Nuove Amicizie

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Mi resi conto solo dopo aver pronunciato quelle fatidiche parole 'Lei è mia' che mi stavo comportando in un modo molto strano. Non era mai successo un fatto del genere. Le ragazze per me erano tutte uguali e non mi importava del loro stato d'animo o dei loro sentimenti.  Eppure Lydia ci stava riuscendo e senza nemmeno essersi sforzata a fare qualcosa. Forse, la sua figura così dolce e innocente aveva addolcito il mio cuore da diavolo. Per tutta risposta, Bill mi guardo' severamente e con un espressione che faceva intendere che non gli era piaciuto che mi fossi ribellato al suo comando.  Ma non mi importava,  non avevo paura di lui.. avevo paura solo di ritrovarmi solo. Bill mi serviva per sentirmi parte di qualcosa. Ma se avessi avuto qualcuno, io avrei mandato a puttane tutto quanto. Quando fui sicuro che da un momento all'altro l'ira funesta di Bill si potesse scagliare su di me,  vidi il suo viso rilassarsi e scoppiare in una fragorosa risata.

-Chad ho capito qual'è il tuo piano! Vuoi tenertela tutta per te e consumarla come bottino della missione? Sai, che ti dico? Prendila come un dono che ti ho dato io. D'altronde la missione l'hai portata a termine con successo e ti meriti una consistente ricompensa-.Disse queste ultime parole, guardando maliziosamente e in modo lussurioso il corpo di Lydia. Gesto che mi fece andare su tutte le furie, non capivo ormai le mie emozioni, si gestivano da sole.

- Il dono me lo sono preso da solo.  Comunque lei non si tocca, non è destinata ad andare in un bordello! Hai scelto bene invece la biondina Bill! -.Non avrei sopportato di mandare una ragazza come lei in un posto del genere.  Sua sorella invece non si creava problemi. Erano così diverse che a stento non potevo crederci che fossero sorelle.

-Si è ben dotata la ragazza! Sarebbe stato un vero godimento se fosse venuta anche la morettina.  Ma la lascio a te,  te lo meriti!-Mi diede una pacca sulla spalla strizzandomi l'occhio. Ma quello che non sapeva e che non sapeva nemmeno Lydia, che  tremante  si nascondeva dietro la mia grande figura; era che lei non era un premio. Era solo la scusa per poterla costudire al sicuro. L'avrei protetta da tutte quelle teste calde e pervertite che dentro quella tenuta si sarebbero avvicinate a lei. Durante quel suo soggiorno  sarebbe stata protetta fino alla fine della missione. Ma forse.. dovevo proteggerla prima di tutto da me stesso. Ero la testa più calda e pervertita che le si aggirava intorno e la sua bellezza era una calamita, ma per qualche strano motivo io non sarei mai riuscito a toccarla in modo lussurioso o contro il suo volere.

-Allora potete anche andare!-.Chiusi la porta in faccia a quei due , rimanendo solo finalmente con la piccola. Piccola lo era davvero.

Dandomi le spalle si avvicino' al letto e si sedette sul mio letto. Aveva lo sguardo ancora sconvolto e qualche traccia di lacrime si facevano vedere. Doveva essere stato un colpo basso e difficile da mandar giù,  vedere la propria sorella maggiore postrarsi così volontariamente alle avances di un sessantenne depravato. E sapere che da li' a poco altre mani avrebbero goduto con sua sorella,  la faceva star male.  Mi avvicinai a lei non potendo sopportare di vederla in quello stato.

-E' vero che adesso io sarei il tuo dono? -.Mi chiese guardandomi fieramente anche se era impaurita.

-Non proprio.. Ma dovevo pur dire qualcosa del genere al mio capo o non ti avrebbe lasciato stare. -.Lei si stropiccio' gli occhi e quel gesto era paragonabile a quello di una bambina. Come un idiota mi ritrovai a sorridere come un ebete. Ero andato.

-Quindi... non abuserai di me?-.Mi chiese ingenuamente e timidamente.  Risi di fronte a quella domanda. Una parte di me avrebbe tanto voluto 'abusare di lei' ero pur sempre Chad Roy! Ma l'altra parte quella più grande mi diceva che non l'avrei mai fatto.

-Credimi per quanto tu sia così sexy e così invitante ai miei occhi, non potrei mai toccarti contro la tua volontà.-Lei riprese il suo caratterino e mi diede una spinta, arrossendo visibilmente. Sorridemmo all'unisono e fui così felice di averle strappato ancora una volta quel suo sorriso così disarmante.

L'angelo e il DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora