Quattro ragazzi che vivono in regioni diverse accomunati da una cosa: Youtube.
Quattro ragazzi che col passare del tempo sono diventati amici, veri amici
Sono cresciuti insieme, hanno passato molte cose insieme, hanno condiviso viaggi, avventure e segreti.
Sembravano inseparabili, ma le cose sono cambiate.
Quei quattro ragazzi, adesso, non si rivolgono più la parola.
I veri amici ormai non esistono più, i Mates non esistono più.
Eppure, ognuno di loro, sapeva che, quel gruppo, non era stato fatto per dividersi, sapevano che in un modo o nell'altro si sarebbero riuniti, o almeno lo speravano.
Il problema maggiore è che nessuno aveva il coraggio di fare la prima mossa.
Tutti troppo stupidi e orgogliosi per farlo.Antonella cresceva a vista d'occhio, ogni giorno imparava cose nuove, nuove parole, piano piano iniziava anche a fare i primi passi.
Abigail era seduta a terra su un tappetto con la bambina dal lato opposto, in piedi, tenuta dal padre.
"Dai piccolina, vieni qui" disse battendo le mani mentre Salvatore allentava leggermente la presa per permetterle di camminare, stando attento che non cadesse.La piccola corse incontro ad Abby cadendole fra le braccia appena arrivò.
"Bravissima" si complimentò dandole un bacio sulla guancia."Dai, vai dal papà adesso"
Antonella si voltò e appena vide suo padre le se illuminarono gli occhi, corse verso di lui, questa volta senza cadere, e lo abbracciò.
"Come sei brava" ricambiò delicatamente l'abbraccio mentre lei gli metteva le manine sul viso facendolo sorridere.
"Papà!" esclamò felice, poi indicò Abigail e guardò Salvatore che a sua volta stava guardando la ragazza che non capiva.
Lui la indicò insieme alla bambina e disse "Mamma"Abigail sgranò leggermente gli occhi e rimase ancora più sorpresa quando la sentì ripetere "Mamma! Mamma!"
"Mamma" indicò Abigail
"Papà" indicò Salvatore
"Mamma e papà" sorrideva felice mentre ripeteva quelle parole, poi si sedette a terra mettendo il broncio.
"Fame" si lamentò.Parlava poco, non ci provava nemmeno a formare delle frasi, si limitava ad indicare e ad associare agli oggetti una parola o un suono.
Salvatore si alzò da terra e la prese in braccio."La roba per lei è finita" informò Abigail ricevendo un'espressione infastidita da parte della figlia.
"Lei non mi sembra felice di questa cosa" si alzò anche lei affiancandolo.
"Noto, adesso vado a prendere tutto, la tieni tu?"
"Certo, passamela" sorrise allargando le braccia per poterla prendere, ma la piccola si attaccò al collo di Salvatore e non era minimamente intenzionata a staccarsi.
"Dai Antonella..." cercò di spostarla ottenendo scarsi risultati
"Questa bambina è innamorata di te" osservò la ragazza.
"Beh, vuoi biasimarla?" la guardò con fare ammiccante.
"Coglione- rise- a questo punto andiamo insieme no? Così in caso decidesse di lasciarti andare..." propose la ragazza e lui annuì.
"Vai a prendermi il portafoglio in camera, ti aspetto in macchina" le diete un bacio veloce, seguito da una lamentela di Antonella, e uscì di casa.Abigail andò a prendere il portafoglio, lo aprì, un po' per curiosità, un po' per vedere com'era realmente messo economicamente.
Aveva tre persone da mantenere, non lavorava, eppure non si era mai lamentato dei soldi.
Conosceva la storia di Youtube, ma anche suo padre era youtuber eppure non aveva tutti quei soldi.Dentro ad esso vide varie banconote da 100€ e altre, molte altre, da 50€.
Ad occhi probabilmente c'erano 1000€.
Lo chiuse leggermente stupita e raggiunse Salvatore."Come mai ci hai messo tanto?" le chiese appena entrò.
"Uhm, non lo trovavo" annuì distrattamente e, finalmente, staccò Antonella dal suo collo e la passò alla ragazza-Inizialmente la piccola fece il labbruccio, cercava sempre di fare tenerezza quando voleva qualcosa e, con quegli occhioni che si ritrovava, spesso ci riusciva
"Sal, come fai ad avere tutti quei soldi?"
SI irrigidì a quella domanda.
"Te l'ho già detto, ho tanti soldi messi da parte" lei rimase scettica.
"Sì, certo, ma prima o poi finiranno no?" insistette.
"Non devi preoccuparti tu" lo vide stringere il volante con le mani, non continuò il discorso, dopotutto cosa avrebbe potuto fare?
Di certo non li rubava, era sempre con lei.Iniziò a cullare la piccola e questo movimento unito a quello dell'auto la fece addormentare.
Salvatore, però, era chiaramente nervoso, turbato dalla domanda della ragazza.
C'era qualcosa sotto, ne era sicura, ma sapeva anche che insistere l'avrebbe solo fatto incazzare.Quell'uomo era difficile da capire, passava dall'essere dolce a scontroso in pochissimo tempo.
Non era bipolare, era solo permaloso, anche un po' testa di cazzo.
Gli piace avere ragione, avere il controllo su tutto e Abigail sopportava, qualsiasi cosa le avesse detto per lei sarebbe andata bene, avrebbe fatto di tutto pur di stare con lui."Si è addormentata?" domandò distogliendo per un attimo lo sguardo dalla strada.
"Sì, lo sai che dorme sempre in macchina" sorrise leggermente guardando la piccola, per lei era davvero come se fosse una figlia.
Non riusciva a capire come Giulia avesse potuto abbandonarla, da un lato ne era felice, certo, se non l'avesse fatto adesso non sarebbe con lei."Siamo arrivati, stai qui con lei? Faccio presto" fermò l'auto guardandola.
"Sì, non preoccuparti" si porse dandole un bacio, il solito bacio che le dava sempre che, però, in quel momento, venne approfondito e reso più passionale e Antonella, in quanto addormentata, non potè interromperlo.
Dopo il bacio scese dall'auto, girò per le varie corsie del supermercato e ad un certo punto si sentì chiamare.
"Salvatore!" si voltò in direzione della voce e lo fulminò con lo sguardo.
"Che cosa vuoi?" non lo salutò nemmeno."Oh andiamo, non mi trattare in questo modo, speravo di ribeccarti in giro" un sorrisetto si formò nel suo viso.
"Ti ho già detto che ho chiuso con questa storia" ribattè.
"Certo, lo so, ma vedi, eri il nostro uomo migliore e quando hai accettato di iniziare lo sapevi che non ci sarebbe stata la possibilità di smettere- disse poi continuò- e lo so benissimo che ti manca tutto ciò, ti manca la scarica di adrenalina, il senso di pericolo, a te piaceva per questo non hai mai rifiutato nulla, ma adesso hai le tue piccole, le tue principesse e vuoi proteggerle vero?Beh, lascia che ti dica una cosa, Antonella e Abigail non sono al sicuro da quando si sono messe in contatto con te, sei bersagliato Salvatore e loro, in quanto hanno legami con il soggetto in questione, ossia tu, sono dentro quanto te.
L'unico modo per proteggerle è dall'interno, non puoi fare nulla da li" lo aveva messo metaforicamente in angolo, non aveva vie di scampo.
"Ci vediamo questa sera al nostro posto, Surrealpower"ODDIO UN AGGIORNAMENTO DI NINETEEN, ODDIO, DOPO SECOLI, ODDIO.
ODDIO ODDIO ODDIO ODDIO.
Allora, Salvatore si è messo nei casini eh? Chissà cos'avrà fatto ehehe.
Lo scopriremo l'anno prossimo (vedendo la frequenza degli aggiornamenti)
ciao a turuturututti
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Facebook: Beatrice Borella
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Nineteen 2|| Surrealpower
FanfictionSequel alternativo di Nineteen, in caso preferiate la Salgail alla Surrora (come la sottoscritta) La storia inizia da quando Salvatore è in coma, saltando la parte in cui Sascha vuole rimanere solo con lui nella sala d'ospedale.