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I capelli biondi vennero sciolti lentamente mentre la portiera della macchina fu chiusa dalle unghie laccate, si mise la borsa in pelle in spalle e iniziò a camminare lungo il sentiero che portava all'entrata dell'ospedale psichiatrico, alzò lo sguardo e vide il Joker salutarla dalla finestra, lei timidamente abbassò lo sguardo sorridente prima di spingere il grosso portone.
«Buongiorno Dottoressa Quinzel» sorrise la guardia di turno, di cui Harleen non sapeva il nome, troppo concentrata sul suo paziente per prender del tempo con gli altri, la dolce guardia le tolse il cappotto di dosso e presto si ritrovò fisso davanti alla bionda che sorrise in imbarazzo «d-dovrei andare nel mio studio» suggerì prima che l'uomo troppo agitato annuì e si scostò da lei, facendola camminare fino al suo studio dove si cambiò di abito e prese i suoi appunti, sapendo che non li avrebbe scritti.
Uscì e camminò sicura verso la camera del suo paziente mentre la guardia precedentemente incontrata la fronteggiò «Harleen» le prese le spalle mentre la stanza veniva aperta «posso offrirti una cena stasera?» sorrise il ragazzo incredibilmente attraente mentre la dottoressa sorpresa fu distratta dall'entrata e velocemente lo congedò con «ne possiamo parlare dopo?».
I tacchi scuri entrarono in stanza ed un sorriso luccicante le diede il benvenuto, Harleen si sedette contenta sulla sedia prima di osservare con gli occhi pieni di ammirazione l'uomo tatuato che si stava lentamente avvicinando a lei, non ci fu scambio di parole, il pollice del Joker le passò sulle labbra prima che la biondina lo morse dolcemente. Joker prese un grosso sospiro prima di ringhiare «é cancellando le mie memorie che mi curi?» si allontanò dalla donna prima di stringere i pugni, la bionda aprì bocca per parlare «non dire niente» continuò l'uomo girandosi e dandole le spalle, sospirò prima di vedere la donna davanti a lui, non l'aveva sentita spostarsi. Il respiro caldo le scaldava gli addominali mentre immobili stavano l'uno davanti all'altra, Joker le prese il viso tra le dita prima di accarezzarle i capelli biondi «devi iniziare» ricordò il paziente riferendosi alla seduta, Harleen si sporse un po' più in su fino a toccare le labbra dell'uomo con le sue, lo baciò mentre lui non ricambiò, mugugnò infastidita prima di indietreggiare con il muso in viso, Joker avanzò verso di lei prima di far combaciare la schiena della donna al muro «smettila di giocare» sorrise l'uomo mentre la bionda gli baciò le labbra nuovamente, le unghie laccate graffiarono dolcemente la schiena dell'uomo «baciami» supplicò la dottoressa prima che Joker indietreggiò e si sedette al suo posto «inizia».
La bionda sbuffò e sedendosi al posto aprì il suo taccuino, pose alcune domande, ma il clown non rispose, restava fisso mentre la guardava, «mi rispondi?» chiese Harleen guardandolo negli occhi prima di chiudere la penna e stare ferma a guardarlo.
«Non ho voglia Harleen» continuò l'uomo prima di alzarsi e stendersi sulla sua branda «dammi un letto più comodo se vuoi aiutarmi» continuò mettendo le braccia come supporto per la testa, la dottoressa in disapprovazione camminò verso di lui «alzati» minacciò prima di osservare l'uomo ancora steso a letto «non ho voglia di parlarti, non ho voglia di te» rispose il Joker prima che la bionda sbottò «sono per caso un giocattolo per te?». L'uomo dalla chioma verde strizzò gli occhi prima di ridere, «procurami un nuovo letto e forse avrò voglia di parlarti», Harleen scosse il capo e racimolando i suoi taccuini se ne andò dalla stanza prima di camminare verso il suo studio e ovviamente commissionare un nuovo letto per il paziente, scrivendo che la branda datagli arrecava gravi problemi di salute mentale e fisica. Mentre scriveva il suo ordine, bussò alla porta la guardia «oh ciao» sorrise la dottoressa prima di farlo accomodare davanti a lei «la risposta comunque é sì..»
«Bryan»
«Bryan..» sorrise la dottoressa prima di togliersi il camice e prendere la sua borsa «io avrei finito, ci vediamo stasera?» sorrise la bionda prima che il ragazzo prontamente si alzò e sorridente rispose «ti accompagno fino alla macchina».
Per tutto il sentiero gli occhi del Joker la osservarono ingelositi dalla finestra, la nuova conoscenza maschile che la stava accompagnando alla macchina lo stava facendo impazzire e morire dalla gelosia, ma quando Harleen posò un dolce bacio sulla guancia del ragazzo il
Principe di Gotham sbottò e urlando iniziò a prendere a pugni il muro.

——

Un dolce vestito bianco vestiva il corpo magro della dottoressa che elegantemente scese dalla sua macchina prima di incontrare Bryan che era decisamente molto attraente rispetto che con addosso i vestiti lavorativi. La accolse con un dolce bacio sulla mano, Harleen non era abituata a tutta questa galanteria tanto che le sue gote arrossirono leggermente «sei incantevole» sorrise il ragazzo biondo mentre sorrideva alla ragazza davanti a sé, che ringraziò con un labiale. Presto si sedettero al tavolo prenotato e iniziarono a parlare di vari argomenti, dal lavoro fino a come mai si erano trasferiti a Gotham, Harleen imparò che Bryan vi abitava sin da piccolo e che l'omicidio di suo padre da parte di un clan del Joker lo aveva spinto a fare il guardiano.
La dottoressa capì finalmente con chi aveva a che fare, aveva una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro, se doveva morire sicuramente qualche contatto del Clown avrebbe eseguito subito il suo ordine.
Passarono una cena romantica e forse il migliore appuntamento di Harleen tanto che a fine serata scappò un bacio ad entrambe, le labbra di Bryan erano così diverse da quelle di un super criminale, erano morbide, calde e sopratutto dolciastre. Harleen finalmente sperava di poter incontrare la persona giusta con cui sposarsi e crescere una famiglia, ma non sapeva che il destino aveva qualcosa di molto più pericoloso per lei..

Harleen / Joker x HarleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora