Caos. Ecco cosa vi era arrivato quella notte all'Arkham. Caos, semplice, puro, spietato, crudo e imprevedibile. Il caos arrivava col Joker e il Joker era sempre accompagnato dal caos, ovunque lui andasse, qualunque cosa facesse era sempre frutto di caos.
Gli spari di migliaia di mitragliatrici sorrette da buffi uomini con maschere stravaganti colpivano le guardie restanti nell'edificio ormai evacuato da tutti i pazienti rinchiusi al suo interno.
Harleen spaventa, incapace di muoversi da sotto la su scrivania teneva le mani sulle orecchie, alzò gli occhi quando sentì una presenza vicino a lei, la scrivania fu ribaltata mentre tutti i fogli si ribaltarono al suolo, un urlo stridulo uscì dalla gola secca della ragazza che venne afferrata per i polsi e non si mosse di un centimetro osservando l'omone che la teneva ferma con una pistola sulla sua gola. Venne trascinata fino alla stanza 7 dove l'uomo la buttò sul lettino legandola «lasciami!» urlò a denti stretti prima di sentire la canna della pistola fredda sulla sua faccia, restò in silenzio e chiudendo gli occhi iniziò con respiri profondi mentre le mani le fremevano.
«bene, bene, bene...cosa abbiamo qui?» una voce famigliare le fece spalancare gli occhi, che presto si impregnarono di paura, guardò confusa la lampada scenderle sul viso forzandola a serrare gli occhi, il suo respiro si fece più pesante mentre sentì il caldo fiato dell'uomo sopra di sé accarezzarle il viso sudato, una risatina scappò dalle labbra rosse prima che la donna scosse la testa, prese un grosso respiro e parlò «ho fatto tutto quello che mi hai chiesto» scosse la testa «ti ho aiutato!» disse sul punto di scoppiare in lacrime.
La chioma verde rise «ah, tu mi hai aiutato? Cancellando la mia mente? Quei pochi ricordi che avevo!» la voce graffiata e minacciosa dell'uomo spaventò la dottoressa che sentì l'aria causata dai pugni dell'uomo che sbattevano sul lettino, prese fiato e si calmò, passandosi una mano tra i capelli per poi strizzare gli occhi «mi hai lasciato in un buco nero di confusione e rabbia» si alzò per poi togliersi un guanto «è questa la medicina che pratichi? Dottoressa?»
Harleen scosse il volto «e cosa farai? Mi ucciderai J?» sorride lievemente mentre Joker ci pensò su per pochi istanti, prese una cintura a lato dell'elettroshock e sorride scuotendo velocemente la testa, tese la cintura «oh..no, non ti ammazzo mica..voglio solo farti molto, molto, male» sorrise compiaciuto prima di osservare la donna annuire «la pensi così? Beh posso superarlo.», Joker ringhiò soddisfatto prima di infilare nella bocca della donna la cintura «non vorrei mai rompere quei denti di porcellana così perfetti mentre il succo ti colpisce il cervello» si strizzò le tempie con le dita medie prima di alzar il busto e ringhiando prese gli elettrodi, e con carica massima li posò sulle tempie della bionda. Il corpo della donna fu colto da spasmi veloci, il Joker avanzò mentre un uomo alla destra con la faccia da scimmia gli posò un cappotto sulle spalle, si girò di poco e aprì bocca, esitando però «Jhonny..» chiamò il suo braccio destro, pronto ad ascoltarlo «portala in macchina». Il bruno annuì prima di slegare il corpo addormentato della dottoressa, mentre il clown ripercorreva le aule prima di arrivare nello studio della dottoressa Quinzel dove prese la sua cartella clinica e la mise sotto il cappotto, poi uscì da Arkham, salendo in macchina «casa dolce casa».
Jhonny sgommò verso la periferia di Gotham, alzò gli occhi verso lo specchietto retrovisore e controllò il corpo inerme della donna «cos'hai intenzione di farne?»
Joker distolse lo sguardo dal suo cellulare prima di interpellare l'uomo «cambiamo strada, vai a nord» Jhonny cambiò uscita prima di chiedere del perché il programma fosse cambiato «ho degli affari da sbrigare molto.. accosta vicino alla Bella Roma!» la berlina rossa di fermò davanti al ristorante «legala» disse rivolgendosi alla donna nei sedili posteriori e scese dalla macchina incamminandosi verso l'entrata «che bella serata per una cena d'affari!» interruppe il dialogo dei tre uomini che sbiancarono dopo aver visto la figura del clown «avete visto un fantasma per caso?» il Joker scoppiò a ridere prima di sedersi al tavolo, a mani nude prese un gambero ed esclamò «io adoro i gamberi!» e ne addentò uno prima di guardare i tre uomini «cosa..vuoi?» chiese quello più tozzo alla sinistra del Joker, il clown si leccò le dita «cosa voglio?» si domandò a sé stesso «voglio la mia Gotham indietro» sorrise prima che l'uomo a destra ringhiò «non c'é più niente di tuo qui!» Joker senza pensarci due volte sparò all'uomo, spargendo le sue cervella in tutto il ristorante, l'uomo al suo fianco con la faccia imbrattata di sangue sentì come il bisogno di rigettare tanto che simulò una vomitata tenendosi lo stomaco tra le mani.
Le mani tatuate passarono tra i capelli verdi e frustrato il Joker ringhiò per poi alzarsi minacciosamente «non deve per forza essere così! J!»
Gli occhi chiari del clown si iniettarono di sangue «e come dovrebbe finire?» ridacchiò ironicamente, l'uomo chiuse gli occhi prima di alzare le mani «ti darò tutto ciò che vorrai..ma, non spararmi..ho una famiglia!»
Joker si fermò per un attimo, sentiva un collegamento particolare con quella parola, strizzò gli occhi cercando di ricordare ma..nulla, e ciò lo fece arrabbiare ancora di più «lo sai Eddie... la vita non ha l'opzione di scegliere diversi finali» sorrise prima di puntare la canna della sua pistola favorita sulla fronte dell'uomo, sorrise e poi premette il grilletto facendo saltare la testa all'uomo, soffiò sulla pistola e con un grosso sorriso si girò verso l'ultimo uomo, un ragazzo giovane, tremava dalla paura e sussurrava "no, no" spaventato tra sé e sé «tu ora lavori per me, portami al mio magazzino. Ti spetta il 10%.»
Il ragazzino restò immobile, incredulo mentre guardò il clown dirigersi verso l'uscita, Joker si girò e puntò il suo sguardo sull'uomo «o vieni con me o l'ultima persona che vedrai sarò io» il ragazzo con uno scatto corse vicino al suo nuovo capo che compiaciuto sorrise. I due uscirono e Joker sventolò le mani «no! No! Jhonny! Infilala nel baule..abbiamo un ospite» sorrise al ragazzo tremolante mentre osservava il corpo della donna venire spostato nel baule «é..é morta?» chiese il ragazzo guardando il Joker che posò il suo sguardo su di lui «no, ma spero che presto lo sarà» sorrise prima di spingerlo dentro l'auto e sedersi accanto a lui..A cosa paragonereste il Joker?
Buona notte!
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Harleen / Joker x Harley
Fiksi PenggemarHarleen Frances Quinzel, dottoressa laureata di grande successo a Gotham, ma la sua assetata voglia di qualcosa di elettrizzante la spinge a trovare lavoro all'Arkham Asylum. Speranzosa di poter scrivere un libro sulla sua carriera un giorno, la dot...