Quel giorno stava arrivando

5.5K 98 5
                                    

-Bill sei piuttosto in anticipo mi sembra. Di solito il sabato sera torni tardi dai tuoi lavoretti-.Dissi alludendo ai suoi incontri al bordello.Lo guardai con astio dopo quello che aveva detto a Lydia. Ricambiai il suo sguardo di pietra. Ma odiai ancor di più in quel momento il ragazzo al suo fianco. Anthony ancora una volta, voleva mettermi i bastoni fra le ruote. Ma questa volta, avrebbe capito di finirla. Aveva sicuramente fatto la spia, gli aveva sicuramente raccontato tutto. Fanculo. Avevo la mascella tesa e rigida, segno che mi stavo scaldando. Mi alzai dal letto seguito da Lydia, che sbarro' gli occhi e vidi che tremava di fronte alla figura torreggiante di Bill. Odiavo vederlo indugiare e bramare mentalmente sul suo corpo. In quella casa, sembrava che Lydia se la mangiassero tutti con gli occhi,compreso me.

Bill butto' un po' di cenere  del sigaro per terra, con aria menefreghista e sorrideva in un modo quasi da killer.

-Chad, solo perché ho un estrema fiducia in te questo non ti dà il diritto di dare ordini anche al sottoscritto. Comunque tornando alle cose interessanti... Principessina, vedo che hai sentito quello che è successo alla tua cara sorellina vero? Ecco quello che succede quando una donna manca di rispetto ad un uomo. E a quanto pare tu hai mancato di rispetto a me e a tutti noi. E questo non va bene.-Rispose facendo segno di no con le dita. Nella stanza si sentivano i sospiri spaventati e a stento trattenuti da Lydia. Quanto avrei voluto avvicinarmi a lei, stringerla e tranquillizzarla del tutto, ma non potevo.

-Voglio vedere mia sorella! Voglio accettarmi che stia bene veramente e non ho paura di te!-Replico' lei a sua volta coraggiosamente stringendo le sue piccole mani in dei pugni. Ancora una volta dimostrava di essere forte. Era visibilmente spaventata eppure non avrebbe mai dato la soddisfazione di farlo vedere a qualcuno. Tanto meno se quel 'qualcuno' fosse colui che la spaventava più di tutti.

-Voglio! Voglio! Ragazzina non sei a casa tua per venire a darmi degli ordini.  Vedo che voi Roosevelt non avete ben chiaro il concetto di 'ostaggio'! Non hai paura? Dovresti averne.-.La sgrido' pesantemente lui.

-Capo, noi più meno tutti, le ricordiamo sempre di essere un ostaggio ma lei fa di testa sua! -.Commento' Tony con sguardo falso.

-Zitto testa di minchia. Il tuo parere  è utile al cazzo!-.Aggiunsi avvicinandomi pericolosamente a lui. Favorendo uno scudo a Lydia.

-Ehi ehi stiamo calmi! Cos'è questa storia? Stai per caso difendendo questa qui?.-Ci richiamo' Bill rivolgendosi a me con perplessità.

-E se anche fosse?-.Chiesi con ironia, vidi Bill assottigliare gli occhi. Rimase per un momento in silenzio per poi parlare-.Chad io e te dobbiamo parlare-.Io annui' mettendomi le mani dentro le tasche.

-Da soli-.Aggiunse guardando prima Tony e poi Lydia.

-Lui può andare. Lei può ascoltare-.Dissi con tono serio e Bill scoppio' a ridere.Nel mentre quel coglione usci' senza lamentarsi.

-Visto che ci tieni tanto.. dovresti sapere  che per una ragazza  come lei,sentire discorsi come i nostri e' molto pericoloso-.Scossi la testa sorridendo amaramente. Lo odiavo e adesso lo odiavo ancor di più.

-Avanti ragazzo, non scherzare con me-.Disse ridendo nervosamente.

-Oh ma io non sto scherzando-.Risposi sorridendo soddisfatto e vidi la sua espressione incazzata.

-Chad Roy, se tu non fai uscire questa ragazza adesso, ti prometto che la violentero' davanti a te.-In quel momento le scappo' un singhiozzo di paura e io la guardai. Stava cedendo quella poco forza di coraggio che aveva. Non potevo farle questo.Dovevo proteggerla, purtroppo fin da piccolo adoravo contrastare i comandi di Bill ma adesso che la posta in gioco era tanto alta, lo odiavo e provocavo ancor di più. Quando mi conveniva fin da ragazzo, lo ascoltavo ma molti erano i momenti in cui mi ribellavo ai suoi continui comandi. Ma adesso non potevo ribellarmi. Non avrei messo in pericolo lei. Arreso di fronte alla situazione di avere le mani legate, acconsenti' a farla uscire fuori. Annui'  con il capo e senti' la risata roca e graffiata.

L'angelo e il DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora