Clockwork || Fino All'ultimo Ticchettio. ||

Il tempo.

Ormai erano passati due mesi dalla morte di Clara, e Natalie non fu più la stessa. Cercava, ad ogni modo, di sorridere, di vivere ogni momento con serenità, proprio come aveva promesso all'amica. Ma lei, promise anche di amarla per sempre e a causa del suo grande amore, non riuscì più reagire, a combattere. Perché la sua mancanza era troppo forte, perché un altro pezzo del suo cuore era sparito nel nulla.
Natalie, aveva gli occhi spenti, bui, privi di qualsiasi emozione, privi di lacrime. I suoi lucidi capelli mossi, divennero ancora più disordinati, crespi, senza una minima cura. Aveva delle occhiaie mostruose, la pelle biancastra, le labbra screpolate...Ma fu il suo carattere a cambiare maggiormente: guardava tutti in cagnesco, rispondeva con arroganza e divenne perfino più manesca del normale. Il suo dolore incolmabile, non faceva altro che essere sostituito da odio, rabbia e altro dolore ancora.

Il suo stile di vita cambiò drasticamente, come le sue abitudini e le sue emozioni. I suoi sogni nel cassetto si trasformarono in incubi, la sua voglia di vivere, invece, sembrava precipitare in un burrone profondo e scuro.
Si svegliava tardi, non prendeva più il bus, sua madre divenne il suo taxi personale. Il padre prese a picchiarla in modo molto più violento e il fratello abusiva di lei, spesso e volentieri, più di quanto non avesse mai fatto prima.
Non seguiva più le lezioni, non studiava, passava ore a disegnare sangue, persone assassinate, senza arti, senza vita. Era la sua più grande passione.
Le voci nella sua testa iniziarono a parlarle più spesso, e lei intratteneva delle lunghe e profonde conversazioni con esse.
Le prese in giro non diminuirono, tuttavia, le bastava uno sguardo solo per mettere in guardia qualcuno.
Persino Chris era spaventato dal suo comportamento freddo e inquietante.
Anche se, tecnicamente, la scomparsa dei bulli avvenne solo grazie a lei, nel peggiore dei modi, ma grazie a lei.

Randy e Rose sparirono per un po dalla città, forse per non farsi beccare dalla polizia. Mia, invece, divenne più silenziosa e attenta, ma rimase sola. Molly decise di diventare la migliore amica di Selena, dal momento che non voleva più essere coinvolta in azioni spaventose come quelle che accadevano con i suoi vecchi amici, Rose e gli altri.
Infine, Johnny, cambiò scuola e decise di mettere la testa a posto, una buona volta, voltando le spalle alla sua vita da bullo.

Natalie camminava per i corridoi della scuola a testa bassa, guardando solo, ed esclusivamente, la sua ombra.
Tutto aveva perso colore, tutto era scolorito, come una vecchia tela di cent'anni, dimenticata da tempo in uno studio abbandonato. Lei sentiva solo il rumore dei suoi passi, immersa nei ricordi, nei rimorsi, nelle consapevolezze e nei sospiri.
Continuava a ricevere chiamate e inviti dal suo ragazzo, ma rifiutava sempre, come se nulla avesse più importanza. Era come se stesse sull'orlo di un precipizio, aspettando qualcosa che l'afferrasse, o qualcuno che, inevitabilmente, la buttasse giù.

In classe il suo banco era sporco di scritte, come ad esempio "ucciditi", o "mostro", oppure "troietta pazzoide".
Guardò quelle scritte in modo malsano, ridendo.
Nat -Credono seriamente di potermi ferire brutalmente? Nulla ha più potere di ferirmi ormai. Tutto ciò che disprezzo, non può ferirmi.

Alla fine delle lezioni, uscì con una bella nota e vari rimproveri, come ormai d'abitudine.
Poco dopo l'entrata della scuola incontrò Chris, che le fece segno di seguirlo.
Arrivarono in una stradina abbandonata, buia come la notte, anche se era giorno.

Chris- Allora, si può sapere perché ti comporti così con tutti?! Con me?-

Natalie non rispose, si limitò a fissarlo con sguardo tetro e infuriato.

Chris- Senti, so quello che hai passato, e so quello che stai passando ora. Ma Clara non vorrebbe questo, io so che non è facile, perché non lo è affatto, e forse non lo sarà mai, ma io ci sono, qui, per te. Perché non ti lascerei mai sola...ma devi smetterla.-