Capitolo otto

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Finita la lezione esco dall'aula e vedo tutte le ragazze che girano intorno a Cameron.
-Facci vedere la tartaruga!- lo supplicano
-Ti prego ti prego!-
-Vogliamo solo vederla, non la tocchiamo!-
-Per favore Cameron faccela vedere!-
-Alza la maglia, vogliamo vedere la tartaruga!-
-Oh calma ragazze va bene va bene!-
Cameron alza la maglietta e con una mano prende una tartaruga nascosta sotto.
È verde e ha il guscio marrone.
-Ecco, lei è Tartaruga, la mia tartaruga.-
-Che carinaaaa!-
-È bellissima!-
-È stupenda, adoro i ragazzi con la tartaruga!-
Scuoto la testa pensando a Codhardin, esco da scuola e mi avvio verso casa.
Nel tragitto, mi sento seguita.
Mi volto di scatto, ma vedo solo un tizio vestito di nero con un passamontagna, quindi mi rimetto a camminare normalmente.
Hey aspetta cosa?!
-Ciao ti sono mancato?- dice lui afferrandomi per i polsi
-Lasciami!-
-No che non ti lascio ed ora tu mi seguirai-
-Nooo! Aiuto!-
Vedo un ragazzo che cammina nella nostra direzione.
Ha la testa china sul cellulare e vedo i capelli biondi.
-Hey biondo! Aiuto aiuto!- grido mentre Rapitore cerca di coprirmi la bocca.
-Cosa?- il ragazzo è a pochi metri di distanza da noi.
-Ho detto! Aiutoooo! Sono in pericolo, non è uno scherzo!- sbraito.
Lui finalmente alza la testa.
Mi è familiare, ma non ricordo proprio dove potrei averlo già visto.
-Oh no...- sussurra Rapitore.
-Ma cosa...- dico io.
Rapitore mi lascia là e se la da a gambe levate.
-Ma mi lasci così?- grido
-Sì! Ciao!- dice lui correndo più veloce del vento (difatti il vento non corre)
-Beh, probabilmente aveva paura di me- dice il ragazzo che mi è familiare.
-Io sono Justin Bieberon, piacere.-
-Ma io so chi sei!- strillo così forte che Justin si copre le orecchie con le mani.
-Sei il figlio del Kebabbaro Qui A Fianco!- dico
-Siii!- dice lui
-Sei l'ex cantante famosissimo!-
-Siii!-
-Che ora fa il criminale!-
-Siii!-
-E sei stato concepito da due cavalli!-
-Ma no! Che dici?!- dice lui sorpreso.
-Ok allora non sei quello che intendo io.- affermo.
Lui pare confuso poi scrolla le spalle
-Beh, sono uno dei criminali migliori della città quindi...-
-Ma allora sì che sei tu!-
-Sì...-
-Bello essere concepito da due cavalli? Come ci si sente? A scuola cosa rispondevi quando ti chiedevano chi fosse tua madre? "Mia madre è una cavalla" uhhh deve essere stato molto imbarazzante, mi dispiace.- dico.
E mi dispiace davvero, dev'essere brutto essere figli di due cavalli.
-Senti, non so cosa ti abbia fatto vedere mio padre ma...-
-Shhh piccolo Justin, non devi vergognarti, cioè anche io mi vergognerei di avere dei genitori cavalli, però tranquillo è tutto ok- dico.
-Senti, i miei genitori non sono cavall...-
-Justin! Lo so che alcune volte non vogliamo delle cose ma... sono inevitabili... tuo padre ha mostrato la foto del concepimento sul suo Nokia 1 e sì è piuttosto disgustoso ma così va la vita.- dico.
Lui sospira e alza gli occhi al cielo.
-Se sono figlio di Kebabbaro Qui A Fianco, come faccio ad essere anche figlio di due cavalli?- dice.
Mi viene quasi un colpo al cuore.
-Oddio!!! Sei figlio di tre persone/cavalli! È fottutamente strano!-
Strillo
-E tu sei fottutamente scema!- replica lui.
Come si permette??!
Dopo tutto quello che ho fatto per lui, come parlargli.
-Va bene! Allora me ne vado! Tanto non hai nemmeno un po' di ciccia, cosa me ne frega!- sbraito.
Spero che il "non hai nemmeno un po' di ciccia" lo offenda pesantemente.
Lui sembra ancora più confuso.
-Se vuoi un consiglio per non farti sempre rapire...-
-No! Non ti voglio sentire!- sbraito.
-Ok- dice lui alzando le spalle, poi si volta e inizia a camminare.
Perché dovrei ascoltare i suoi consigli per non farmi rapire?! Sono abbastanza attenta da non farmi rapire.
Sento qualcuno toccarmi la spalla.
Mi volto e lo vedo, è fottutamente perfetto come al solito, Codhardin.
È davanti a me, sembra ingrassato di quattro chili, ed è fottutamente sexy.
Guarda il cielo con aria dispersa ma fottutamente perfetta.
Il cuore mi batte potentemente nel petto, facendomi male, le mani sudano e le gambe tremano, mi manca il respiro. Com'è che non sono ancora morta?
-Va tutto bene nonna?- chiede lui.
NONNA? Mi chiamo TESLA!
-Ma cosa vuoi! Smettila di chiamarmi con nomi diversi!- sputo con rabbia.
-Oh scusami Tesla, ti avevo confuso con mia nonna, sai anche lei ha la tachicardia e problemi di asma, si mi sembra anche che è un po' epilettica.-
Dice lui toccandosi il mento con un dito.
Non credo di aver capito nulla di quello che ha detto, ero troppo impegnata a perdere i miei occhi nei suoi.
-Oddio Tesla ma non hai più gli occhi!-
Urla lui.
-Li ho persi nei tuoi!- strillo io.
Non capisco nulla, vedo nero e questa volta non c'entra Whiz Khalifa *XD*.
Passiamo l'ora successiva a cercare di ritrovare i miei occhi nei suoi e alla fine ce la facciamo.
-Grazie... grazie davvero... io...-
-Io devo andare mi è venuta fame- dice Codhardin.
-Ok- dico.
-Ciao Tesla- mi saluta mentre si volta.
Ci penso un attimo e poi gli urlo:
-Ci baceremo mai?-
-Tu e chi?- urla lui di rimando
-Io e te!-
-E chi sono?-
-Sei Codhardin!-
-No dico loro due chi sono?-
-Loro due chi?-
-Io e te!-
Non credo di star capendo nulla, ma si sa com'è l'amore.
Non rispondo più, lasciandolo nel dubbio mentre si allontana.
Poi sorrido, inciampo, bestemmio, mi rialzo, inciampo di nuovo, bestemmio ancora, mi rialzo, inciampo di nuovo.
Un uomo passa e mi guarda male, forse lo sto facendo apposta.
Ma sì sa, l'amore ti fa fare cose pazze.

Sotto le stelle gialleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora