L'incubo.

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Natalie stava corredo da ore, per chilometri e chilometri, sfinita.
Non sapeva come ci fosse finita lì, in mezzo ai boschi, ma non poteva porsi domande, qualcuno o qualcosa la stava per raggiungere e lei ebbe troppa paura per soffermarsi su ciò che la circondava.
E presa dal panico cominciò ad urlare.

Nat- VA VIA! AIUTO!-

Inciampò su una radice scoperta e vi cadde rompendosi la caviglia. Il dolore non fu insopportabile, così si alzò rapidamente e si nascose dietro un albero.

"Natalie...non puoi nasconderti da me! Sai che ti troverò!"

La ragazza cominciò ad essere assalita da mille sensazioni, mille pensieri. Tremava e allo stesso tempo, avrebbe voluto affrontare tutto con coraggio e forza.

"NATALIE ESCI FUORI! NON PUOI AVERE PAURA DI TE STESSA!"

Quella voce, risuonò in lei per così tanto tempo, non era mai stata così vicina al suo cuore. Non l'aveva mai sentita così sua prima d'ora, era il suo tormento, le faceva rivivere le sue paure, i suoi ricordi e riuscì a trasformare sempre tutto
in un incubo.

Nat- Chi sei?! CHE COSA VUOI DA ME!?-

A quel punto la voce si trasformò in una graziosa ragazza, con un vestito azzurro di seta, identica a Natalie, stessi capelli mossi, stessi occhi profondi, stessa pelle chiara...Ma un sorrisetto malsano, che incuteva timore.

???- Mi sembra di avertelo già detto, carina, io sono te! Ricordi? Quando andavi nel panico ed iniziavi a disegnare tutti quei corpi mutilati e squartati? Quando ti rilassavi dipingendo del sangue scarlatto su di essi? Beh, se non riesci a mettere a fuoco la situazione...io sono la tua voce, la tua vera personalità, la ragazza che hai nascosto per anni dietro ad una maschera, a degli stupidi libri e a terrificanti disegni, che per un pelo sarebbe riuscita ad uscire!-

Nat- Non è vero! No, io non sono così! Menti! Dimmi chi sei!-

Voce- Sei più dura del muro, Natalie...Io sono la tua voce, io sono la vera Natalie Ouellette! -

Nat- NO! NO, NO, NO! STA ZITTA!-

La voce la guardò infuriata, e in men che non si dica, Natalie era a terra a contorcersi dal dolore.
Le urla della povera ragazza erano indubili e violente, somiglianti ad un tormento portato avanti per anni e anni nel tempo.

Voce- Senti questo dolore?! Senti come ti assale? Senti le tue urla?! LE SENTI MENTRE VENGONO DISTRUTTE DAL SILENZIO?! QUESTO È TUTTO CIO CHE TI SEI PORTATA DENTRO PER TUTTO QUESTO TEMPO, NATALIE! -

Nat- AHHHHHH! TI PREGO VA VIA!-

Voce- Oh, ma io non posso sciocchina, sono la più vera parte di te...la parte sconvolta della tua anima, che aspetta solo di resuscitare!-

Disse per poi prenderla da un braccio e portala via con sé.

Nat-Lasciami! -

Voce- Sta ferma! Sta ferma, ho detto....Guarda che bellissimo posto!-

La terrificante ragazza la portò in un campo di rose bianche e la fece cadere in mezzo al prato.

Nat- Dove siamo?? Perché sono qui?!-

La voce cominciò a cambiare, la ragazza che prima era carina ed elegante ora divenne tutto il contrario.
Il vestito di seta azzurrino era diventato blu scuro e totalmente ricoperto di sangue. I capelli lunghi e bruni si accorciarono e si imbrattarono di fango. La pelle chiara era macchiata da terra e sangue e sulle labbra aveva inciso un sorriso cucito male con del raso di un colore grigiastro.
E infine, i suoi occhi brillarono rossi di follia e non più di un nocciola profondo.
Natalie guardò quella scena in prenda al panico, scioccata e immobile.
La ragazza la osservò divertita e, ad un tratto, tra le mani di essa, sbucò un lungo coltello affilato e completamente sanguinante, con della ruggine sopra.

