Capitolo 10. Complicazioni.

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Pov's Damon.
Klause sparì nel nulla e mi lasciò solo, solo con charlotte in quello stato. Come poteva essere successo? Perché non sono riuscito a fermarlo? Adesso lei mi odierà, sì, mi odierà come io odio mio fratello. Ma il vero problema è che se non la costringo a bere del sangue morirà, ed io non voglio questo per lei. Però non voglio nemmeno che diventi un mostro. Dovrà essere sua la scelta, se deciderà di rifiutare mi si spezzerà il cuore ma non posso convincerla, non è bello essere come me. So solo che se dovesse decidere di diventare un vampiro sarà dura tenerla lontana dal sangue umano, ma so che charlotte è forte, lei ce la farà.
Finalmente la vidi prendere di nuovo respiro e mi avvicinai.
'Come ti senti?' Le chiesi.
'Cosa mi è successo?'
Indietreggiai. Come potevo dirglielo? Inizio a pensare che se non ci fossi stato io, tutto questo non sarebbe successo.
'Perché indietreggi Damon? Cosa mi è successo?' Chiese.
'Charlotte è successa una cosa, non so come dirtelo e non ho potuto fare niente per evitarlo, mi dispiace, mi dispiace tanto.'
'Niente giri di parole, dimmi cosa mi è successo!' Alzò la voce, ecco i primi sintomi. I sbalzi d'umore.
'Non so se ricordi ma è venuto un ragazzo di nome Klause, ha iniziato ad insultarmi, lui ce l'ha con me. Ha visto che volevo proteggerti e..ti ha trasformato in un vampiro. ' dissi tutto d'un fiato, vidi la sua espressione cambiare e sicuramente non mi piaceva.
'TU COSA?' Urlò. Ecco infatti. 
'Ho cercato di fare il possibile, non sono riuscito a fermarlo.'
'Damon sei letteralmente un coglione! La verità è che da quando ci sei tu la mia vita è cambiata, del tutto. Forse dovevo ascoltare mio fratello e non mi sarei trovata in questo disastro! Adesso se non berrò del sangue morirò!' Gridò, aveva ragione era tutta colpa mia ma non gliel'avrei data vinta.
'Tu non sai niente di me! Della mia esistenza! Passate il vostro tempo a darmi colpe che non ho come se io non avessi un cuore! Sai che ti dico? Fai quello che ti senti ma te la sbrighi da sola perché io non voglio sapere più niente! Me ne vado.' E me ne andai, non mi importava. Volevo aiutarla ma no, io sono Damon Salvatore uno dei ragazzi più stronzi e arroganti che esistano sulla terra. E adesso anche lei avrebbe scoperto il mio lato peggiore , tanto essere buoni non ti porta da nessuna parte.

Pov's Charlotte.
Damon andò via e mi lasciò sola, ma che se ne vada al diavolo. È tutta colpa sua! Adesso devo semplicemente trovare un essere umano in questa stupida città e bere, non voglio morire, non posso. Da un lato ce l'ho con Damon ma dall'altro ho sempre sognato essere un vampiro. Molti si definiscono dei mostri ma secondo me non lo sono. Non si stancano mai, possono correre alla velocità della luce, possono far dimenticare qualcosa agli esseri umani, insomma essere un vampiro è davvero figo. Camminai e all'improvviso trovai un essere umano, perfetto non lo conoscevo quindi potevi anche ucciderlo.
'Ti sei persa signorina?' Disse con un ghigno. Questo sembrava davvero un pervertito, beh un motivo in più per ucciderlo.
'Levati quel ghigno dalla faccia.'
'Oh come siamo scontrosi.' Si avvicinò, non mi mossi di un passo avevo intenzione di fargli credere che stavo al suo gioco, così potevo attaccarlo, si avvicinò e iniziò a baciarmi il collo, mi stava venendo il voltastomaco. Senza pensarci due volte affilai le mie zanne nel suo collo e assaggiai il suo collo, devo dire che non era male, era piuttosto buono. Succhiai fino a quando non gli restò niente e cadde a terra. Adesso ero letteralmente un vampiro e la cosa mi eccitava, questa sarebbe stata la mia nuova vita e nessuno mi avrebbe fermata.

Ed eccoci qui, vi chiedo scusa per il troppo ritardo ma ho avuto davvero troppi problemi! Spero davvero di pubblicarne un altro domattina, buonanotte bellezze. ❤️

Gli opposti si attraggono. | Damon Salvatore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora