5 Capitolo

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Sento il sole che mi riscalda il viso e di conseguenza mi sveglio, per fortuna oggi non siamo in ritardo anche perché Terry si è svegliata in anticipo
«Buongiorno tesoro...allora come ti senti oggi?»
«Ho un leggero mal di testa ma tranquilla passerà»
Dopo che ci siamo preparate ci dirigiamo verso la scuola. Io e Terry ci salutiamo visto che abbiamo le lezioni diverse, sto per entrare in classe quando qualcuno mi tira per il polso, sto per cacciare un urlo, ma quest'ultimo mi mette una mano davanti alla bocca, bloccandomi contro al muro, e noto che è sempre lui.
La deve smettere di trattarmi  in questo modo oltre tutto mi sta facendo male al polso
«Shhhh...sta zitta, allora glielo hai detto?» 
Questi stupidi incontri mi fanno pensare ha degli incontri con la mafia.
«Oh...ma buongiorno anche a te...come stai? Ma, non tanto bene visto che qualcuno mi sta facendo male al polso, e te invece ?»
In tutto questo Evan mi lascia il polso osservandomi in modo strano.
«Non hai risposto alla mia domanda»
«Bhe, neanche tu non hai risposto alla mia!»
«Sto bene...ora rispondi alla mia»
«No, ieri non stava bene glielo dirò oggi»
Evan mi osserva passandosi il pollice sulle labbra e sorridendomi in modo malizioso.
Sapete vorrei tanto sapere che cosa gli passa in quella strana mente
«Bene perché oggi ti aspetto da me alle 3:00. Non vedo l'ora di divertirmi con te»
Ma che cazz...
«Sto iniziando a preoccuparmi, comunque non so neanche dove abiti»
«Stai tranquilla, solo giusto un po',non sono cosi pazzo...e comunque  ti manderò un messaggio»
«come fai da avere il mio numero»
«Ho le mie risorse»
Ah bhe allora posso stare tranquilla! Evan mi dà l'ultima occhiata e se ne va.
La giornata passa velocemente e finalmente incontro Terry, insieme ci dirigiamo alla mensa, e decido di raccontargli la situazione che si è creata con Evan
«Terry devo dirti una cosa importante...»
«Mi devo preoccupare?»
«Bhe... direi di si»
Il suo viso si fa serio
«Ecco io...vado a stare per un mese a casa di Evan..» chiudo gli occhi perché ho paura della sua reazione e infatti inizia a urlare
«Cooosa!? Cooosa!? Sei pazza?! Perché?! Per quale strano motivo?!»
Me le chiedo anche io
«Lo so che sei sconvolta e che lui mi ha sfidata e non potevo rifiutare»
Dallo suo sguardo posso percepire la sua voglia di prendermi a schiaffi!
«E poi cosa aspettavi a dirmelo!»
«Volevo dirtelo ieri ma tu non stavi bene e quindi...»
«Io non so cosa dirti...Tu non sai che guaio ti sei cacciata! Lui è un pazzo! Tu non sai cosa ha fatto!»
«No non so cosa ha fatto se tu non me lo dici»
«Lui ha ucciso la sua ragazza!»
Cosa! No non può essere
«Io non ci credo»
«Invece devi crederci...anzi perché non glielo chiedi tu?!» dopo di che si alza e se ne va lasciandomi li da sola con i pensieri che mi vorticano nella mente.

Sono le 3:00 e mi è arrivato il messaggio di Evan in cui c'è scritto la via di casa sua oltretutto è ora di andare, anche se ho paura, ho voglio di scoprire di più su questa faccenda. Mi dirigo verso il campus per preparare le valigie, quando entro nella stanza e noto Terry che mi osserva, vedo che si avvicina a me e di colpo mi abbraccia e d'istinto ricambio l'abbraccio

