-Ciel..Ciel svegliati....Ciel?- la voce soave di Alois svegliò il moro il quale si stropicciò gli occhi e rivolse lo sguardo verso il ragazzo che gli stava accovacciato accanto.
-Buongioorno...- disse Ciel sbadigliando e mettendosi a sedere sul materasso.
Alois sorrise -Dovresti alzarti, oggi abbiamo tante cose da fare-
-Ah si? Tipo cosa?-
-Tipo andare a lavoro e poi tu devi cercare un gatto per Sebastian, ricordi?- gli rammentò il biondo.
L'altro sbuffò ma si convinse a scendere dal letto e a dirigersi verso il bagno con passo stanco.
Il biondo gli andò dietro saltellando -Grell ha detto che sa dove andare a prendere il gatto-
Ciel iniziò a togliersi quei pochi vestiti che indossava e a buttarli nella cesta del bucato -Non sarà difficile trovare un gatto in un quartiere come questo-
-Trovare un gatto no, prendere un gatto randagio con gli artigli appuntiti e tanta rabbia repressa potrebbe esserlo invece- rispose Alois, mettendosi a sedere sul pavimento, mentre l'altro faceva partire l'acqua.
-Quest'acqua è gelata, quand'è che parte quella calda?-
In tutta risposta il biondo sorrise, così Ciel capì che si sarebbe fatto una bella doccia fredda.
Dopo essere uscito dalla doccia andò verso l'armadio per vestirsi, mentre Alois, che era già pronto da un po', lo seguiva allegro.
-Ciel, ti muovi? Grell non perderà dieci anni della sua vita ad aspettare che tu scelga un paio di pantaloni-
Il moro sorrise e si affrettò a prepararsi, prima di uscire dalla camera Ciel indossò una giacchetta di pelle, mentre Alois optò per un cappotto molto modesto leopardato rosa fluo. Insomma di quelle cose che non si notano a trecento chilometri di distanza.
Fuori l'aria era gelata e il vento sferzava i loro corpi con una certa violenza.
Grell camminava tranquillo, tenendo in mano il cellulare e sorridendo di tanto in tanto allo schermo.
Alois e Ciel camminavano veloci dietro di lui, tenendosi per mano, entrambi portavano dei guanti, molto sgargianti ma che proteggevano poco, come praticamente tutti gli abiti di Alois.
Dopo circa una mezz'oretta di cammino i tre si fermarono davanti a una piccola casetta malridotta e con i muri scrostati.
Grell non si fece problemi e bussò alla porta con la solita eleganza. Venne ad aprire una signora sulla mezza età, con i capelli neri striati di bianco racchiusi in una crocchia scompigliata dietro la testa. Indossava una lunga gonna bianca e un cardigan grigio sporco. Non appena li vide sbuffò sommessamente.
-Che cosa vi porta qui?- chiese squadrando tutti da capo a piedi, soffermandosi poi su Ciel e iniziando a osservarlo con attenzione.
Il moro abbassò lo sguardo, sperando che la donna non lo riconoscesse.
-Ci serve un gatto- disse veloce Grell, la sua voce non mascherava per niente il suo desiderio di andarsene al più presto.
La donna sbuffò nuovamente -Che tipo di gatto?-
-Sa, uno di quelli con il pelo, che miagolano, magari non troppo morente...e magari nero-
La donna lo guardò con uno sguardo di disapprovazione e Grell le lasciò cadere una catenina d'oro con un piccolo ciondolo dorato e uno pietra blu tra le vecchie mani grinzose, facendole poi un occhiolino.
STAI LEGGENDO
Il fascino del Male ||Cielois||
FanfictionCiel Phantomhive è l'erede di una nobile famiglia inglese e, come tale, è iscritto alla più prestigiosa scuola di Londra, la Weston School. Ciel però odia quel mondo, fatto solo di ipocrisia e falso perbenismo. Così una sera decide di lasciare il co...