Torno alla realtà. Juliette mi fissa perché evidentemente si è resa conto che sono con la testa da qualche altra parte, come al solito in effetti. Per interrompere questo noioso silenzio, le chiedo <Che tema avete scelto con gli altri?> sono veramente curiosa di sapere cosa dovrò mettermi per l'Anniversario <Pensavamo qualcosa di particolare... e in effetti abbiamo già trovato qualcosa ma non è sicuro.> sta usando troppi giri di parole... <Ancora non avete trovato nulla giusto?> ride, sa che non mi può nascondere nulla <Non è vero! Che cattiva che sei... qualcosa sì, ma... non ne siamo certi.> Ripenso alle altre edizioni e mi riesce difficile trovare qualcosa di più originale delle maschere precedenti. Si sono susseguiti costumi di tutti i tipi: verdura, sport, lavori e persino inversione maschi e femmine... ricordo ancora Marcus sui tacchi. Devo smetterla di divagare però. Appena mi riprendo, voglio chiedere a Juliette qualche particolare in più; qualcuno però la chiama dal fondo del corridoio e lei è costretta ad andarsene. Prima di salutarmi, mi riferisce il tema provvisorio che hanno in mente e, quando vede la mia faccia sconcertata, mi conferma che sceglierà proprio quello, come definitivo. Ma come diamine le è venuto in mente?! Qualche altro breve saluto, un abbraccio e mi ritrovo nuovamente sola. Percorro velocemente il corridoio e torno in camera ragionando su quale vestito mettere il giorno seguente e soprattutto dove comprarlo. Entro nella stanza facendo scattare la serratura con la chiave e appena chiudo l'enorme porta alle mie spalle, un turbinio di piume inizia a svolazzarmi davanti agli occhi. Devo assolutamente iniziare a leggere il libro, altro che vestito e festa! A grandi passi mi dirigo verso lo specchio e, affondando la mano nel vetro, recupero il volume. Sì, avete capito bene: ho nascosto il libro nello specchio. Magari non è molto pratico da prendere, ma nessuno penserà mai ad un incantesimo su un volume di queste dimensioni; nascondere un libro del genere in uno spazio così sottile infatti non è il massimo, né la cosa più facile del mondo, lo so per esperienza. Mi siedo sul letto e apro le pagine <Ok, scopriamo la verità>.
Il sole se n'è andato già da un po' e leggere, senza luce, è parecchio difficile e fastidioso. Continuo per altre 20 pagine, poi però mi rendo conto che non riesco più a continuare e perciò mi dirigo verso il comò, pronta per rimettere il mattone nel vetro.
Il bussare insistente e deciso sulla porta mi fa pietrificare. Solo tre tocchi: le cerniere di ferro scricchiolano e sento la serratura scattare. Mia madre entrerà da un momento all'altro. Panico!!! Valuto velocemente una fuga, o come spiegarle la storia dell'oggetto rubato che tengo in mano, ma non ho scampo. Fiamme bianche mi avvolgono e poi scompaiono, proprio mentre mia madre varca la soia. <Ciao. A proposito del tema dei ragazzi, ti serve una mano per il vest...?> si paralizza e mi fissa a occhi sgranati <E quello dove lo hai preso?> abbasso lo sguardo sulle mie mani e non vedo più un mucchio di fogli ingialliti, bensì una pietrolina trasparente tendente al bianco, di forma triangolare, con gli angoli levigati: sembra una di quelle catenine preziose che si comprano per le occasioni importanti, come i matrimoni: IDEA! <Questa?> dico alzando la pietra, mia madre annuisce <È un regalo di Cristian per domani. Non poteva aspettare ancora, così me lo ha dato oggi.> rido. Lei pensa che mi sia fidanzata perciò mi abbraccia sorridendo; io, al contrario, rido perché già immagino le smorfie che faranno i miei amici all'idea del mio "fidanzamento". Le sue braccia scendono verso i miei polsi e penso che, come tutte le madri normali, mi vuole stringere le mani in senso di appoggio. Oh cavoli se mi sbaglio... una luce mi abbaglia gli occhi e vedo delle fiamme verdi, molto simili alle mie: mi sento bruciare dentro. I brividi mi percorrono la schiena scendendo freddi e rapidi ad ogni abbaglio. Fiamme?! Questa non è mia madre! Lei non userebbe mai un incantesimo di fuoco! E perché cancellare la mia memoria?! Figuriamoci... Senza farlo notare all'esterno creo un muro attorno alla mia mente per tenerla al sicuro dall'incendio; lo sforzo però mi costa un bel mal di testa e perdo il controllo giusto un secondo. Secondo, che però sembra giovare all'estranea. La vista si fa buia tutta d'un tratto, come una lampadina fulminata, le gambe non reggono il peso del corpo e precipito in una sensazione di vuoto. Svengo.
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TWICE
FantasyCecile, 19'enne dai capelli corvini e gli occhi verdi, vive a Magata e vive un'avventura ogni giorno della sua vita. Evelyn, 19'enne bionda dagli occhi azzurri, vive a Magata e ama restare immersa nella calma della biblioteca. Le classiche "mora e b...