«Scusami, io non volevo risponderti in quel modo...l'ho fatto perché mi preoccupo per te»
«Lo so...e solo che ti devi fidare di me»
«Io mi fido di te e che è di lui che non mi fido, se ti succedesse qualcosa non so cosa farei»
«Lui non mi farà del male e se me lo fa ti chiamerò tanto sei cintura nera no?!» alla mia battuta Terry riesce a farsi scappare una risata, ma ora é il momento di andare anche perché è tardi e se arrivo in ritardo non so cosa mi farà...
«Terry devo andare altrimenti si arrabbia»
«Ok...ma fai attenzione e chiamami...mi raccomando!»
«Ti terrò aggiornata...e poi tanto ci vediamo a scuola mica non ti vedrò mai più!»
Ci salutiamo. Mi dirigo verso la casa di Evan che poi tanto casa non è. È una fottuta cazzo di villa!! Allora è un riccone.
Suono il campanello e il cancello davanti a me si apre, entro nel vialetto fino ad arrivare davanti alla porta, quando sto per bussare la porta si apre di colpo presentandosi davanti a me Evan con lo sguardo serio.

«Sei in ritardo»
«Bhe scusami se ho dovuto salutare la mia amica»
«Fai che non si ripeta più»
Ora gli ficco la valigia nel...va bhe lasciamo stare si scosta per farmi passare. Quando entro noto che dentro non è niente male anzi l'arredamento è molto piacevole...sono stupita non pensavo che un tipo come lui potesse vivere in un certo ambiente confortevole.
«Wow...è molto bella, i tuoi hanno un buon gusto.A proposito dove  sono i tuoi?»
«Io vivo da solo i miei, sono via per lavoro. Ora vieni che ti mostro le camere» 
Oh per tutte le stelle quindi vuol dire che per un mese saremo da soli?! Perfetto non vedo l'ora... comunque saliamo sulle scale dove ci portano in un corridoio che collega le stanze
«Bene...allora la porta a sinistra è il bagno quindi se hai bisogno è li, andando verso destra la prima porta è la mia stanza e tu non ci devi entrare a meno che te lo dico io..»
Pff...come sei io ora rispettasi le sue stupide regole
«Per caso nascondi qualcosa tipo alla 50 sfumature di grigio...perché se è cosi io mene vado»
«Ti pare che faccio cose di quel tipo? Io preferisco usare il corpo e non fruste o roba del genere, e comunque presto lo scoprirai...»
Cosa?! Cosa vuol dire che presto lo scoprirò?! Okay questo è preoccupante
«In fine questa è la tua stanza... è vicino alla mia, sei hai bisogno di qualcosa di urgente e non banale puoi venire a chiedere»
«Va bene» dopo avermi spiegato tutto entro nella mia stanza e con gran stupore noto che è blu proprio come piace a me. È grande e luminosa per via della grande finestra che c'è davanti a me , a destra c'è il letto a una piazza e mezza con l'armadio, a sinistra, una scrivania e una libreria
«E di tuo gradimento?»
«Si molto adoro il blu»
«Bene...ora vado ti lascio da sola» Dopo di che se ne va. Sistemo i miei vestiti nell'armadio e poi decido di fare un piccolo pisolino.

«Ti prego non spararmi...ti supplico! Ho fatto tutto quello che mi hai detto?!»  sto piangendo e davanti a me c'è  Evan che mi sta puntando la pistola alla testa sto tremando per la paura e non so che fare...
«Si lo so ma mi annoi...quindi by by Cassy» aziona il grilletto sento il suono della pistola e poi buio.

Mi sveglio di colpo, il cuore mi batte all'impazzata e sto sudando freddo, il sogno che ho fatto mi ha spaventata troppo...decido di andare a fare la doccia per calmarmi un po', mi dirigo in bagno e faccio scorrere l'acqua calda, entro e chiudo gli occhi per calmarmi e subito ci riesco. Esco dalla doccia e mi lego un'asciugamano al corpo quando esco dal bagno di colpo mi gira la testa e mi sento debole sto per cadere ma due braccia riescono a prendermi in tempo dopo di che buio totale.

Demons | Evan PetersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora