"Capo...c'è stato un problema noi-noi non ci siamo riusciti..." il silenzio dall'altra parte della cornetta rabbrividì lo scagnozzo che continuò a ripetere "Capo..?" Spaventato dal pensiero di aver fatto arrabbiare l'uomo.
"Io. Esigo. Che. Tu. Lo. Faccia." Ringhiò il Joker a denti stretti facendo spaventare il suo dipendente che in poco rispose "Sarà fatto il possibile"
Le labbra rosse si aprirono in un sorriso compiaciuto prima di guardare fuori dalla finestra la dolce coppia uscire a braccetto come tutti i giorni.——
«Dottoressa?!» le guardie urlavano mentre un viso franto dai capelli spettinati e il viso coperto dalle lacrime si ostinava a camminare furiosamente verso la cella numero zero, «dottoressa dovrebbe essere a casa» l'orologio appeso alla parete destra segnava le due di notte. I piedi scalzi della donna, ormai sudici, si affrettarono verso la grossa porta della cella «apritemi» disse con calma prima di iniziare a sbattere i pugni sulla grossa porta blindata e gridare «apritemi subito», le guardie, fiduciose nella dottoressa aprirono la porta dando accesso alla camera in cui lei vi entrò e vi si chiuse dentro. Il clown si alzò dal suo letto e con sorriso ammaliato disse «oh ma che bella visita», gli occhi ormai imperlati dalle lacrime scossero la testa «come hai potuto» sussurrava la donna mentre il Joker compiaciuto ridacchiava «COME HAI POTUTO!» urlò straziata dal dolore mentre l'uomo le si avvicinò «io lo amavo, io al contrario di te ho dei sentimenti..e tu non mi devi trasformare nella tua figura» ricominciò a piangere mentre l'uomo sorridendole provò ad accarezzarle il viso, ma lei si ritrasse «non te lo perdonerò mai. Stai certo che non m'interessa più questo posto di lavoro..» pianse stringendo i denti mentre il clown impassibile iniziò «dottoressa»
«no, non sono più la tua dottoressa»
Joker sorrise maliziosamente prima di spingere la ragazza al muro e stringendo le sue cosce scoperte la sollevo obbligandola a serrare le gambe attorno al suo bacino «ora non abbiamo più nessun problema quindi» esultò mentre la donna cercò di togliersi dalla sua presa «ho il cuore spezzato, come hai potuto uccidere Bryan?» chiese Harleen spettinata mentre l'uomo le stava baciando lo sterno, le unghie si piantarono sulla schiena mentre il clown godeva, la poggiò sul letto prima ch'essa gli tirò un piede in faccia, buttandolo a terra. Solo pochi istanti dopo Harley si tirò su di scatto non realizzando di quanto si fosse messa nei guai, l'uomo con i pugni serrati si alzò intento a colpirla, la bionda chiuse gli occhi e mise l'avambraccio a proteggerla.
Le dita tatuate le afferrarono i piedi e la tirarono a sé, il corpo muscoloso fece da gabbia al corpo della poveretta che strinse il collo del clown cercando di soffocarlo.
Una risata interruppe i gemiti faticanti della ragazza «non capisci che non mi fai niente?», le mani corsero lungo tutto il piccolo corpo fino a sfiorare le mutande in pizzo «sono le mie preferite queste» rise prima di infilare le dita mettendole a contatto con la pelle della ragazza che si ammorbidì all'instante.
Gli occhi si incrociarono e le labbra carnose della donna si socchiusero, Joker la baciò voracemente mentre si abbassava l'elastico dei pantaloni della tuta e incitando la sua erezione si infilò dentro la ragazza che urlò «hey mica vuoi farci scoprire» tappando la bocca con la mano tatuata alla donna spingendosi dietro di lei velocemente fino a farle raggiungere un orgasmo, Joker la girò mettendola di schiena prima di continuare a procurarle piacere mentre lei stringeva le coperte e si mordeva le labbra «oh cazzo, non scopavo così bene da 2 mesi» l'uomo rise stringendo la pelle bianca «da quando non stai con il tuo papino quindi» Harley si morse il labbro e sorridendo annuì mentre le mani accarezzarono la schiena della ragazza dono ad afferrarle la gola «oh bimba». Harley strinse la coperte venendo una seconda volta prima di esser lasciata dal Joker che si tirò su i pantaloni e indietreggiò lentamente aprendo le braccia «guardami bene..ora puoi uccidermi, dentro al cuscino c'è un coltello. Fai ciò che vuoi» Harley a gambe aperte lo guardò attentamente prima di cercare velocemente la lama, la impugnò e prese l'uomo sbattendolo sul letto, salì sopra al suo bacino prima di impugnare il coltello e incidere sul cuore una piccola H con due x accanto.
L'uomo soffrì, ma in silenzio, mentre osservò gli occhi della donna su di sé «baciami» Harley lo guardò prima di scuotere la testa ed alzarsi da sopra di lui, su rivestì e si avviò verso la porta, Joker si alzò «Harley».
Il cuore le saltò in gola, si girò e disse «ci vediamo domani»
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Harleen / Joker x Harley
FanfictionHarleen Frances Quinzel, dottoressa laureata di grande successo a Gotham, ma la sua assetata voglia di qualcosa di elettrizzante la spinge a trovare lavoro all'Arkham Asylum. Speranzosa di poter scrivere un libro sulla sua carriera un giorno, la dot...