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È passata un'altra settimana, per questo fine settimana ho deciso di non andare dai miei, anche perché Hannah mi ha praticamente supplicato di restare qui con lei. Sono riuscita a sentire Sean per telefono e mi ha detto che non saremmo neanche riusciti a vederci.

«Liz, ho sentito che questa sera ci sarà una festa, noi ci andremo vero?» Hannah sorride decisa nel non ricevere un no come risposta.

«Non lo so, sai che non amo le feste e poi non conosco nessuno.»

«Ma ci sarò io con te e poi sicuramente ci sarà anche Benjamin, ti prego Liz fallo per me» congiunge le mani supplicandomi con lo sguardo.

«Ok, va bene» come posso dirle di no?

«Sii!» saltella sul posto felice.

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Verso le otto di sera faccio una doccia veloce, insaponando anche i capelli e dopo averli asciugati li lego in una treccia. Decido di mettermi qualcosa di comodo, così opto per un paio di pantaloni neri e un maglioncino bordeaux con ai piedi un paio di converse.

Mi trucco leggermente mettendo un po' di mascara e poi un lucida labbra rosa. Mentre Hannah questa sera è praticamente l'opposto di me. Ha messo un vestitino nero a maniche lunghe che le arriva a metà coscia e ai piedi un paio di stivaletti bassi sempre neri, con sopra una giacchetta di jeans e ha colorato le sue labbra di un rosso acceso.

Ad essere sincera ho sempre sognato di andare in una confraternita chissà se sarà come nei film.

Una volta arrivata vedo che è proprio così, la musica è talmente alta che si sente già da fuori. Dentro ci sono ragazzi che ballano uno appiccicato all'altro e la puzza di alcol è così forte che mi brucia le narici. Hannah mi trascina a prendere qualcosa da bere, ed entrambe prendiamo una birra.

Poco dopo la vedo alzarsi di scatto e con aria arrabbiata buttarsi nella mischia e ballare con un ragazzo che neanche conosce.

Ma cosa cavolo le è preso?!

Poi mi volto alla mia destra e vedo Benjamin incollato ad una ragazza, si stanno baciando.

Decido di concentrarmi sul mio drink ricordandomi di parlare con Hannah non appena saremo sole. Ma la mia tranquillità sparisce dopo neanche qualche minuto, infatti sento qualcuno sussurrarmi all'orecchio.

«Cosa ci fa una ragazza bella come te, qui sola soletta?» mi giro di scatto e trovo un tipo a un paio di centimetri da me, che mi guarda con fare malizioso.

«Lasciami in pace» mi volto dall'altro lato provando ad ignorarlo.

«Ti va di ballare?» insiste.

«No.»

«Dai, è solo un ballo» mi chiede poggiando la sua mano viscida sul mio braccio.

«Senti, non ho voglia di ballare, quindi lasciami in pace e vattene» gli dico voltandomi verso di lui e togliendo con uno scatto veloce la sua mano dal mio braccio, per poi rigirarmi.

«Aggressiva la ragazza, mi piace» mi si para davanti.

Mi sto davvero stancando.

«Ti ho detto di lasciarmi in pace» gli urlo in faccia.

«E se non lo faccio?» assottiglia gli occhi avvicinandosi.

Lo guardo anch'io non riuscendo a dire una parola, ma poi sento qualcuno rispondere al posto mio.

«Se non lo fai, te la vedi con me.»

«E tu chi sei?» chiede il tizio girandosi verso di lui.

«Sono il suo ragazzo, quindi ti consiglio di andartene» Eric lo fissa senza mostrare esitazione, mentre io d'un tratto mi sento a disagio.

È più bello delle altre volte, so che non dovrei pensare certe cose, ma non riesco a togliergli gli occhi di dosso. È vestito in modo semplice, jeans neri con una maglia stretta dello stesso colore e la sua solita giacca di pelle.

I capelli gli scoprono la fronte, i suoi occhi sembrano più scuri del solito e sono fissi in quelli del ragazzo davanti a lui.

«Scusa amico, non sapevo fosse impegnata» risponde il tipo indietreggiando e barcollando, sarà ubriaco marcio che schifo.

«Ora lo sai, quindi vattene» gli intima Eric, il tizio mi guarda un'ultima volta e si allontana.

«Potevo cavarmela anche da sola, non avevo bisogno del tuo aiuto» dico riprendendo a bere.

«Un semplice Grazie Eric andava bene» sorride appena, decido di ignorarlo e riprendo a bere.

Non mi piace l'effetto che mi fa, le cose che mi fa sentire con un solo sguardo.

«Come mai sei qui? Non ti facevo una tipa da festa» continua mettendosi di fronte a me.

«Cosa vuoi dire?» lo guardo di sottecchi.

«Solo, che ti vedo più come un topo da biblioteca.»

«Un topo da biblioteca?» sgrano appena gli occhi.

«Sì, sai quelle tipe che studiano sempre, che non escono mai...»

«...So cosa vuol dire» lo guardo male «In ogni caso non sono quel tipo di ragazza» cioè amo studiare, leggere ma anche uscire e svagarmi. Senza dargli più attenzioni mi alzo e mi allontano da lui, provo a cercare Hannah con lo sguardo e ancora tra le braccia del tipo sconosciuto, riesco a vedere anche lo sguardo di Ben su entrambi.

Dopo un po' inizio a sentire caldo in mezzo a tutta questa gente, così decido di uscire fuori a prendere una boccata d'aria. Non appena sono fuori trovo Eric appoggiato al muro con una sigaretta tra le dita, non credevo fumasse.

«Non sapevo fumassi» lui si volta e mi guarda con sguardo cupo, poi fa un tiro alla sigaretta prima di rispondere.

«Non fumo sempre, solo in alcune circostanze» annuncia mentre una nuvola di fumo bianco gli copre il viso per un attimo.

«Tipo quando sei incazzato o cose così?»

«Sai, credo che dovresti farti i cazzi tuoi» mi dice per poi buttare la sigaretta a terra e spegnerla con la suola della scarpa, mi guarda per un istante e torna dentro.

Ma chi lo capisce a questo, un minuto prima allontana un tipo da me dicendo che sono la sua ragazza e un minuto dopo dice di farmi i cazzi miei?

Mi sono già stancata di questa serata, devo chiamare Hannah e dirle di voler tornare in dormitorio, ma dopo aver girato l'intera confraternita invano decido di mandarle un messaggio e andare via da sola.

Arrivo in dormitorio in pochissimo tempo, metto il pigiama e mi butto sul mio letto accendendo la tv,
cerco qualcosa di carino da guardare ma non trovo niente di interessante così la spengo e prendo il cellulare e decido di chiamare Sean.

«Pronto, chi è?» risponde.

«Sean, sono io.»

«Piccola, tutto bene?» sembra sorpreso.

«Sì, volevo solo sentire la tua voce, mi manchi tanto» mi mordo le labbra stanca.

«Oh beh, anche tu mi manchi, ma vedi adesso sto lavorando quindi non posso stare a telefono» annuncia mentre a me sembra di aver sentito una seconda voce.

«Sei con qualcuno?»

«Ma no, sono solo, con chi dovrei essere -ride appena- te l'ho detto, sto lavorando.»

«Davvero? Perché a me sembra...»

«Senti piccola -mi interrompe- devo staccare. Ti richiamo io il prima possibile, ti amo.»

Ancora un po' perplessa allontano il cellulare dal viso, mi è sembrata davvero strano. Alcuni pensieri si insinuano nella mia mente ma li caccio via, conosco bene Sean non ne sarebbe mai capace e poi mi ama.

Nascondo il cellulare sotto al cuscino e chiudo gli occhi provando a dormire mentre ulteriori dubbi senza il mio consenso mi si insinuano nella mente.

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capitolo revisionato 141020

A Complicated Love! (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora