Capitolo 31

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Apro il messaggio.
M: "Ciao piccola! Mi manchi già ahahahah! Come stai?"
Sorrido.
G: "Ciao! Anche tu mi manchi...sto...bene te?"
M: "Io bene ma tu non stai bene...lo so..."
G: "Non è vero. Io sto bene."
M: "Smettila di mentire..."
Forse ha ragione.
Forse non sto bene.
Forse l'unica cosa che mi fa stare realmente bene è lui.
Non riesco a nascondere che mi manca.
Il suo sorrido mi manca.
La sua voce sussurrata al mio orecchio.
I suoi abbracci.
Il suo petto.
Mi manca tutto di lui.
È come se una parte di me se ne fosse andata.
La parte migliore di me.
Lui è quella parte che aggiungi davanti a Disaster.
Beautiful Disaster.
Lui è l'unico con cui posso essere me stessa.
Passo tutta la sera con le cuffie e la sua voce a ripetizione nelle mie orecchie.
Mi manca sentire la vibrazione della sua voce quando sono appoggiata al suo petto.
Con il telefono non si può fare.
Ormai si è fatta sera.
Metto Underwater e mi affaccio alla finestra.
La notte fa più paura senza di lui che mi abbraccia.
Non mi sento a casa senza di lui che mi abbraccia da dietro.
Comincio a sentirmi persa senza di lui.
Tutte quelle stelle che mi ricordano i suoi occhi mi fanno venire gli occhi lucidi.
La vibrazione del mio telefono mi distrae da quel cielo stellato.
Qualcuno mi sta chiamando.
È Mika.
Mi manca un battito.
Rispondo.
*CHIAMATA*
G: "P-Pronto?"
M: "Ciao piccola! Ma...stavi piangendo?"
G: "Eh?! No no...come stai?"
M: "Tutto bene...tu?"
G: "Bene ma...mi manchi...e non so come riuscirò a passare una sola notte senza di te..."
Mika sospira.
Butto giù.
Forse per la vergogna.
Non lo so, so solo che mi è venuto da piangere.
Sono un disastro.
Ma perchè gli ho detto così?
Viva le figure di merda...
Lascio il telefono sul letto.
Ma: "Giulia...vieni qui un attimo..."
Vado da mia mamma.
Ma: "Senti...io e il babbo andiamo un po in vacanza e tu stai qui...andiamo in Croazia con i nostri amici e porto anche il cane così almeno sta con il loro."
G: "Va bene...ma quando partite?"
Ma: "Stanotte..."
G: "Ok..."
Torno in camera mia.
Che palle, mi toccherà stare sola.
Io ho paura a stare sola.
Potrebbe succedere di tutto.
Potrebbero tornare quelli che mi picchiano.
Prendo il telefono e vedo 5 chiamate perse da Mika e mi ricordo dopo che gli avevo buttato giù.
Lo chiamo.
*CHIAMATA *
M: "Ma...dov'eri?"
G: "Scusami tanto Mika, ho buttato giù e poi mia mamma mi ha chiamata e per dirmi una cosa..."
Faccio un tono triste alla fine.
M: "Che succede?"
G: "È che, i miei partono e io devo stare a casa da sola."
M: "Oh...ma...EHY! POTRESTI STARE DA ME E DA ANDY!!!"
G: "ODDIO DAVVERO? Non vorrei essere un peso Mika..."
M: "Non sei un peso! Sei una piccolina! La mia piccolina! Quando partono?" *ride*
G: "Grazie Mika. Questa notte..." *rido*
Parlo ancora un po con Mika e poi chiudo la chiamata.
Sono distesa sul letto.
Mia mamma sta già preparando la roba per andare via e io sono felice perché starò con Mika.
Lo vorrei abbracciare adesso.
Ci siamo messi d'accordo che quando mia mamma parte, lui mi viene a prendere.
Mi metto sotto le coperte con la musica.
Ho già salutato i miei genitori.
Passano un po di ore e siccome loro pensano che io stia dormendo vanno via.
Adesso sono sola in casa.
E l'ansia mi pervade.
Panico.
Scrivo a Mika.
G: "Mika stai arrivando?"
M: "Sono fuori vieni."
Sorrido di colpo.
Mi preparo e corro per la casa buia fino ad arrivare fuori.
Quando esco vedo Mika a braccia aperte.
Comincio a correre verso di lui con il cuore a mille.
Appena gli salto in braccio il mondo sembra tornato a colori, da tutto quel grigio che c'era prima.
Ridiamo.
M: "Piccolaaaa!"
Mi bacia sulla testa.
La prima cosa che faccio è appoggiare la testa al suo petto.
Il suo cuore batte velocemente, quanto il mio.
G: "Mi sei mancato tanto!!!"
M: "Anche tu!"
Mika sorride.
Oddio...ci vedo il paradiso in quel sorriso.
Incrocio i suoi occhi.
Mi erano mancati quegli occhi.
Gli unici occhi in cui vedo l'infinito.
Gli unici occhi con i quali capisco tutto.
Mi mette giù, mi prende per mano e cominciamo a tornare a casa, a piedi.

Mika saved meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora