I ragazzi si addormentarono nuovamente, in quanto non avevano niente di meglio da fare, fino a che Doll non entrò una seconda volta in camera loro, questa volta accompagnata da Dagger, svegliandoli. Ciel era sempre più convinto che avrebbero dovuto mettere una serratura a quella dannata porta.
-Alois!!- strillò la ragazza entrando nella stanza. Indossava un vestito stretto, bianco, che le copriva appena le cosce, ai piedi portava degli stivali alti fino al ginocchio sempre in cuoio bianco. Indossava una parrucca dai lunghi capelli diafani, intrecciati a rose nere, che creavano un forte contrasto insieme al pesante trucco che le incorniciava gli occhi.
Accanto a lei stava Dagger, aveva dei leggins neri con sopra una camicia in stile carcerato, aveva due puntini rossi sotto gli occhi, e questi ultimi incorniciati dalla matita nera, teneva in mano un coltello da lancio, come al solito.
Alois si svegliò, mettendosi a sedere sul letto.
-Cosa c'è?- chiese sbadigliando e stiracchiandosi.
-Devi alzarti, dobbiamo andare-
Il ragazzo allora si alzò dal letto, fregandosene altamente di essere nudo e dirigendosi verso il bagno.
Gli altri due rimasero sulla porta a parlare tra di loro. Ciel invece era ancora nel letto, intento a cercare di risvegliare il suo corpo intorpidito. Quando Alois uscì dal bagno si diresse verso l'armadio e cominciò a vestirsi. Il gillet verde, i pantaloncini corti neri, le calze nere e gli stivali di pelle. Si truccò un po', dopodichè prese la giacca viola e si avviò verso l'uscita, non prima di aver dato un bacio a Ciel.
-Ci vediamo più tardi- gli disse salutandolo.
I tre uscirono, lasciando Ciel in camera da solo, di nuovo. Ciel però ormai ci aveva fatto l'abitudine, non che fosse felice di ciò. Il senso di gelosia nei confronti di Alois cresceva sempre di più, tanto che avrebbe voluto impedire al ragazzo di andare via senza di lui. Ma sapeva che non poteva farlo.
Scese dal letto, andò a farsi una doccia e si vestì con alcuni vestiti a caso trovati nell'armadio. Jeans neri aderenti e una maglia grigia con su scritto qualcosa in giapponese. Poi si rimise sul letto, iniziando a fissare il soffitto chiedendosi quali problemi avrebbe dovuto affrontare adesso che a scuola si erano accorti della sua assenza. Passò qualche minuto in silenzio quando sentì dei rumori provenire dal piano di sotto. Qualcuno era entrato in casa e, a giudicare dai rumori, stava distruggendo la sala. Ciel non ci pensò nemmeno a scendere, se era come l'ultima volta e al piano di sotto stavano organizzando un festino non aveva nessuna intenzione di partecipare. Dopo un po' però i rumori diventarono voci, c'erano due persone che stavano litigando là sotto. Ancora un po' e la porta sbatté nuovamente, tornò silenzio. Certo che quelle pareti erano fatte di carta. Altro che privacy.
Ciel decise di scendere a controllare. Una volta in sala vide che c'era Grell, seduto sul divano, aveva gli occhi lucidi e il trucco sbavato. Si stava asciugando le lacrime con la mano avvolta nella manica della camicia.
-Ei? Tutto a posto?- chiese Ciel avvicinandosi per assicurarsi che il ragazzo stesse bene.
Grell alzò lo sguardo, aveva un paio di lividi sul lato sinistro del viso, ma per il resto non sembrava stare troppo male.
-Ciao Ciel- lo salutò il rosso scostandosi i capelli lunghi da davanti agli occhi.
-Stai bene?- gli chiese, mettendosi a sedere accanto a lui, non era certo del fatto che Grell si sarebbe aperto con lui, infondo non si conoscevano molto, ma qualcosa gli diceva che era il caso di tentare. Una volta ancora gli vennero in mente le parole di Sebastian che gli diceva che tutti avevano una storia, in quel posto. E Ciel stava diventando sempre più curioso verso gli abitanti di quella casa. Lo incuriosivano. Sapeva che molto probabilmente le loro storie non erano piene di gioia e avventure come quelle che gli raccontava un tempo suo padre, quando lui era solo un bambino, ma era anche certo che fossero molto più reali. E Ciel aveva sempre avuto bisogno di sapere com'era la vita vera, non quella da nobile viziato che era stato costretto a vivere fin'ora.
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Il fascino del Male ||Cielois||
FanficCiel Phantomhive è l'erede di una nobile famiglia inglese e, come tale, è iscritto alla più prestigiosa scuola di Londra, la Weston School. Ciel però odia quel mondo, fatto solo di ipocrisia e falso perbenismo. Così una sera decide di lasciare il co...