Capitolo 7

984 60 2
                                    

Pov' Damon.
Ci stavamo divertendo un po' fin quando non venne Jeremy furioso contro di noi.
'Lascia stare mia sorella, hai capito?' Mi spinse.
'Ma sei matto?' Gli disse charlotte.
'Che diavolo ti avevo detto? Di stargli alla larga!' Urlò. Ma chi si credeva di essere? Suo padre?
Pov' Charlotte.
Jeremy venne verso me e Damon furioso, si credeva mio padre quando invece non lo era, ed era anche più piccolo di me. E poi per niente, Damon mi trattava meglio di chiunque altro.
'Adesso basta! Sono stanca di te e mamma! Mi trattate come se avessi due anni quando in verità ne ho 19! Smettetela, Damon non è come pensi. Fatti un po' di cazzi tuoi invece di pensare alla mia vita.' Dissi urlando. Damon e Jeremy mi guardarono sbalorditi ma non me ne importava. Tanto che me ne andai. Non so nemmeno dove stessi andando, ma qualsiasi posto era migliore di mio fratello e mia madre. Da quando persi mio padre è come se avessi perso tutto, la realtà è che dovevo essere io ad andarmene, non lui. Se non fosse stato per me lui sarebbe ancora in vita, chissà se mi odia. È da un po' che non ho incubi però mi sento così in colpa che credo che non guarirò mai. Sentì dei passi ma feci finto di niente. Quando sentì la voce di Damon mi voltai.
'Ei, va tutto bene?' Disse.
'Sì.'
'Ti va di parlare?' Era evidente che non sapeva cosa dire, la verità è che nemmeno io sapevo cosa dire o fare.
'Sì certo.'
'Cosa è successo a tuo padre?' Mi chiese. Non sapevo cosa dire, non ne ho parlato mai con nessuno...e non ero neanche sicura di parlarne con lui, sicuramente l'avrei annoiato.
'È una storia abbastanza lunga, ti annoieresti di sicuro.' Dissi.
'Non credo, spiegami.'

Era tardi, era sera. Ero stata appena lasciata dal mio ragazzo. Credevo ci tenesse a me, ma evidentemente l'unica ad amarlo ero io. Non ho mai avuto migliori amiche, nessun'amica con cui parlare. Mia madre non mi ha mai considerato fino infondo, Jeremy era sempre con i suoi amici. Ed io ero sola, avevo solo papà. Raccontai tutto a mio padre, lui sembrò capirmi e decise di fare un giro in moto con me, sapeva che mi rilassava.
'Dai Charlotte, andiamo a fare un giro in moto' sorrise.
'Dici davvero papà?'
'Sì certo, vado a prendere i caschi.'
Così lo aspettai giù. Venne praticamente subito e andammo in moto, dicevo a mio padre di andare piano ma lui non mi ascoltava, mi diceva solo che con lui ero al sicuro. Il tragitto durò per circa un'ora fin quando un camion non ci venne addosso. Salvarono prima me, urlavo e volevo solo vedere mio padre. Lo tirarono fuori e perse la vita. Se solo lo avessero tirato fuori prima... Magari si sarebbe salvato.
Pov' Damon
Ero sconvolto. Non pensavo che questa ragazza avesse un passato così crudele, forse anche peggiore del mio. Senza pensarci due volte l'abbracciai, doveva sapere che io ero qui per lei.
'Mi dispiace charlotte, davvero. Non ci sono parole.'
'Non preoccuparti' disse sorridendo appena, ma so che nulla andava bene, ancora le mancava suo padre e lei si sentiva terribilmente in colpa. Anche se non era stata colpa sua.

So che è corto, spero di metterne un altro stasera. Un bacioo

Gli opposti si attraggono. | Damon Salvatore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora