Capitolo 30

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Andiamo sul divano e........
M: "Forza...dimmi..." *sorride*
Glielo devo dire ormai.
Faccio un respiro profondo.
G: "È che...adoro la sensazione di quando mi abbracci e sento il tuo cuore battere, e quando l'ho sentito per la prima volta, mi ha ricordato Underwater..."
Guardo in basso per non incrociare i suoi occhi.
Ma Mika mi tira su il visto, mi guarda e mi abbraccia, facendomi appoggiare al suo petto.
M: "Così?!?" *sorride*
G: "Si, così..."
Sorrido e penso che anche Mika abbia sorriso.
Dopo un po, Mika si alza e va al pianoforte.
M: "Vieni qui, vicino a me!"
Mi alzo timidamente e vado vicino a lui.
Mika mi guarda negli occhi, sorride e comincia a suonare Underwater!
Ogni volta mi commuovo.
La sua voce mi permette di volare e di arrivare in paradiso.
Mika comincia a cantare e le lacrime cominciano a rigare il mio viso.
La sua voce é così fantastica, candida come la neve.
Quando arriva il ritornello non riesco a stare zitta e comincio a cantare con lui.
Mika mi guarda negli occhi.
G: "Cause all I need, is the love you breath"
M: "Put your lips on me and I can live Underwater, Underwater..."
M-G: "UNDERWATEEEER"
Cominciamo a ridere.
E mentre mi guarda ho capito che per vedere l'infinito non ho bisogno di immaginarmerlo come Leopardi, mi basta guardare nei suoi occhi, che ecco che mi ci perdo subito.
"E il naufragar mi è dolce in questo mar."
Il mar dell'infinito.
Disse così Leopardi.
Mi abbraccia ridendo e mi bacia sulla testa.
M: "Ma stai piangendo?"
G: "No...cioè si...ma è perchè la tua voce è bellissima!"
M: "Ahah! Grazie! Anche la tua voce è molto bella sai?"
Arrossisco.
G: "Non è vero..."
Mika mi prende in braccio, mi butta sul divano e mi fa il solletico!
G: "NOOO MIKA TI PREGO AHAHAHAH!"
Mika smette anche perché poi sa che mi vendicherò.
Il mio umore cambia subito quando mi ricordo che devo tornare a casa.
M: "Ehy...che succede piccola?"
G: "No....ehm...niente..."
M: "Lo so che stai mentendo, dimmelo!"
Quando mi guarda con quei suoi occhi innocenti non riesco a far finta di niente.
G: "È che..."
M: "Dimmi piccina..."
G: "Io, devo tornare a casa?"
Guardo Mika e poi guardo in basso.
Mika sospira e mi guarda.
M: "Si, dovresti tornare a casa. Dai, qiando i tuoi genitori lavorano puoi venire da me, e poi ogni tanto ci vediamo!"
G: "Si ma...quando dovrai andare a Firenze? Io sarò qui e tu sarai la...odio la distanza! Ti uccide dentro."
M: "Ehy...posso dirti una cosa?"
G: "Si..."
Abbasso lo sguardo.
M: "Ma guardami negli occhi..."
Mi fa alzare lo sguardo e sorride.
M: "Ricordati che la distanza avvicina le persone..."
Continua a sorridere.
Anch'io sorriso e lo abbraccio forte.
G: "Grazie Mika!"
Mika ed io ci prepariamo e mi accompagna a casa.
Andiamo a piedi per metterci più tempo.
Intanto ci divertiamo senza pensare al dopo.
Ma appena arriviamo davanti alla porta mi irrigidisco.
Mika mi tocca le spalle.
M: "Va tutto bene, sono qui."
Mi abbraccia da dietro e io lo bacio sulla guancia.
Saluto Mika con un lungo abbraccio dopo esserci dati appuntamento al bar dove ci siamo visti la prima volta, dopo scuola.
Sapendo di vederlo domani mi fa stare meglio.
Ma adesso il trauma più grande è riuscire a dormire.
Mi ero abituata a dormire abbracciata ad una persona così speciale.
Mi manca già.
Per sentirlo più vicino metto la musica.
La sua voce è meravigliosa, mi fa volare ed arrivare ai limiti dell'immaginazione.
La vibrazione del mio telefono mi tornare in me.
Guardo e c'è un messaggio da Mika.......

Mika saved meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora