La storia sarà leggermente diversa, immaginate che sia passato qualche mese, forse un anno, i cambiamenti riguarderanno solo il comportamento di Antonella, l'ho solo fatta parlare, mi ero stancata di sentirla fare ghghg papà fame mamma. :)
Ps: si ringrazia SadEyes, Aurora, la nonna, per il disegnoLa stanza era buia, completamente buia.
Non una finestra, una lampadina, un leggero fascio di luce.
Assolutamente nulla.Salvatore sentiva le manette strette sulle sue mani posizionate dietro la schiena, non poteva muoversi.
Era in trappola e nessuno lo sapeva, nessuno della sua banda, nessuno sarebbe venuto ad aiutarlo.
Questa volta non poteva farcela da solo.Il cigolio di una porta metallica lo fece voltare, finalmente riuscì a vedere una luce artificiale proveniente da una torcia.
Un gruppo di uomini si avvicinarono a lui, tre per l'esattezza.Si misero attorno a lui puntandogli la torcia contro, sorridevano beffardamente.
Salvatore quei tre li conosceva molto bene."Allora Cinquegrana, come ci si sente ad essere in trappola?" chiese il più giovane avvicinandosi a lui.
"Deve essere divertente no? Il grande Surrealpower è stato catturato, wow!" rise ironicamente mentre il diretto interessato evitava il suo sguardo.
"Ignorarmi così non ti porterà da nessuna parte"Salvatore sentì un oggetto tagliente appoggiato al suo collo così, finalmente, guardò il suo interlocutore.
Aveva un coltello in mano."Non guadagnerai nulla uccidendomi, Stefano"
"Hai ragione" premette la lama sulla sua pelle, senza tagliarlo, voleva solo spaventarlo, poi si allontanò.
"Eri un bravo ragazzo una volta, il migliore di tutti i Mates, il più tranquillo, il più..sobrio.
Guarda cosa sei diventato, fai schifo" il più grande si avvicinò a sua volta facendo indietreggiare Salvatore che si scontrò sul petto di quello che ancora non aveva parlato.Quest'ultimo gli mise un braccio sotto il mento bloccandogli la testa e rendendogli difficile l'atto di respirare.
"Come pensi di mantenere mia figlia? Rapinando le banche?" aumentò la stretta, il suo respiro iniziò a farsi irregolare mentre si dimenava cercando di liberarsi.
"Guardalo Giuseppe, non può più fare nulla" parlò Stefano divertito dalla scena.
"Che ne dici, lo lasciamo a Sascha?" gli chiese e lui annuì.
"Divertiti fratello" diedero una pacca sulla spalla a Sascha ed uscirono, lasciandoli soli.
Spinse Salvatore contro al muro lasciandolo libero di respirare, anche se solo per pochi secondi, perché subito dopo il suo collo venne stretto dalla mano del moro.
"Ti diverti a scoparti Abigail? Eh?"
Anche lui aveva un coltello nell'altra mano, lo passò lentamente sul suo fianco, questa volta però tagliandolo e facendo uscire un gemito di dolore dalle sue labbra.
"Com'è che funziona? Prima ti scopi mia moglie e poi mia figlia?!" lo conficcò tra le sue costole.
Salvatore avrebbe voluto urlare per via del male che gli aveva appena procurato, ma non aveva abbastanza fiato in corpo.
Girò lentamente l'arma, il rumore che emetteva era ripugnante."Ti piace? Eh? Oh come dici? Ti fa male?" tolse la lama con finto fare dispiaciuto.
"Beh...- iniziò a parlare e gli diede violentemente un'altra coltellata, questa volta sullo stomaco- anche tu mi hai fatto male! Dovevi morire, dovevi ammazzarti con quell'overdose di merda!"
Lasciò la presa dal suo collo e lo spinse a terra.
Iniziò a respirare affannosamente.
"Non serve a niente che cerchi di recuperare aria, tra poco non respirerai più" gli puntò una pistola contro sorridendo.
"S-sascha..ti prego..A-abigail..se lo fai lei..lei soffrirà" parlava ansimando per via del poco ossigeno che aveva in corpo.
