10 capitolo

254 7 0
                                    

Entriamo in casa e Evan sbatte con violenza la porta, di conseguenza sobbalzo per lo spavento. Si guarda intorno e inizia a prendere a pugni il muro. A quella scena inizio a spaventarmi e sinceramente non so cosa fare, mi faccio coraggio e mi avvicino a lui
«Evan ti prego smettila cosi ti farai male!»
Ma lui fa finta di non sentirmi e continua a prendere a pugni il muro e le sue mani iniziano a scorticarsi
«Evan!! Smettila ti romperai le mani ti prego..» non ce la faccio più e crollo per terra piangendo, non capivo perché avesse reagito in quel modo. Finalmente si ferma e si siede per terra accanto a me.
«Mi dispiace» alzo lo sguardo e smetto di piangere, mi alzo e vado a prendere il kit per il pronto soccorso, poi mi avvicino a lui e li prendo le mani per curare le ferite
«Perché lo stai facendo?» in modo freddo gli rispondo:
«Non lo so...invece tu perché hai reagito in quel modo?»
«Mi ha dato fastidio che lui ti abbia tratto in quel modo» Ha fatto tutto questo solo per me?
Finisco di fasciarle e poi ci alziamo
«Grazie...comunque dimentica tutto quello che è successo» dopo di ché se ne va nella sua stanza. Okay la mia teoria e che è bipolare...non è possibile che passa dallo stato si uccido tutti a non me ne fotte un cazzo di te! Ottimo anzi fantastico!
Mi metto comoda nel divano per leggere il mio libro quando vengo interrotta da Evan che siede vicino a me
«Cosa leggi?»
«Game of thrones»
«Quella serie patetica?»
Alzo lo sguardo verso di lui guardandolo male. Forse non ha capito niente... Può insultare di tutto ma non Game of thrones, non ne ha il diritto
«Non ti azzardare mai più di insultare la mia serie tv preferita!»
«Altrimenti?» e con aria di sfida inizio a fissarlo...
«Altrimenti... ti sfido»
«Ahahah e come?»
«A chi cede per primo»
Non so come ci sia arrivata a fare una sfida ma....questa situazione inizia ha essere interessante
«Vediamo chi cede per primo ai provocamenti, ci stai Peters?»
«Ci sto Black... ma se uno dei due perde, l'altro deve soddisfare il vincitore»
Ecco...questa cosa nel soddisfare, non mi piace molto visto che da lui si può aspettare di tutto, comunque ormai é andata
«Ok ci sto, preparati alla sconfitta Peters» «Io non ci conterei» detto questo ci stringiamo la mano per suggellare l'accordo, ora il problema è come faccio a farlo cedere.
Vado in camera per ascoltare un po di musica, e metto un po' di rock tipo i Linkin Park, nel frattempo penso a come farlo cedere... pensiamo un po', potrei...potrei...fare... Non lo soooo, uffa! Mi sa che vincerà veramente lui, no Cassy siamo positive. Va bhe ci penserò quando sarà il momento.
Sono le 16:00 e io mi sto annoiando, vorrei uscire con Terry ma sto deficiente me l'ha proibito! Di colpo la porta si apre ed entra Evan, ovviamente senza bussare...

«Black preparati perché sta sera usciamo»
«Bussare è un optional? Ma sono solo le 16:00 del pomeriggio, cosa mi devo preparare!?»
«Ma tu la bocca chiusa riesci a tenerla?»
«Ovviamente no»
«Se vuoi te la chiudo io»
E come sempre arrivare al solito punto. Può fare dei discorsi senza pensare al sesso o facendo riferimenti volgari?
«Peters prenditi una bambola gonfiabile!»
«Mi dispiace ma le bambole non urlano dal piacere»
Oh per tutte le stelle... Perché è cosi pervertito!
«Okey...Peters ora esci» dopo di ché se ne va. Sto per mettermi a disegnare quando di nuovo si apre la porta
«Devo andare a fare una commissione, tu non uscire»
E dove vuole che io vada? Magari potrei andare in America cosi sarei libera ah ah! No e Terry? Va bhe ho capito devo rimanere qui...comunque mi da l'ultima occhiata e poi se ne va,  lasciandomi la casa tutta per me.

Sto cantando quando mi viene un' idea assurda... potrei entrare in camera sua visto che non c'è...Esco dalla mia stanza e mi fiondo subito nella sua, per fortuna che non la chiusa a chiave, l'ultima volta che sono stata qui non ho potuto osservare la sua stanza, invece ora ne approfitto. La prima cosa che noto è il tappeto nero che va fino al suo letto da una piazza e mezza con le coperte rosse e bianche bhe almeno non è tutto nero, le pareti sono di un grigio pallido il che fanno la stanza molto più grande di quello che è, poi alla sinistra c'è una libreria il che ci accomuna visto che anche io amo leggere, e in fine un piccolo comodino vicino al letto. Quest'ultimo attira la mia attenzione, cerco di aprire il cassetto ma è chiuso a chiave, decido di cercarla e finalmente la trovo...pff prevedibile sotto il cuscino, mi sarei aspettata di meglio da parte sua. Apro il cassetto e dentro trovo un libro nero fatto di pelle, lo prendo per leggerlo ma vengo interrotta da una voce. Oh merda! È tornato... se mi trova qui mi uccide, oh per gli sette dei. Chiudo il cassetto e rimetto la chiave dove era e corro velocemente verso la mia stanza e mi butto nel letto. Tempismo perfetto perché arriva Evan e inizia guardarmi male
«Ti avevo detto di farti trovare pronta!»
«Si con calma...»
«Ok... Facciamo una cosa i vado sotto a preparare la cena, tu nel frattempo di vesti ok?»
Bene ora si ragiona...
«Va bene»
dopo di che se ne va e io mi alzo dal mio favoloso letto per vedere cosa mettermi, sono indecisa se mettere un vestito o una gonna, uffa saprei almeno dove andremmo sta sera...
Alla fine opto per una gonna nera di pelle a vita alta dei collant neri e una camicia blu notte di pizzo e in fine delle parigine nere. Mi trucco mettendomi il mascara e il blash, i capelli decido di lasciarli lisci.
Scendo giù per aiutare Evan ma noto che ha già fatto tutto lui, quando alza lo sguardo si sofferma a guardarmi il fisico, adesso che ci penso può essere un modo per farlo cedere

«Ehi smettila di fissarmi, non mi piacciono i ragazzi che sbavano»
a questa affermazione mi guarda male. Però adesso che lo guardo non è niente male bhe si veste come al solito sempre di nero ma è molto sexy.
«La devi smettere di vestirti così perché non se riuscirò a trattenermi la prossima volta»
Bhe...Allora mi vestiró sempre cosi, magari cede
«Comunque... sta sera andiamo al privelage gold è un locale molto carino»
«Son so se fidarmi...comunque va bene»
Finito di mangiare ci prepariamo e usciamo di casa, per andare al locale.

Demons | Evan PetersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora