capitolo 1

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Mystic Falls
"Damon!" Stefan chiamava suo fratello maggiore in tono da rimprovero. Stava istigando Elena, la ragazza del fratello minore dei Salvatore.

Stefan era il fratello minore dei fratelli Salvatore.
Era un tipo abbastanza riservato e non amava stare al centro dell'attenzione. Potrebbe sembrare cupo e all'inizio anche riservato ma tendeva ad aprirsi poco.

"Preparati la valigia" Stefan ordinò in modo dolce alla sua ragazza in piedi davanti a lui. Stavano insieme da due anni ormai. In un periodo ci sono stati dei tira e molla ma si era sistemato tutto più di un anno fa.

Elena era una ragazza molto vivace e allegra, ma dopo la morte dei suoi genitori cambiò improvvisamente diventando più tranquilla e malinonica, anche se cercava di non mostrarlo. Nonostante tutto rimase una ragazza ottimista e determinata.

"Che devo portarmi?" La bella adolescente dai capelli castani e gli occhi scuri chiese dolcemente avvicinandosi al suo amoroso. "Lo stretto necessario" Rispose Stefan guardandola negli occhi. Elena guardò Stefan e rise: "Sicuro?" I ragazzi conoscevano le ragazze e dire a loro di portare l'indispenasbile valeva a dire 4 valige piene di trucchi, vestiti... "Se ti fai 4 valige grandi quanto questo 'salotto' sarà il tuo amato ragazzo a portarle" Damon si intromise nella conversazione dei due.

Damon era innamorato di Elena da ormai due anni, e sia suo fratello che Elena lo sapevano.
Damon era un ragazzo autoritario, misterioso, stronzo e dannatamente sexy. Aveva un carattere forte e spesso cinico. Era egocentrico, sarcastico e otteneva ciò che voleva.

"Tranquilli al massimo ne occuperò 2" I fratelli Salvatore fecero un sospiro di sollievo. "Ma sappiate che quello che non mi porto me lo comprerò là" Un occhiolino scappò alla dolce ragazza che si girò di spalle e se ne andò facendo 'ciao' con la mano ai due che rimasero in piedi con un mezzo sorriso.

Beacon Hills (High Scool)
La campanella dell'ultima ora suonò e il giovane  Stiles uscì correndo per raggiungere il suo migliore amico, Scott, per 'allenarsi' a lacrosse.

Stiles era impacciato, iperattivo e spesso inopportuno. Gli piaceva curiosare spesso tra gli affari del padre, agente di polizia di Beacon Hills, ed era da sempre innamorato di Lydia Martin, con cui stava insieme da ormai cinque mesi

Rggiunse Scott nello spogliatoio e lo trovò già in uniforme.
"Ehi" lo salutò l'amico.
Scott, licantropo, un Vero Alfa, era considerato tale perché per raggiungere lo status di capobranco non ha avuto bisogno di rubare i suoi poteri a nessuno, aveva una grande forza di volontà, era coraggioso ed era il capitano della squadra di lacrosse, il suo numero era l'11.

"Ti devi muovere" Scott mise ansia al suo amico "Tranquillo, alla panchina faccio un favore se arrivo tardi" rispose Stiles con un po' di sarcasmo. Non era mai stato bravo a giocare, ma dava un sacco di sostegno al suo amico, anche quando era un beta, lo aiutava consconsapevole di potersi fare del male.

Stiles arrivò qualche minuto dopo in campo, nessuno se ne rese conto.
Sugli spalti c'era solo Malia che guardava senza muoversi, sembrava interessata.

Malia era un coyote mannaro e da bambina, durante una notte di luna piena, ha ucciso involontariamente la madre e la sorella che si trovavano in macchina con lei.
Era una ragazza aggressiva,

Finiti gli allenamenti tutti i ragazzi che prima si trovavano sul campo entrarono negli spogliatoi. Dopo essersi lavati e cambiati, Stiles e Scott uscirono dagli spogliatoi trovando l'unica ragazza che aveva assissitito all'allenamento.

"Voglio provare a giocare pure io!" I due ragazzi si guardarono e risposero che le iscrizioni/prove erano a inizio anno ma che avrebbero comunque chiesto al coach.

Mystic Falls
"Quando partiamo?" Damon era impaziente, non vedeva l'ora di andarsene da quella città. "Domani mattina. Ah Elena ti ho iscritta, insieme a me, alla scuola di Beacon Hills, abbiamo alcuni corsi in comune" Stefan rispose a suo fratello per poi rivolgersi alla sua ragazza "Ok" lei gli sorrise sincera. "Vado a dormire, perchè se non vado adesso non mi addormento più. Notte" E si congedò salendo le scale lasciando entrambi i ragazzi lì in piedi davanti alla porta principale dove poco prima fecero ingresso dopo una serata a divertirsi ballando e bevendo.
"Vado pure io" Damon si stiracchiò, si tolse la maglietta e si buttò sul divano a pancia in giù mormorando un 'notte' che Stefan fece fatica a sentire.

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