2.Dono

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Appena arrivò nel giardino della scuola avvistò Camille.Le sembrava strano che non fosse venuta sotto casa sua a rovinargli l'inizio della mattinata.Ma non poteva lamentarsi,anzi era il caso di gioire.
"Camille"la salutò scocciata con un cenno della mano
"Oggi mi farai conoscere tutti"disse come se fosse scontato
Non era contraria all'idea,ma odiava il fatto che lei si credesse la regina.Lasciò comunque perdere.Magari avrebbe preso in simpatia una persona e gli sarebbe stata appiccicata,dimenticandosi di lei.
Per quanto potesse essere assurda quella ipotesi,non aveva niente di meglio su cui sperare.
"Che mi dici delle due ragazze di ieri?"domandò
"La più bassa si chiama Maia Ross.Siamo molto simili perciò non credo andrete d'accordo"spiegò"L'altra è Carly Rogers.Se hai bisogno di qualche consiglio vai da lei"
"Pfff...ma figurati"si aspettava queste parole dalla sua bocca
Camille,anche se aveva bisogno di una mano,se le sarebbe fatte tagliare entrambe pur di non ammetterlo.
Era una delle cose che aveva imparato su di lei in quel poco tempo.
"Oh ecco"intravide tra la folla quello che cercava"Vedi quel ragazzo?É il fratello minore di Carly,si chiama Sebastian Rogers"
"Ottimo"affermò"Vado a fare nuove amicizie"
La vide allontanarsi e raggiungere Sebastian.
Per quanto potesse stimare poco Camille,non credeva che avrebbe potuto fargli del male o combinare guai,perciò la lasciò andare in pace.
In effetti,Sebastian non si poteva neanche condiderare suo amico.
"Madison!"la chiamò Margaux pochi passi più in là
Si avvicinò e si accorse che eravamo tutte.Era il caso di raccontargli di Camille,ma non le veniva in mente come fare.
Suonò la campanella.Non sapeva se considerarlo un peccato o un colpo di fortuna.
Prima di entrare cercò di beccare la sua doppelganger,ma non la trovò.
Qualche brutto pensiero le passò per la mente,ma si decise ad allontanarlo.
Ultimamente Camille si stava calmando e non era più arrogante come quando l'aveva conosciuta.
Quando arrivarono in classe c'erano già tutti gli altri,doppelganger compresa.
Stava parlando con Evan Collins,così si avvicinò.
"M-Ma-Madison"balbettò"Non sapevo avessi una sorella gemella"
"Si,l'ho scoperto da poco"doveva abituarsi a ripeterlo molte volte
"In ogni caso benvenuta,Camille"le salutò entrambe e poi presero posto.
Quella cosa della gemella era strana.La faceva sentire stupida pensare che tutto quello non sarebbe stato smascherato prima o poi.
Il professor Fisher accennò a malapena la nuova arrivata e chiese subito se c'era qualcuno che si offriva volontario per un'interrogazione.
Ovviamente la mano di Madison rimase incollata al banco,ma restò sbalordita quando quella di Camille si levò in aria.
"Madison"affermò il prof"Preferisci che io ti faccia delle domande?"
"Madison?!"pensò nella sua testa
I minuti passavano e i labbri di Camille erano uniti
" Perché non dice nulla?!Quella brutta strega!!"
"Si"rispose la ragazza
"Cos'è l'osseina?"domandò il professore
"Credo sia un tipo di tessuto"rispose incerta
Sapeva che quella frase era sbagliatissima.C'era da ridere su quella risposta ma a Madison veniva da piangere.
Sul viso del signor Fisher comparve una smorfia e scosse la testa.
"Non ci siamo proprio signorina Harriet"la rimproverò"La prossima volta che si propone si assicuri di aver studiato"
Indicò un quattro con le dita.Quattro?Non poteva aver preso quattro.
In quel momento Madison si promise di farla pagare cara a Camille.
Lei gli rivolse un sorrisetto maligno e gli venne l'impulso di ucciderla a mani nude.
La giornata fu lenta e stancante e Madison tornò a casa sfinita.
Dopo il disastro di quella mattina Camille ne aveva combinato un altro
Quando erano andati in palestra,aveva espressamente dichiarato a Evan che loro due erano doppelganger,consigliandogli di informarsi sul sigmificato di quel termine.Conoscendo la curiosità del ragazzo,Madison era agitata all'idea che venisse a sapere tutto.
Per l'aggiunta la sua cara gemellina la stava seguendo.
Si fermarono sulla porta di casa perché Camille aveva iniziato a parlare.
"Ho cambiato idea,voglio vivere qui"affermò
"Non dopo tutto ciò che hai combinato"intervenne Madison
"Capisco che non vuoi vivere con questo gioiello"si indicò da sola"Perciò magari potrei farti un regalo in cambio...che so un profumo,un bagnodoccia.Ne ho visto uno carino in quel negozio dietro l'angolo era al mandarin..."
"Voglio che tu convinca Evan a non indagare sul fatto doppelganger"la interruppe Madison
"Già fatto"disse scocciata,come se si fosse aspettata questa richiesta.
"Allora voglio che tu mi dica come hai fatto"affermò la ragazza
Forse era davvero troppo poco per passare tutto il giorno con Camille.
Ma per quanto antipatica potesse essere ormai faceva parte della sua vita.Era come una sorella,odiosa e suberba ma pur sempre tua sorella.Segreto o no,non se ne sarebbe mai liberata.Camille annuì,ma le sembrò un po' incerta.Era davvero tanto segreto questo metodo?O la stava prendendo in giro e gli aveva semplicemente parlato?
Entrarono in casa e salutarono la mamma,facendole gli auguri.
Il viso di quest'ultima assunse un aria sconvolta quando si rese conto di Camille.
Questa si avvicinò a sua madre e la guardò negli occhi.
"Io sono uguale a tua figlia"disse"È una cosa rara che due bambini da madri diverse siano uguali ma questo è il nostro caso"
Il viso della donna parve come incantato dagli occhi della doppelganger.
Poi Camille si voltò verso di lei,che era molto confusa.
Ora,però,aveva capito.Camille riusciva a convincere le persone guardandole negli occhi!Era strabiliante!
"Posso farlo anche io?"le venne da chiedere quasi immediatamente
"Credo di si,possono farlo tutti i doppelganger"spiegò"Prova"
Si avvicinò alla madre,incerta.Come poteva costringere sua madre?Come poteva mentirgli?Ma infondo era per il suo bene...in un certo senso.
"Camille non ha dove stare e tu ti sei offerta di ospitarla"pronunciò quelle parole con un nodo in gola"Stasera la presenterai a tutti"
Mentre parlava guardava negli occhi la madre.Sembrava come ipnotizzata.Per un momento di egoismo pensò a tutte le cose che avrebbe potuto fare con quel dono.
Chissà quante cose aveva ottenuto Camille in questo modo.
"Su ragazze andate a prepararvi"le incitò la madre come se fosse normale,come se fossero davvero sorelle.
Madison parve sconvolta.Camille,con il suo solito sorrisetto odioso,era solamente soddisfatta di un altro dei suoi ottimi lavori.







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