Ciel aprì gli occhi, stiracchiandosi nel grande letto matrimoniale dove aveva passato la notte.
-Buongiorno- gli disse una voce. Ciel riconobbe Alois, già sveglio e vestito. Indossava dei pantaloncini corti neri, il solito gillet verde, una cravatta nera e delle calze altrettanto nere, tenute su da dei reggicalze viola, in tinta con la sua giacca, appoggiata sullo schienale della sedia.
-Buongiorno Alois...- disse mettendosi a sedere sul letto e guardando il biondo che era seduto alla scrivania, davanti al letto, intento ad allacciarsi gli stivali.
-A quanto pare non sei un serial killer- commentò il ragazzo una volta che ebbe finito di prepararsi.
-Già...- Ciel scese dal letto, guardandosi intorno per vedere dove fossero finiti suoi vestiti.
-Sono lì- rispose Alois capendo ciò che stava cercando e indicandogli un baule di fianco all'armadio, sul quale stavano ripiegati i suoi vestiti -Però se vuoi ti posso prestare qualcuno dei miei vestiti, sai quelli non sono proprio adatti...a quest'ambiente-
-Grazie Alois-
Il biondo si alzò dalla sedia e si diresse verso l'armadio -Cosa hai intenzione di fare, Ciel?- chiese mentre prendeva fuori un paio di pantaloncini neri corti e una camicetta bianca.
-Che intendi...?- domandò l'altro perplesso.
Alois diede i vestiti a Ciel, che iniziò a cambiarsi.
Il biondo stette in silenzio per un pò -Tu sei...- iniziò, titubante -Ciel Phantomhive, vero?-
Il moro abbassò lo sguardo -Si...-
-Quindi, immagino che te ne tornerai nella tua prestigiosissima scuola sul Tamigi, non è così?- chiese Alois, stupendolo. Ciel si sarebbe immaginato una specie di rimprovero, in quanto gli aveva tenuto nascosta la sua vera identità, invece il biondo sembrava piuttosto preoccupato del fatto che se ne sarebbe dovuto andare via.
-Allora?- chiese ancora il biondo -Te ne andrai?-
Ciel ci pensò un po', certo, tornare a scuola sarebbe stata la cosa migliore, infondo era stata solo una notte, non avrebbe passato grandi guai. E poi i suoi genitori sarebbero venuti sicuramente a cercarlo. D'altra parte aveva vissuto così poco in questa nuova realtà, che sembrava un mondo totalmente diverso da quello che aveva visto finora, che ancora non se la sentiva di lasciarselo alle spalle. E sopratutto non se la sentiva di lasciare Alois.
-Probabilmente tornerò...- iniziò Ciel
Alois si rabbuiò.
-Ma non certo ora- concluse.
Il biondo non potè trattenere l'entusiasmo e gli saltò in collo abbracciandolo.
Ciel lo strinse, cercando di non farlo cadere a terra. Ma, visto che era alto 1.55 e aveva la forza di un cucciolo di koala, fallì miseramente, cadendo sul pavimento con Alois in braccio.
Proprio in quel momento la porta si aprì, e comparve sulla soglia un ragazzo, con i capelli bianchi, indossava jeans attillati neri e una maglia molto scollata bianca, aveva gli occhi gialli inespressivi e al collo teneva un serpente bianco con gli occhietti rossi.
-Alois- disse, ignorando totalmente Ciel e non preoccupandosi minimamente di aver interrotto qualcosa -vieni giù...dice Emily-
Alois si alzò, restando comunque a cavalcioni su Ciel -Arrivo Snake, dammi un paio di minuti-
-Ok, ma fa' in fretta...dice Emily- detto ciò il ragazzo uscì dalla porta.
-Chi è quello?- chiese Ciel
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Il fascino del Male ||Cielois||
FanficCiel Phantomhive è l'erede di una nobile famiglia inglese e, come tale, è iscritto alla più prestigiosa scuola di Londra, la Weston School. Ciel però odia quel mondo, fatto solo di ipocrisia e falso perbenismo. Così una sera decide di lasciare il co...