-Ciel?!- lo richiamò la sua migliore amica -Mi stai almeno ascoltando?-
Il ragazzo la guardò stranito, alzò la testa dalla scrivania e socchiuse gli occhi, come per mettere a fuoco ciò che stava guardando -Da quanto sei nella mia stanza?-chiese.
La ragazza sbuffò e si alzò dalla poltroncina dove era seduta rimettendosi apposto la gonna della divisa -Sai Ciel, non mi ferisci se fai così-
Il moro sorrise, sapeva che non era vero, Lizzy se la prendeva sempre quando lui non l'ascoltava, o faceva finta di ignorarla, come ora.
-E comunque- continuò la bionda imperterrita -stasera ci sarà il galà della scuola a cui parteciperanno anche i nostri genitori, e tu ci verrai, con me,volente o nolente-
Ciel sbuffò -Non puoi andarci con Sieglinde?-
Lizzy arrossì -No, i nostri genitori non lo accetterebbero mai-
-Beh, io non ci voglio andare, trovati qualcun'altro- disse il ragazzo.
-E' una delle poche volte in cui puoi incontrare i tuoi genitori Ciel, non puoi non andarci- disse la bionda in tono serio -e poi sarà pieno di persone importanti,esponenti dell'aristocrazia e presidi di famose università, non puoi rinunciare a tutto questo!-
-Beh e invece io ci rinuncio eccome!Non voglio passare la serata con quegli stupidi dei miei genitori,non voglio stare lì a sentire i complimenti di quei vecchi ricconi e soprattutto non voglio andare in una maledetta università-
Lizzy si fece seria, raccolse il suo zainetto dal pavimento e si avvicinò alla porta -Sai Ciel, non puoi fare sempre tutto quello che vuoi. Sei un nobile, devi accettarlo,non puoi liberarti del tuo sangue- detto ciò uscì, lasciando Ciel da solo. Il ragazzo si sedette nuovamente sulla sedia della sua scrivania, non si era neanche accorto di essersi alzato. Tirò fuori dallo zaino il libro di latino e iniziò a fare la versione che gli era stata assegnata per compito. Ma dopo poco si fermò, non riusciva a concentrarsi, aveva troppi pensieri per la testa. Gli dispiaceva per come aveva trattato Lizzy, sapeva che anche per lei era difficile vivere in quella condizione, non poteva stare liberamente con la persona che più amava solo perchè erano entrambe ragazze. Inoltre i suoi genitori la tormentavano con l'idea di diventare moglie di qualche bel signorotto di buona famiglia e interrompere gli studi. Sia Lizzy che Sieglinde però preferivano continuare a studiare, volevano laurearsi e diventare dottoresse. Da sempre Lizzy tormentava Ciel per costringerlo a partecipare, insieme a lei, a questi eventi sociali, sapeva che, finchè avrebbe portato a casa buoni voti ed avrebbe mantenuto la sua immagine nella società i suoi non l'avrebbero costretta a ritirarsi da scuola e sposarsi. D'altra parte Ciel non aveva questi problemi, lui era un ragazzo e i suoi genitori, per quanto lo desiderassero, non l'avrebbero mai costretto a sposarsi. Faceva parte di una famiglia nobile che da generazioni gestiva un'enorme compagnia di dolci e giocattoli e che collaborava direttamente con la regina. I Phantomhive erano una famiglia conosciuta in tutta l'Inghilterra. Ciel sapeva che un giorno sarebbe toccato a lui subentrare al posto di suo padre a capo dell'attività. Ma quel giorno non era domani. Perciò preferiva ignorare alla grande eventi sociali come questo. Il galà della scuola. Un inutile ballo che si teneva due volte l'anno per far incontrare i genitori con i figli, o meglio, i genitori con gli insegnati. A questo ballo partecipavano tutti gli studenti, tutti gli insegnati, tutte le famiglie degli alunni e anche alcuni esterni, come ad esempio i presidi di celebri università che venivano per cercare di accalappiarsi qualche buon candidato tra le fila dei giovani nobili dell'ultimo anno. Mentre Ciel pensava che, grazie a dio, a lui mancavano ancora quattro anni prima di dover affrontare il problema dell'università, sentì la porta di camera sua aprirsi. Si voltò e vide Soma, il suo compagno di stanza, entrare buttando per terra lo zaino per poi sedersi stancamente sulla poltrona dove, fino a poco fa, era stata seduta Lizzy.
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Il fascino del Male ||Cielois||
FanficCiel Phantomhive è l'erede di una nobile famiglia inglese e, come tale, è iscritto alla più prestigiosa scuola di Londra, la Weston School. Ciel però odia quel mondo, fatto solo di ipocrisia e falso perbenismo. Così una sera decide di lasciare il co...