Il soldatino dal cuore caldo

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-Ma che bel nome da ometto! Ascolta Peter, non ti stai annoiando qui tutto solo?
Peter non si voltò nemmeno per guardarla, continuò invece a giocare con il suo soldatino con un'espressione solitaria.
-Peter, ti va di giocare con il mio amico Kaokao? É un drago d'acqua e fa un sacco di fontanelle con la bocca!
-E prima di questo era un nobile e valoroso destriero per il più forte cavaliere di tutti i tempi: io!
Lo sguardo di Peter si illuminò ancora, ma testardo, il piccolo non desistette.
Nora capí che evidentemente il piccolo Peter desiderava un compagno di giochi, quindi gli chiese:
-Peter, dove sono il re e la regina?
Peter abbassò il tono della voce, così come la testolina, su cui si posarono le ciocche bionde dei suoi capelli:
-Ci sono solo io qui. Quindi se hai bisogno di qualcosa devi venire da me.
Nora lanciò un'occhiata a Boris: era ormai chiaro ad entrambi che Peter non avesse più i genitori.
-Se ti faccio un regalo, giocheresti con me?
Peter le porse il soldatino che teneva tra le mani:
-Ti regalo questo se giochi con me.
-Oh, ma grazie!
Boris aveva capito che Nora voleva estorcere al piccolo informazioni utili per scoprire dove fosse il nascondiglio segreto di Alex il bandito, quindi rimase al gioco, decidendo di sfidare il giovane re:
-Se però riesco a batterti, dovrai diventare il mi schiavetto personale!
-Nessuno riuscirà a battermi.
I tre si allontanarono nel bosco, seguiti da Kaokao.
Arrivati nel bel mezzo del fitto bosco, Boris propose un gioco di forza: un combattimento a mani nude, sul quale era, naturalmente, sicurissimo di vincere. Appena Nora diede l'inizio della lotta, Peter trasformò il suo intero corpo in metallo: non importava quanti colpi ben assestati Boris continuasse a tirargli, lui riusciva sempre a restituirglieli con estrema potenza. Allora Boris decise di affidarsi alla sua enorme esperienza in battaglia, sfoderando le sue tecniche formidabili e fulminee, battendo il piccolo re facendolo finire ginocchia a terra.
Peter, rimasto a terra ormai sconfitto, iniziò a strofinarsi il naso, che continuava a colare: piccole righe salate e calde gli ricoprivano le guance. Nora si accucciò davanti al giovane re e gli porse l'orsacchiotto che aveva acquistato alle porte di Coccolandia: Peter lo afferrò e scoppiò a piangere, stringendo con forza dapprima il giocattolo di pezza, successivamente anche Nora.

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