8.La morte è più vicina

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"Io ci credo che esiste qualcosa di tanto enorme da non riuscire a vedere"rispose Joth mentre aspettavano le loro pizze
"Io no"replicò Nate"Altrimenti come l'avrebbero costruita?"
"Hai ragione fratello"ammise Jonathan divertito
"Non vi sopporto più!"sbuffò Camille esasperata"È tutta la sera che parlate di sciocchezze"
"Lo facciamo di proposito"disse Joth sorridente
"Anche tu contro di me?"il tono di voce di Camille si alzò"Che cosa ti ho fatto?"
"Niente"fù Nate a rispondere"Sei solo antipatica,arrogante,tutto tranne che amichevole..."
"Basta così"lo interruppe Camille infastidita,il che fece scappare a Madison una risata.
"Siete i peggior finti fratelli che mi sarebbero potuti capitare e tu..."disse Camille guardando Madison"La peggior doppelganger che avrei mai potuto avere"
"Come?"chiese Joth confuso
Il cuore di Madison si fermò per un istante.Nathan si alzò da tavola.
"Ci penso io,liquirizia"lo fermò Camille"Dimentica ciò che ho detto,Jonathan"
"Sta più attenta"sussurrò Madison
"A che serve l'attenzione quando puoi usare la compulsione?"chiese soddisfatta Camille
Il cameriere arrivò e portò le pizze a tutti i quattro ragazzi.
"Vado un attimo al bagno"disse con tono fastidioso Camille per poi  alzarsi
"È ufficialmente la persona più antipatica che conosco"commentò Nate
"Puoi dirlo forte"aggiunse Joth"Come fai a sopportarla Maddie?"
"Io non la sopporto,infatti"rispose la ragazza"Ma non ha un posto dove stare e nostra madre...vuole...che stia da noi"
Il telefono di Madison,che aveva posato sul tavolo,vibrò.
Era un messaggio da parte di Camille:"Vieni in bagno"
Voleva che Madison la raggiungesse?Perché mai?
La ragazza portò una mano al passante dei jeans,nel quale era infilato un pugnale.
Era una specie di pugnale di famiglia,che suo padre le raccomandava sempre di non toccare per paura che si sarebbe potuta ferire.
Da quando era venuta a conoscenza delle tre cose che potevano fare del male ai doppelganger lo portava sempre con se.
Si alzò da tavola e si diresse verso il bagno,aprendo la porta con cautela.
"Camille?"chiese entrando
"Chiudi la porta"la ragazza sbucò da dietro la parete
"Mi hai fatto spaventare"la rimproverò Madison facendo ciò che le era stato chiesto"Pensavo che qualcuno volesse farti qualcosa,credevo fosse qualcosa di urgente"
"È urgente"replicò la doppelganger indicando il suo volto"Il mascara sta colando"
"Va al diavolo"rispose Madison riaprendo la porta
Quando stava per uscire,si ritrovò davanti la ragazza mora che era seduta al tavolo accanto.
"Scusa"disse questa attraversando la porta.
Mentre la sconosciuta stava per aprire la porta del bagno,si voltò e tirò qualcosa addosso a Camille.
Madison sentì la sua doppelganger urlare e quando l'altra ragazza lanciò qualcosa anche su di lei,capì subito.
Argento.Una specie di freccetta con la punta di argento.Ma come faceva a saperlo?Un dolore atroce le percosse il braccio.
Camille si staccò la freccia dalla clavicola ma la ragazza gliene lanciò altre due.
Una andò a conficcarsi nel suo stinco,l'altra in un posto che Madison non vide perché la ragazza ne aveva lanciate altre due anche a lei.
Urlò di dolore e si staccò due freccie prima di impugnare il suo pugnale.
Tagliò la ragazza sul fianco e sulla spalla prima di puntargli il coltello alla gola.
"Chi diamine sei tu?"gli chiese a denti stretti
"Uccidila"suggerì Camille estraendo l'ultima freccia
"Voi doppelganger siete dei mostri"rispose la ragazza"Meritate di morire"
"Non hai risposto alla mia domanda"la mano di Madison portò il coltello più vicino alla sua gola.
