sua stanza...ormai era conosciuta come una "bambina facile".
L'unica persona con cui parlava era la sua migliore amica, Clara, una bambina più grande di lei, aveva undici anni ed era bionda con gli occhi neri.
Clara teneva tutto dentro e non fiatava con nessuno i segreti della sua migliore amica.
Natalie l'amava come una vera sorella ma non voleva rischiare ancora, così, decise di tenersi tutto dentro, per il suo bene, per non soffrire...E continuare a vivere secondo questo schema chiamato "silenzioso dolore."

Una breve introduzione della storia di Clockwork.
Questa non è la creepypasta originale, ma per chi è un appassionato
di creepypasta può leggere anche questa mia versione modificata.

Clockwork || Fino All'ultimo Ticchettio. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora