Capitolo 4

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Lydia non aveva davvero da fare, conosceva bene la città, riusciva a seguire una macchina senza essere beccata, avendo pure lei un motore a quattro ruote. Voleva capire il perchè i nuovi arrivati avessero delle cartelle mediche tipo starne.

Seguendo Elena e Stefan, arrivò davanti a una villa abbandonata: tre piani, grandi finestre, inquietante, trasandata e fatta in mattoni.
Parcheggiò il veicolo abbastanza lontano per non farsi notare.
Arrivata davanti alla porta che trovò aperta, con la mano destra la spinse aprendola abbastanza da poter entrare. Fece due passi quando qualcuno la sorprese con violenza senza lasciarle la possibilità di muoversi, e poi... buio.

Si risvegliò su una sedia, incatenata e un ragazzo di fronte a sè che la fissava

Era un ragazzo dai capelli biondo cenere, naso aquilino e gli occhi dal colore acqua marina.

"Buongiorno"
Lydia era stordita, le faceva male la testa. "Come stai?" il suo aggressore era chinato sulle ginocchia all'altezza di Lydia, lei non rispose alla domanda. "Dove mi trovo?" Chiese la ragazza dai capelli rossi con voce tremante. "Sei a casa mia, sei entrata senza bussare..." La prigioniera si guardò intorno, e rimase scioccata dalla scena che si presentava al fondo del buio corridoio: ragazze sdraiate a terra insanguinate. "M-ma quelli, sono cadaveri?!" Era terrorizzata. "Ehm, si" Il ragazzo davanti a Lydia sorrise. "Io sono Klaus, e tu sei...." Klaus voleva che la prigioniera continuasse la frase rivelando il proprio nome.
"Perchè mi hai incatenata?" Aveva le lacrime agli occhi; vedeva tutto sfocato. "Te l'ho detto, non hai bussato" La ragazza deglutiva a fatica, perchè strozzata dai suoi singhiozzi. "C-cosa vuoi farmi?" Chiese Lydia balbettando con tanto di paura nella sua voce. "Ucciderti" Klaus sorrise in modo perverso prendendo una bottiglia di pregiato bourbon e un bicchierino di vetro. Il padrone di casa si avvicinò e nel giro di pochi millesimi di secondi era davanti alla ragazza con i capelli color rame. Lui si chinò e fissando con odio perverso Lydia negli occhi:
"Tu non urlerai e non ti opporrai" la prigioniera sgranò gli occhi dal terrore... Si udii qualcuno scendere dalle scale ed entrare nel salone.

"Chi è?" Era la voce di Elena. "Oh, è entrata senza bussare.." Klaus si tirò su in piedi sorridendo alla ragazza che aveva appena fatto ingresso nel salotto, quest'ultima si ritrovò davanti a Lydia in pichi secondi. "Lydia? Oh, Lydia. Lasciala andare!" Elena ordinò al ragazzo più vecchio di slegarla. Elena fece per liberare i polisi di Lydia legati con una corda dietro la sua schiena, ma Klaus le afferrò la testa con entrambe le mani e con uno scatto le ruppe il collo.
Lydia era terrorizzata e tremava. "Si riprenderà. Allora, dove eravamo rimasti?" Klaus le si avvicinò con le labbra scarlatte al collo, i suoi canini iniziarono a fuoriuscire, sfiorandole il collo e prima che riuscisse a penetrare la candida pelle della ragazza l'urlo da banshee irruppe per qualche secondo facendo perdere i sensi a Klaus.
In 10 minuti Lydia si trovò al sicuro con Scott e il suo migliore amico Stiles, di cui era innamorata, che la slegò, mentre il capo branco prese Elena....

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