"Sono una cacciatrice"disse la ragazza cercando di allontanare il coltello,ma invano.
"E cosa cercano i cacciatori dai doppelganger?"fu Camille a parlare
"La loro fine"rispose la giovane.
Camille prese il pugnale con uno scatto e glielo ficcò nel petto senza idugio.
"Cos'hai fatto!?!"urlò Madison sconvolta
"L'hai sentita anche tu,voleva ucciderci"disse Camille"Se non l'avessi fatto ora saremmo già morte"
"I cacciatori sono la terza cosa,quella che può ucciderci"spiegò Madison"Ci hanno trovate"
"Dobbiamo andarcene prima che ci uccidano"suggerì Camille
"No"la fermò Madison"Se ci hanno trovate qui lo faranno anche in un altro posto"
"Allora che si fa?"chiese Camille irritata"Non so tu ma io non voglio rimetterci la pelle"
"Ti va un patto col diavolo?"
"Non scenderanno mai a patti con i loro nemici"Camille le diede una pacca sulla spalla"Possiamo solo combatterli"
"Vuoi dire che aspetteremo di essere in pericolo per poi ucciderli?"chiese Madison.
"Forse è una pessima idea..."ammise la ragazza"I cacciatori saranno a migliaia là fuori"
"Tutto questo solo perché siamo soprannaturali..."mormorò Madison cercando di riflettere"Il tuo libro narrava di...un pugnale che era in grado di eliminare il soprannaturale"
"Usiamolo per sgozzarli uno ad uno"suggerì Camille
"Veramente io pensavo di usarlo per toglierlo da noi due"rispose l'altra
"Cosa?Non voglio rinunciare alla compulsione!"si oppose con tono arrogante
"Preferiresti morire?"chiese Madison
La bocca di Camille rimase chiusa per un paio di secondi.
"Dobbiamo andare da Nate e Joth"aggiunse Madison varcando la porta
"E io dovrei disfarmi del cadavere da sola?"chiese l'altra doppelganger.
Madison non le rispose e corse dai fratelli.
Camille sbuffò.Non era la serata di divertimento che aveva programmato.
Aprì la finestra e gettò il cadavere di sotto.
"C'è un problema"Madison piombò nel bagno con fare preoccupato"Nate e Joth sono spariti"
"Una serata da romanzo giallo"commentò Camille
"Muoviti a sotterrarla"ordinò Madison"Dobbiamo andare a cercarli"
"Oh...un attimo"rispose Camille mentre usciva dalla finestra.
Madison si guardò intorno e vide le freccette che gli aveva lanciato la cacciatrice sparse per il pavimento.
Ne raccolse una piena di sangue probabilmente suo.Era una semplice freccetta con la punta di argento.
Il problema era che più l'argento restava in contatto con i doppelganger più dolore gli provocava.
"Eccomi"Camille tornò soddisfatta"Ho soggiogato il giardiniere affinché sotterrasse la bastarda,possiamo andare"
Uscirono fuori dalla pizzeria e iniziarono a camminare verso casa.
"Loro ci cacciano per mestiere,perciò aspettiamo che ci trovino"disse Madison
"Vuoi farci consegnare?!?"gridò Camille.
"Tranquilla"cercò di far calmare la sua doppelganger"Andiamo lì,ci riprendiamo Nate e Joth,scappiamo,troviamo il pugnale e ritorniamo naturali umane"
"Sembra un piano troppo semplice per una serata da romanzo giallo"rispose Camille
"Ehyyyy"urlò Madison ignorando il suo commento e afferrando una bottiglia di birra vuota da un cassonetto
"Cosa diavolo.."sussurrò Camille
"NOI DUE SIAMO DOPPELGANGER"gridò la ragazza fingendosi ubriaca"Una tipa a provato a ucciderci poco fa".
Rise proprio come un'ubriaca.
"Ma noi l'abbiamo uccisa"disse divertita
Fu tutto quello che ricordò prima del buio assoluto.


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