Sascha sorrise ancora di più alla sua affermazione."Salvatore, Abigail ha già fatto la tua stessa fine"
Calciò una torcia che si trovava a terra facendola ruotare in modo che illuminasse un angolo della stanza, angolo in cui c'era il corpo di Abigail senza vita.
Salvatore si voltò e nell'esatto momento in cui la vide un proiettile gli trapassò il cuore uccidendolo.
Aprì gli occhi di colpo, si guardò attorno.
La sua stanza.
Accanto a se c'era Abigail ed era viva.Era stato solo un incubo.
Rimase qualche secondo immobile per calmarsi, per rendersi conto che nulla di tutto ciò era reale.
La sua ragazza dormiva beatamente con il viso rivolto verso di lui, il suo petto si alzava e si abbassava ritmicamente.
Stava bene.Si avvicinò a lei, la abbracciò forte iniziando a baciarle il viso.
Non era stato il fatto di morire che l'aveva spaventato, era stato vedere Abigail morta a terrorizzarlo.Baciò ogni centimetro della sua pelle svegliando la ragazza, ma non gli importava, importava solo che fosse viva.
"Mhh..Sal, cosa c'é?" chiese lui le prese il viso fra le mani e la guardò negli occhi.
"Io ti amo tanto lo sai?" sembrava che le stesse parlando con il cuore in mano da quanto erano sincere le sue parole.
"Sì...anch'io ti amo" rispose confusa dal suo comportamento.
"Ti amo tantissimo" iniziò a darle dei baci a stampo sulle labbra.Abigail lo fermò.
"Hey, hey, che succede? Perché tutto questo affetto? Hai ricominciato a drogarti?" ovviamente non pensava che si drogasse.
"Sei tu la mia droga"
"Wow, addirittura le frasi sdolcinate, hai la febbre?" domandò, lui scosse la testa.
"No, sono solo...oh niente, lascia perdere, alzati che è mezzogiorno, Antonella avrà fame"Si alzò dal letto tornando un po' acido e distaccato, com'era spesso d'altronde.
Abigail non capì il suo comportamento, in realtà molte volte non lo capiva, ma quando si ama una persona si ama tutto, ogni pregio e ogni difetto.
Salvatore era fottutamente complicato, ma a volte era così dolce, protettivo, comprensivo che qualsiasi cosa avesse fatto in precedenza non aveva più importanza.Aveva assunto un fascino indescrivibile agli occhi di Abigail, una sorta di perfetta imperfezione, perché nessuno è perfetto, eppure per lei sembrava che lui lo fosse.
Sembrava tutto quello che aveva sempre cercato, ogni cosa bella la collegava a lui, ogni suo sorriso, ogni risata riusciva sempre a risalire a Salvatore."Papaaaà!" la piccola Antonella allargava le braccia davanti al suo papà felice di vederlo mentre aspettava che lui la prendesse in braccio.
"Ciao amore mio" la prese dandole un bacio sulla guancia
"Papà, ho tlovato queshta" gli diede una foto, una foto che ritraeva lui e una ragazza abbracciati.
"Uhm, questo è il tuo papà da giovane" spiegò, lei scosse la testa, come se non gliene fregasse niente di questo.
"Gno! Chi è quetta?" indicò la ragazza.
"Lei è...lei è la tua nonna" la bambina sembrò confusa.
"Dai amore, è una storia complicata, quando sarai più grande te la racconterò"Antonella non chiese altro, si accoccolò a lui guardandolo con gli occhioni.
Probabilmente non gliene avrebbe mai parlato, era una storia troppo contorta e confusionaria da raccontare ad una bambina e soprattutto le avrebbe fatto male sapere che, in realtà, non era la sua vera nonna e quindi Abigail non era la sua vera madre.Vi faccio schifo vero?
Eh vb, è sempre colpa di @Needsurryshug (sperando di essere riuscita a taggarla questa volta)
Spero che non siate tutte morte e che il capitolo vi sia piaciuto :)spammmzzz.
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Twitter: Amess_BBVado a mangiare che sto morendo di fame ZAO
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Nineteen 2|| Surrealpower
FanfictionSequel alternativo di Nineteen, in caso preferiate la Salgail alla Surrora (come la sottoscritta) La storia inizia da quando Salvatore è in coma, saltando la parte in cui Sascha vuole rimanere solo con lui nella sala d'ospedale.