Voce- AHAHA, che faccia carina che hai quando hai paura!-

Nat- Perché...Perché mi fai tutto questo!-

Voce- Perché?...Beh, semplicemente, per farti capire che è solo colpa tua! Perché il tuo silenzio e la tua paura ti si contorceranno contro, e a quel punto mi darai ragione...e finalmente sarò libera! O meglio, lo saremo insieme!-

Pronunciò questo discorso tutto d'un fiato giocherellando con il coltello tra le mani e posandolo più volte sul viso di Natalie, procurandole dei piccoli tagli non profondi.
La ragazza spostò il suo sguardo oltre Natalie, dove le rose cominciarono a diventare rosse, rosse come il sangue fresco.

Voce- Bene, bene...*ridendo* Nat, laggiù! Guarda, quella non è Clara? La tua adorata amichetta del cuore?-

Natalie si voltò e vide Clara, in lacrime e con i vestiti sporchi.
Cercò di raggiungerla, ma la ragazza macabra fu più svelta, e in un lampo piombò su Clara e la prese per i capelli puntandole il coltello alla gola.

Voce- Ciao piccola Cla, che fai non saluti? Non vuoi dirmi ciao? AHAHAH!-

Nat- CLARA REAGISCI! È PERICOLOSA FA ATTENZIONE!-

Voce- Oh si! Sei molto pericolosa Natalie!-

Fu l'ultima farse, e poi il collo di Clara fu completamente ricoperto di sangue. Le aveva tagliato la gola.

Nat- NOOOOOO!-

Natalie cadde straziata su quelle rose macchiate, piangendo con tanta rabbia.
Ma mentre era distesa, la voce tornò da lei e con un ghigno malefico disse.

Voce- Oh Naty, il tuo tempo sta per scadere, devi sbrigarti!-

Natalie fu sommersa da tanta rabbia e tanto odio, contro se stessa e prima che l'altra potesse conficcarle il coltello nello stomaco, Natalie le sferrò un pugno per poi prendere l'arma e puntargliela contro.

Voce -Che fai?! Non penserai di poter uccidere il tuo stesso demone?! Eh NATALIE?!-

Nat- No, ma almeno...*voce rabbiosa* Cercherò di tenerlo a bada!-

Finì, per poi piantare il coltello nel demone, con tutta la sua forza. In quell'istante le rose divennero nere e il corpo di Clara scomparve.

Voce- TANTO NON RIUSCIRAI A MANTENERMI IN GABBIA PER SEMPRE! TUTTO TORNA A GALLA, CAPITO!?-

Nat- SPARISCI!-

Il corpo della ragazza demone si dissolse e Natalie cadde sfinita tra i fiori scuri e spinati.

"A presto, piccola me..."

I raggi del sole brillavano sul suo viso sudato, e triste.
La sveglia continuò a suonare per svariati minuti finché, di scatto, Natalie si alzò dal letto e si guardò allo specchio.
"Solo un incubo, un altro, l'ennesimo..ma solo un incubo..Avanti Nat, sorridi, va tutto bene, no?"

Nat- Sforzati di farlo...sforzati che vada tutto bene...-

A quelle parole non ci credette neanche lei, ma non le importava, lo avrebbe fatto, avrebbe finto, ci sarebbe riuscita sempre.

Dopo essersi preparata, prese lo zaino scolastico, uscì di casa, accese una sigaretta e si avviò verso la sua scuola. Senza nemmeno fare colazione.
Sarebbe andato tutto bene, doveva andare tutto bene.
Finché non vide su un giornale la foto di Sam:

"New's- Un ragazzino ucciso nella notte, il suo nome, Samuel Pilot. Il killer è ancora a piede libero?-"

Nat- Bah, magari un giorno parleranno di cose interessanti sui giornali?-

Disse con voce seccata e priva di qualsiasi emozione...poi un brivido colpì la sua schiena. Come poteva aver detto quello? Come poteva aver parlato così alla notizia di un ragazzo morto?
Era spaventata, le tornò in mente il messaggio di Johnny e poté benissimo immaginare cosa le avrebbe fatto Randy. Perché tutto ad un tratto si sentì così impotente? Cosa le successe? Non poteva essere altrimenti, forse la ragazza del dell'incubo aveva ragione in qualche modo.

Nat- Sarà che...no, no. Io sto bene. Natalie, tu stai bene, e tutto andrà bene.-

Clockwork || Fino All'ultimo Ticchettio. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora