Capitolo 15

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Pov's Charlotte.
Credo di aver fatto una delle peggiori cazzate della mia vita,quella di essere stata a letto con Stefan. È davvero un coglione, farebbe di tutto per far soffrire suo fratello. Ma perché fa questo? Io me ne andrei a morire per mio fratello Jeremy, e lui fa di tutto per farlo stare male. Sono stanca di sentirli litigare, voglio andarmene da qui, adesso! Quando decisi di allontanarmi e uscire da quella casa il più presto possibile, sentì tirarmi per il braccio. Era Damon.
'Dove vai?' Chiese preoccupato.
'Lontano da qui.' A mia volta risposi acida.
'Cosa? E perché? Dovevamo andare insieme.'
'Damon sono stanca di sentirvi litigare in più la sua presenza mi da la nausea, quindi o andiamo subito oppure vado da sola.'
'Ok ok, però calmati. Andiamo.'
Quindi dopo questa piccola conversazione andammo verso il garage e dire che restai a bocca aperta è dire poco. Aveva un Mercedes classe A, un Audi a1, e una moto bmw...
'Ma da dove hai preso tutte queste belle macchine?' Gli chiesi sorpresa di ciò che avevano appena visto i miei occhi.
'Erano di mio zio.'
'Wow, che fine ha fatto tuo zio?'
'Non ti piacerebbe saperlo.'
Cosa? Se volevo fidarmi di Damon e magari iniziare una relazione con lui, dovevo sapere. Dovevo sapere chi era prima di diventare un vampiro, dovevo sapere se è stato bene o no. Dovevo sapere molte cose cosicché potessi fidarmi di lui, almeno di lui.
'Invece si, ti prego parlamene.'
'Te ne parlerò, ma prima che ne dici di uscire da qui?'
'Affare fatto!' Così salì sulla moto e uscimmo fuori, direi che mi piaceva molto la velocità e anche a damon, una cosa in comune. Ad un certo punto vidi un uomo ferito, da solo... Non potevo resistere, d'altronde sono un vampiro da poco e non posso di certo resistere, ma se lo avessi detto a Damon, lui me l'avrebbe impedito. Quindi decisi di non dirgli nulla scendere dalla moto e dirigermi da quell'uomo.
'Bene bene bene, sei tutto solo?'
'E-e tu chi s-sei?' Oddio che fifone. È davvero un uomo o un bambino?
'Balbetti alla vista di una ragazza?' Chiesi stupita.
'Scusami, sono spaventato.' Beh, tranquillo la tua paura durerà per poco.
'Vieni qui, avvicinati a me.' Così mi ascoltò e si avvicinò. Gli toccai il collo e sentivo quel sangue scorrere... Non potevo resistere più...

Rieccomi qui! Che ne dite? Scusate il ritardo ma solo adesso mi sono liberata dai casini che ho avuto, cercherò di pubblicare il prossimo capitolo domenica mattina! Spero vi sia piaciuto,baci.

Gli opposti si attraggono. | Damon Salvatore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora